ESCLUSIVA SN - Borghi: "Calleri un killer in area di rigore, unico dubbio il carattere. Driussi formidabile seconda punta, al River..."

12.01.2017 17:57 di  Diego Anelli   vedi letture
ESCLUSIVA SN - Borghi: "Calleri un killer in area di rigore, unico dubbio il carattere. Driussi formidabile seconda punta, al River..."

Negli ultimi giorni sono diversi i profili sudamericani accostati alla Sampdoria, attenta nel monitorare il mercato estero, con un occhio particolare ai talenti argentini, come avvenuto nel gennaio 2015 con Joaquin Correa. Da Jonathan Calleri a Sebastian Driussi, sono loro gli ultimi nomi offensivi in ordine cronologico andati ad aggiungersi nell'attualità blucerchiata. Per conoscere al meglio le loro caratteristiche tecnico - tattiche, Sampdorianews.net ha avuto il piacere di intervistare in esclusiva uno dei massimi esperti in Italia di calcio internazionale, in primis sudamericano, ovvero Stefano Borghi, apprezzato giornalista di Fox Sports:

Stefano, sono molte le compagini europee e sudamericane accostate al profilo di Jonathan Calleri, Sampdoria compresa. Di che attaccante si tratta e come ti spieghi il difficile impatto con la Premier League? “Il West Ham ha vissuto complessivamente una prima parte di stagione ricca di problematiche. Sicuramente Calleri è un profilo molto importante, giovane ma già maturo a certi livelli, ha la vera stoffa del n°9, è un killer in area di rigore, ma si muove e svaria molto al servizio della squadra, è il tipico attaccante moderno. Si è ben disimpegnato al Boca Juniors, si è contraddistinto come tra gli autentici protagonisti della Coppa Libertadores indossando la maglia del San Paolo, non nutro alcun dubbio sulle sue qualità tecniche, c'è anche fisicamente, ovviamente deve ancora dimostrare di poter fare la differenza in Europa. Si possono avere dubbi esclusivamente sul lato caratteriale. Non ho vissuto la quotidianità del club londinese per capire quanto Calleri non sia riuscito ad incidere per proprie difficoltà, ma certamente il West Ham ha fatto molta fatica, lui si è ritagliato poco spazio lì davanti, ma non è stato il solo, basta vedere il caso di Zaza”.

Il calcio italiano è da sempre caratterizzato da grande tatticismo. Come vedresti un approdo di Calleri in serie A? Sul fronte mercato si tratta di un'operazione che presenta potenziali difficoltà? “Al Boca Juniors ha ricoperto anche il ruolo di esterno nel tridente offensivo, ma ci troviamo dinanzi ad un vero n°9, è dotato di un bel fisico, si è sempre fatto apprezzare per le doti di grande combattente, è il classico prototipo dell'attaccante completo inteso nel calcio moderno, ovvero in termini di dinamismo e duttilità tattica. Il cartellino non è del West Ham, ma del Deportivo Maldonado e quando si ha a che fare con un fondo d'investimento le trattative non sono mai semplici sulla carta. Il suo valore è superiore ai 5 milioni che leggevo come riscatto in caso di operazione a titolo temporaneo. Certamente in Italia avrebbe le caratteristiche per far bene, ma serve anche un pizzico di pazienza, un giovane va atteso e valorizzato, non si può pretendere che realizzi 10 goal in 3 partite. In ogni caso i giovani attaccanti argentini hanno dimostrato di ambientarsi e avere un buon impatto in Italia, ancora migliore rispetto al passato. Un approdo in Italia sarebbe una soluzione ottima per la sua crescita professionale”.

Oltre a Jonathan Calleri un altro talento sudamericano seguito dalla Sampdoria avrebbe il nome di Sebastian Driussi, finora autore in campionato di 10 reti in 14 presenze con la gloriosa casacca del River Plate. Gli aspetti in comune e le differenze tattiche tra i due profili. “Calleri è la classica prima punta, Driussi è un profilo più lavorabile facendo riferimento al percorso di crescita dei giovani argentini. Fin qui in carriera ha ricoperto tutte le posizioni possibili, sia a centrocampo che in attacco, al River Plate ha agito da esterno offensivo, mezzala, trequartista, a mio parere si tratta di una formidabile seconda punta. Stiamo parlando di un classe '96 dotato di un enorme talento e con ulteriori margini di crescita”.

Ogni volta che viene accostato un profilo offensivo alla Sampdoria, i tifosi temono che possa trattarsi di un indizio in vista di una cessione di Luis Muriel. “Sostituire Muriel con uno di loro non sarebbe semplice, dato che il colombiano è un giocatore consolidato da anni in Italia e a gennaio occorre anche tempo per l'ambientamento di un rinforzo straniero. Certamente Calleri andrebbe visto come un'operazione di maggiore attualità, mentre Driussi andrebbe valutato in termini di un investimento in prospettiva. Tecnicamente Muriel è un grandissimo giocatore, sta facendo molto bene, ma non è ancora esploso definitivamente come invece le sue potenzialità gli consentirebbero”.

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