Ludovica Mantovani sul Ravano: "Grande soddisfazione per noi. Lo sport deve divertire e insegnare"

10.04.2015 15:15 di Gaia Pelosi   vedi letture
Ludovica Mantovani sul Ravano: "Grande soddisfazione per noi. Lo sport deve divertire e insegnare"

Tutto pronto per la 31.a edizione del Torneo Ravano - 22.a Coppa Mantovani, al via il 4 maggio 2015 con numeri da record. Ieri, durante la presenazione ufficiale ai Magazzini del Cotone, i microfoni di SampTv hanno intercettato Ludovica Mantovani, organizzatrice dell'evento e figlia del compianto Paolo:

"Devo dire che è stata una grande soddisfazione e per noi un orgoglio essere riusciti in poco tempo a mantenere questa realtà. Si parla del Ravano veramente ovunque in questi giorni, ci sono i bambini che stanno fremendo per giocare, le pre-fasi iniziaranno ad aprile in tante province e poi dieci giorni alla Fiera del Mare.

Tutto cambia e niente cambia, ricordiamo che è un torneo scolastico in orario scolastico, i bambini devono divertirsi, ma devono anche imparare. Lo sport secondo me insegna e quindi ci sarà tutta una palestra per imparare giocando, ci saranno tantissime realtà che potranno confrontarsi con i bambini, insegnare loro tutto quello che esiste di tecnologico dietro al calcio, usare magari i social con le traduzioni in tante lingue; quindi magari il bambino sarà attratto dal fatto di poter fare una telecronaca e nello stesso tempo imparare una lingua che conosce meno. Cerchiamo di coinvolgere in tutti i modi anche i bambini che non giocano necessariamente a uno dei cinque sport che proponiamo. La classe può venire, passare mezza giornata e tornare con l'idea che il calcio può e deve insegnare.

Quest'anno - riporta Sampdorianews.net - entrerà con un piede nel Ravano il canottaggio e chiaramente questa è una maniera per fare in modo che i bambini che non hanno l'obbligo alle elementari di fare scienze motorie, possano confrontarsi con uno sport che magari non avrebbero mai approcciato. Se possiamo portare un pò di attività motoria nella vita del bambino, oltre che gioire per le vittorie e anche qualche lacrima ci può stare, perchè comunque lo sport emoziona, siamo felici di farlo"