ESCLUSIVA SN - Primavera, Serinelli: "Dopo un inizio discontinuo il gruppo si è rafforzato. Bologna tappa fondamentale prima del derby"

22.10.2014 20:07 di Lidia Vivaldi   vedi letture
ESCLUSIVA SN - Primavera, Serinelli: "Dopo un inizio discontinuo il gruppo si è rafforzato. Bologna tappa fondamentale prima del derby"
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© foto di Prospero Scolpini/TuttoLegaPro.com

Ha da avere, istintivo o quasi, il senso geometrico del gioco”, questo il centrocampista secondo Gianni Brera, uno che di calcio ne masticava discretamente. Le simmetrie di gioco del centrocampo della Primavera doriana stanno progressivamente emergendo, dopo un inizio di campionato un po’ a singhiozzo, e ad interpretare uno dei tre geometri nella linea a cinque di mister Chiesa c’è da quest’anno Leonardo Serinelli, classe ’97 promosso dagli Allievi.

Per conoscere meglio uno dei volti nuovi di questa Primavera, Sampdorianews.net lo ha contattato in esclusiva per una chiacchierata a tinte blucerchiate.

Sulla tua scheda si legge che sei nato a Genova il 13 maggio 1997. Sei anche un tifoso doriano? “Sono di Sampierdarena, con origini pugliesi e siciliane. Ho due fratelli più grandi, di 36 e 33 anni, quindi si può dire che sono cresciuto con tre papà. A mio fratello più giovane devo anche la passione per i colori doriani: ha sempre frequentato la gradinata Sud e mi portava con lui alle partite. Sono blucerchiato dalla nascita, e ancora adesso quando posso vado allo stadio a tifare Samp.”

Da quanti anni fai parte del settore giovanile della Samp? Quello di interno di centrocampo è il tuo ruolo naturale? “Essendo di Sampierdarena ho iniziato nel Don Bosco, ma ho ricevuto la chiamata della Sampdoria quasi subito. Per me questa è la settima stagione in blucerchiato. Negli anni di settore giovanile ho girato tanti ruoli a centrocampo, e posso dire che mi trovo bene in qualsiasi posizione dei tre centrali.”

Ci sono giocatori, in Italia o all’estero, a cui ti ispiri particolarmente? “Tra i campioni di adesso guardo molto il romanista Nainggolan, così come lo juventino Vidal: mi piace come giocano e quello che fanno a centrocampo. Cerco di ispirarmi a loro, di immedesimarmi e di prendere spunto dalle loro giocate.”

Un campione del passato che ha acceso la tua passione per il calcio? “Quando ero piccolo, e guardavo le partite in tv, lo facevo perché mi piaceva il calcio in generale. Il mio idolo alla Samp è stato Antonio Cassano, anche se è una “testa calda” e ha avuto i problemi che hanno poi portato alla sua cessione. In campo però è un fuoriclasse, e da tifoso mi ha sempre divertito molto con il suo gioco e i suoi colpi da grande campione… e in più faceva vincere la mia squadra!”

Guardiamo al campo: in questa prima parte la Samp ha avuto un percorso poco continuo, con buone prestazioni seguite da qualche passo falso. Ora però con le vittorie con Verona e Carpi sembrate aver trovato il giusto equilibrio: “Sì, l’inizio è stato un po’ discontinuo, ma rispetto alle prime partite posso dire che siamo cresciuti. Mister Chiesa sottolinea sempre l’importanza del gruppo, aspetto che per lui è fondamentale, e adesso che ci siamo legati di più i risultati cominciano ad arrivare. Quest’anno siamo misti, leva ’96 e ’97, e ci è voluto qualche tempo per stringere amicizia con tutti e rafforzare il gruppo. Ora siamo più uniti e remiamo tutti dalla stessa parte.”

Sabato Bologna, e poi il derby. State già pensando a come affrontare i “cugini”? “Sia io che gli altri ragazzi che simpatizzano Samp, così come i compagni che sono in questo settore giovanile da anni, sentiamo molto il derby e ci teniamo a fare risultato, ma finora tra di noi non ne abbiamo ancora parlato. Per noi Bologna sarà una tappa fondamentale, anche se è sotto di noi in classifica non dobbiamo sottovalutare l’impegno, e dovremo cercare di ottenere la vittoria. Da quel momento in poi potremo guardare al derby.”

C’è qualche compagno con cui sei più affiatato, in campo o fuori? “Fuori dal campo ho legato di più con i miei coetanei classe ’97, che conosco da più tempo, Massa, Defilippi e Bondi. Anche con Calò, con cui ho condiviso il centrocampo già dalla scorsa stagione, c’è un buon rapporto. Inoltre due anni fa con mister Beruatto sono stato aggregato al gruppo dei ’96, quindi conoscevo già alcuni dei miei attuali compagni in Primavera, e vado d’accordo con tutti. Come dice mister Chiesa, il gruppo è la cosa più importante, ed il nostro è molto unito”.

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