Placido si distingue, Lombardo costante, Ivan decisivo a centrocampo

13.04.2014 08:18 di Lidia Vivaldi   vedi letture
Placido si distingue, Lombardo costante, Ivan decisivo a centrocampo
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© foto di Marco Rossi/Tuttocesena.it

Falcone 6 – Se da una parte Albertoni non corre grandi pericoli, nella porta opposta il collega è ancor meno impiegato, e l’unico brivido se lo procura da solo, con un intervento in due tempi su un tiro di Held, che rischiava di diventare un assist per il rapace Di Santantonio.

Petdji Tsila 5,5 – Qualche incertezza di troppo, l’adattamento al ruolo di difensore non è ancora completato. L’intervento da rigore su Held è un po’ ingenuo, ma il direttore di gara è piuttosto generoso nella concessione del penalty.

dal 26' s.t. Corsini 5,5 – L’ultima fase della partita è convulsa e povera di occasioni ma, da parte sua, non contribuisce a crearne.

Dejori 5,5 – Divora letteralmente l’occasione migliore di tutta la partita colpendo male (va detto che il destro non è il suo piede) l’assist di Oneto pochi minuti dopo lo svantaggio. Per il resto appare in ombra ed in difficoltà per le cattive condizioni del campo.

Placido 6,5 – Non è un caso che l’esterno destro doriano abbia meritato un’altra convocazione in azzurro: svolge con efficacia sia la fase di copertura che quella di spinta, andando a conquistarsi calci d’angolo, o dialogando con Ciccone. Spesso riesce a distinguersi in positivo anche nelle gare in cui la squadra fatica di più.

dal 42' s.t. Addiego Mobilio n.g.

Zigrossi 6 – Le occasioni concesse dalla difesa doriana agli avversari sono davvero esigue, ed è doveroso ricordare che l’attacco rossoblu era composto da giocatori di leva ’94 e ’95, contro il terzetto arretrato blucerchiato che schierava due classe ’96. Il difensore romano si disimpegna senza affanni, e sfiora il gol nella ripresa svettando di testa su un corner di Lombardo.

Lombardo 6 – Dopo essere stato decisivo negli ultimi due derby di campionato, non riesce a lasciare il segno, nonostante i tentativi su calcio piazzato. Si distingue per l’ottimo recupero con cui ferma Velocci in una pericolosa ripartenza sul finale di gara. Nonostante non abbia brillato, la costanza del capitano blucerchiato viene comunque premiata con la seconda convocazione tra i “grandi” in occasione di Samp-Inter.

Fenati 6 – È colpevole, come Dejori, di aver divorato una delle occasioni migliori per il pareggio, non essendo riuscito ad inquadrare la porta sull'assist aereo di Manaj. Ma, citando Henry Ford, solo chi non osa non sbaglia. Episodio a parte, la sua prova è d’impegno, ma non sempre di efficacia.

Ivan 6,5 – È lui a risentire maggiormente della grande difficoltà di gioco data dal campo irregolare, ma nonostante questo riesce comunque ad essere decisivo a centrocampo, aggredendo senza sosta i portatori di palla avversari, e chiamando Albertoni alla parata con un bel tiro in apertura di gara.

Oneto 6 – Ritrova una maglia da titolare e non si risparmia, spaziando sul fronte d’attacco ed impegnando i difensori rossoblu con tanto movimento, non riuscendo tuttavia a pungere. Cerca anche di propiziare il vantaggio andando a recuperare palloni a centrocampo: esemplare la cavalcata verso l’area alla mezz’ora del primo tempo, e perfetto il suo cambio di gioco per Dejori, che però non trova la porta.

Hraiech 6,5 – Sempre al limite del regolamento per la caparbietà e la veemenza con cui affronta tutti i contrasti, sia in attacco che in copertura. Gioca molti palloni nella zona nevralgica del campo, e anche se non arriva a concludere personalmente in porta, guadagna molti calci piazzati da posizioni interessanti.

Ciccone 6 – L’impegno non manca, così come le capacità tecniche. Forse manca qualcosa in termini di fortuna e di audacia nel provare le conclusioni, anche da lontano, colpi che peraltro fanno parte del suo repertorio. Buoni invece i fraseggi con i compagni al limite dell’area, e i cross a cercare la deviazione aerea.

dall’11' s.t. Manaj 5,5 – Può recriminare per alcuni evidenti falli subiti, di cui uno in area, su cui l’arbitro sorvola. Di contro, però, anche lui si dimostra falloso e, oltre all’assist per Fenati, non riesce a mettersi in evidenza.