ESCLUSIVA SN - Tirotta: "Samp può ambire dall'8° al 12° posto. Su Torreira condivido l'atteggiamento della dirigenza"

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Gli episodi come quelli occorsi al San Paolo in occasione dell’espulsione di Silvestre non dovrebbero accadere, ma ci potrebbero al limite, ma molto al limite, anche stare.

Quello che offende è il comportamento successivo assunto da alcuni. Non ci sarebbe nulla di male ad ammettere di aver vinto per una botta di fortuna (mi auguro di poter chiamare così la vittoria del Napoli). Ritengo strumentali invece alcune dichiarazioni di Reina, Sarri e compagnia cantante, volte a mio giudizio esclusivamente ad arrampicarsi sugli specchi.

Detto questo voglio chiudere un argomento che di sportivo ha ben poco per concentrarmi sul mercato della Samp. Aldilà delle operazioni, che a mio giudizio la società sta conducendo con oculatezza, occorre far chiarezza su un aspetto che ritengo fondamentale. La Sampdoria di questo campionato vale e può ambire ad una posizione che va dall’8° al 12° posto. E nessun inserimento o investimento, potrebbe modificare sostanzialmente questa posizione. Personalmente sono propenso a ritenere inutili sacrifici, o grossi investimenti in questa fase. Altro sarebbe, al contrario, programmare in estate una strategia che ci ponga più vicini all’8° posto e cercare successivamente di migliorarci.

La Sampdoria, in questo suo momento storico, è vista come una società a cui affidare i giocatori per farli crescere e maturare. Di conseguenza non mi stupirei di vedere in casacca blucerchiata qualsiasi profilo giovane, anche importante. Ma questo non deve far perdere di vista il vero obiettivo che una società seria deve porsi: la crescita concreta.

Nell’immediato c’è la partita contro l’Empoli, che è una delle gare che la Sampdoria deve vincere, tanto più che si gioca in casa. Questo non significa che sarà facile, ma per confermare l’ambizione ad avvicinare posizioni migliori, le squadre pur rognose e qualitativamente significative come l’Empoli non devono creare problemi alla Samp a Marassi.

Un ultimo pensiero va alle recenti prese di posizione societarie dei giorni scorsi. Ho avuto finalmente motivo di condividere l'atteggiamento della dirigenza, che sulla situazione di Torreira si è espressa con coerenza, chiarezza e la giusta dose di durezza, senza trascendere in atteggiamenti spettacolari che finiscono per essere poi controproducenti. Certamente un atteggiamento più vicino al carattere dei Sampdoriani. 

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