UTC: "Chi ci crede si rivede: No all’Art.9"

Riportiamo in versione integrale il comunicato diramato dagli Ultras Tito Cucchiaroni sul proprio sito ufficiale ultrastito.com
09.04.2014 12:02 di Redazione Sampdoria News   vedi letture
UTC: "Chi ci crede si rivede: No all’Art.9"
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© foto di Federico Gaetano

Con questo comunicato siamo a confermare l’iniziativa di venerdì 11 aprile 2014 a Roma.

Come già detto, durante questo incontro saranno portati agli occhi di stampa, politica e opinione pubblica gli effetti deleteri causati dalla tessera del tifoso e dall’Art. 9, strumenti liberticidi adottati solo in Italia e ampiamente contestati e criticati dai tifosi di tutta Europa per i loro effetti repressivi e disincentivanti.

Come previsto, dopo il nostro primo comunicato si è mosso un grande interesse sia da parte di stampa e Istituzioni, sia da parte di tantissime altre tifoserie colpite negli ultimi anni da queste “soluzioni” liberticide, a dimostrazione di alcune cose:

-i tifosi (ma non solo) non ne possono più di tutte queste leggi speciali e di tutta questa burocrazia;

-i tifosi sono ancora vivi e vegeti, ci credono e lottano ancora per i propri diritti, per la propria libertà e per rivivere un calcio a un livello più umano;

-alla fine, certe “soluzioni” avanzate dai vertici del calcio italiano hanno dimostrato il loro reale intento, di carattere puramente economico/repressivo, e si sono rivelate un vero e proprio boomerang, con conseguenze disastrose non più occultabili all’opinione pubblica;

-gli stadi sono destinati a svuotarsi ulteriormente;

-il calcio, avanti di questo passo, è destinato a morire.

Per questo l’incontro di Roma potrebbe segnare finalmente una svolta in tutto ciò.

Purtroppo però, per questioni prettamente organizzative e nonostante molte tifoserie abbiamo espresso il desiderio di dare il loro contributo partecipando direttamente a questo evento, siamo nelle condizioni di chiedere a tutti quei gruppi che, per un motivo o per l’altro, non hanno potuto partecipare agli incontri precedenti, di non recarsi a Roma.

Come già anticipato a qualcuno, questa è solo la prima fase di una protesta che in futuro potrebbe crescere in maniera esponenziale, oppure esaurirsi nell’arco di poco tempo.

Tutto dipenderà dalla volontà, dalla serietà, dalla determinazione e soprattutto dalla responsabilità di ognuno di noi, oltre che dall’esito dell’iniziativa di venerdì 11 aprile.

Per questo, dopo gli incontri che hanno preceduto quello di Roma, molto probabilmente ne sarà organizzato un altro a livello nazionale, al quale potranno partecipare tutte le tifoserie più sensibili a un certo tipo di battaglie, anche quelle che non ci saranno a Roma per i motivi suddetti.

Chiediamo perciò a tutti di comprendere la delicatezza della situazione e di attendere i nuovi sviluppi.

Chi ci crede si rivede: No all’Art.9!