Legge Amato, Avv. Contucci sull'incontro a Roma: "Dare un’interpretazione autentica e costituzionalmente corretta alla norma"

10.04.2014 00:53 di  Redazione Sampdoria News   vedi letture
Legge Amato, Avv. Contucci sull'incontro a Roma: "Dare un’interpretazione autentica e costituzionalmente corretta alla norma"
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© foto di Alberto Fornasari

L'Avvocato Lorenzo Contucci, insieme al collega Giovanni Adami, presenterà una proposta di modifica alla legge 41 del 2007 in occasione dell'incontro "Chi ci crede, si rivede: no all'art.9"  in programma  venerdì 11 aprile alle ore 15 a Roma presso il Palazzo Santa Chiara in una sala adiacente al Senato. Sarà presente un gruppo di rappresentati di numerose tifoserie organizzate provenienti da tutta Italia. Lorenzo Contucci, intervistato da calciomercato.com ha presentato le argomentazioni dell'incontro:

"In sostanza presenteremo una ‘norma di interpretazione autentica’ degli articoli 8 e 9 della legge 41 del 2007 detta anche la Legge Amato. Il problema giuridico dell’articolo 9 prevede che chiunque abbia avuto un daspo, o una condanna per i cosiddetti reati da stadio, per tutta la vita non potrà più avere accesso ai titoli di ingresso di manifestazioni sportive. Il che comporta il divieto non solo per gli stadi del mondo del calcio, ma anche di tutte le manifestazioni sportive extracalcistiche. L’osservatorio nazionale per le manifestazioni sportive, compreso il problema, ha fornito una sua interpretazione della norma: in questo caso si applica l’articolo 9 per coloro che hanno un daspo in corso oppure per coloro che hanno subito condanne per reati da stadio negli ultimi 5 anni. Quest’ultima, tuttavia, è e resta un’interpretazione ministeriale, quindi modificabile, di governo in governo, in base alla volontà dei singoli ministri. La principale modifica che venerdì verrà proposta è proprio la decisione di dare un’interpretazione autentica e costituzionalmente corretta alla norma. Si vuole cercare di mettere per iscritto l’interpretazione data dall’osservatorio nazionale per le manifestazioni sportive ampliandola, tuttavia, per evitare alcuni paradossi dovuti ai tempi giuridici delle condanne che, in numerosi casi, portano i tifosi ad essere sottoposti a diffida due volte per lo stesso fatto".