Eder: "Ho accettato con grande entusiasmo la convocazione nell'Italia"

25.03.2015 10:22 di  Andrea Colucci   vedi letture
Eder: "Ho accettato con grande entusiasmo la convocazione nell'Italia"
TUTTOmercatoWEB.com
© foto di foto Federico De Luca

La convocazione nella Nazionale Azzurra di Martins Eder, assieme a quella di Vazquez del Palermo, ha suscitato diverse reazioni e polemiche.

Non tanto per le capacità tecniche del numero 23 blucerchiato, quanto per l’ormai annosa questione sui cosidetti “oriundi”.

Il Diario Caterinense ha raggiunto proprio Eder per chiedere un pensiero al riguardo e sulle sue motivazioni a vestire la maglia azzurra:

“Un mese e mezzo la federazione italiana ha chiesto la mia documentazione. Ma non si aspettavo certo di essere chiamato. Sabato sera il ct ha pubblicato la lista ed è stata una grande gioia, un orgoglio vedere il mio nome”.

Su come ha ottenuto la cittadinanza italiana: “Il mio bisnonno era italiano. Sono stato molto fortunato perché un cugino aveva già fatto avuto tutti i documenti. Tutto ciò che rimaneva da fare era recuperare il suo certificato di nascita, così sono andato alla città di Nove e raccoglier il tutto in ufficio - riporta sampdorianews.net -. Nel 2010, ho ottenuto la mia cittadinanza”.

Sul suo percorso di giocatore in Italia, dopo aver cambiato diverse squadre: “Sì, qui in Italia è normale avere questo percorso. Ho cambiato tante squadre. Ma l’Empoli ha creduto in me e mi ha aiutato a  crescere. Quattro anni fa sono arrivato alla Sampdoria, che è un profilo di club molto alto. Ho avuto un momento difficile con il club in Serie B. Nonostante ciò, siamo riusciti a riportare il club nella massima serie e adsso stiamo facendo molto bene. Il calcio qui è diverso e c’è bisogno di tempo per affermarsi”.

Sul suo ambientamento con gli altri compagni di Nazionale: “Ci sono numerosi atleti che conosco e che giocano in Italia e che sono stati chiamati. Questo aiuta. Quello che mi ha colpito di più è stata l'umiltà degli anziani, come Buffon (il portiere e capitano), che mi ha accolto molto bene. In quegli anni che ho giocato in Serie A di fronte a Kakà, Ronaldinho, questo mi ha fatto crescere. Ed essere qui insieme ad altri grandi giocatori è una grande emozione”.

Sul fatto di aver accettato la Nazionale Italiana, avendo lasciato il Brasile fin da giovanissimo: “Vedo gli atleti che hanno lasciato presto il Brasile e che non sono riconosciuti dalla Nazionale brasiliana. Ora anche i ragazzi che giocano nello Shakhtar Donetsk sono stati presi in considerazione. Felipe Anderson sta giocando grandi partite qui in Italia e l’Europa lo sta guardando. So quanto conta il calcio italiano, non avrei accettato l'invito di qualsiasi selezione. Chi conosce il calcio sa l'importanza di Italia, quindi ho accettato con grande entusiasmo”.

La battuta finale riguarda la polemica sugli sugli oriundi: “Mi sembra proprio una idiozia, anche in Germania ci sono giocatori provenienti da altri paesi. La stessa cosa in Francia, dove ci sono diversi giocatori africani. Qui non hanno quella cultura. L'allenatore è nuovo e la decisione è sua. Camoranesi è stato molto importante per l'Italia per vincere il Mondiale. Spero di seguire le sue orme e raggiungere la metà del suo successo mi basterebbe”.