ESCLUSIVA SN - Sampdoria Club Texas: "Nel bene o nel male il ricordo indelebile è stato Wembley"

27.05.2015 10:16 di  Filippo Borin   vedi letture
ESCLUSIVA SN - Sampdoria Club Texas: "Nel bene o nel male il ricordo indelebile è stato Wembley"
© foto di Sampdorianews.net

La passione per i colori blucerchiati non conosce confini. Negli Stati Uniti d'America precisamente nello stato del Texas è nato recentemente un Sampdoria Club. Per la rubrica "In viaggio con la Federclubs" Sampdorianews.net ha avuto il piacere di intervistare Alessandro Massa, fondatore del sodalizio.

Come è nata l’idea di fondare un Sampdoria Club in Texas? "La vita in Texas è molto diversa dalla vita in Italia, specialmente Genova. Fra mucche e cowboy, e non sono solo stereotipi, pozzi di petrolio e cibo tex-mex , avevo bisogno di  mantenere un legame con una passione per la Sampdoria che ho sempre avuto. Non bastava più andare in bicicletta con la maglia da ciclista più bella del mondo, come ci chiamano i cugini, non bastava piu giocare a calcio con la maglia della Samp, e soprendersi quando qualcuno la riconosceva. E' il vivere 'lettera da Amsterdam' che mi ha portato a creare questo club, che per ora cerca membri. Di genovesi in Texas non ce ne sono moltissimi, e quelli che ho trovato sono dell' altra sponda calcistica, ho avuto un contatto con il club di New York che sono un bel gruppo e molto attivi, poi con una ragazza in Colorado, e un paio di persone a  Miami, insomma Sampdoriani d' America uniamoci!!!!".

Quali sono i prossimi obiettivi del club? "L'obiettivo primario è creare un gruppo che si riunisca e vedere le partite insieme. Il fuso orario a volte ci gioca contro, siamo sette ore indietro, quindi la partita delle 12.30 italiane per noi è alle 5 del mattino ma ci si riesce, invece che la birra ci potremmo fare un bel caffelatte con la "fugassa". Poi ho letto che c'è l'ipotesi che la Samp venga in tournee negli Stati uniti a fine campionato e sono andato subito in fibrillazione, se verranno ci saremo !!! Vorrei far conoscere la Samp ai Texani, so che la Samp Academy ha fatto un accordo con la FC Dallas e credo che ci siano molte possibilità. Qui in Texas la comunità messicana è vastissima e amano il calcio italiano con un po' di sforzo si puo riuscire a fargli capire che non ci sono solo squadre con maglie a righe verticali. E avere campioni come  Eto'o in squadra è una possibilità di slancio che deve essere colta. Sicuramente quando mio figlio inizierà a giocare a calcio (ha 2 anni e mezzo adesso) cercherò di fargli cambiare le divise della squadra con quelle blucerchiate! E quello che mi piacerebbe invece portare a voi è il diverso rapporto che gli americani hanno con lo sport. E' vero che il calcio In italia è nel Dna e ha radici profonde di rivalità fra città che vanno fino alla notte dei tempi, ma vi garantisco che vivere lo sport senza violenza e stress è molto piu piacevole, qui allo stadio si mangia e si beve, c'è intrattenimento, che si vinca o che si perda ci si diverte. Certo quando si vince ci si diverte di più, mi piacerebbe che il presidente Ferrero portasse a modo suo questo modo diverso di vivere lo sport, che è davvero uno spettacolo. Certo le coreografie della Sud qui se le sognano, da far venire i brividi!!!".

C’è un ricordo indimenticabile legato ai colori blucerchiati? "Nel bene o nel male il ricordo indelebile è stato Wembley. Esserci arrivati ed esserci stati. Ero poco più che un bambino e mio papà mi portò. Ricordo tutto il viaggio, la prima volta che presi un aereo, le Lasagne Bognaise oscene in un ristorante di Londra, l'emozione per la finale, i flash dei tifosi avversari su quella maledetta punizione, la delusione per la sconfitta, il panino con la porchetta al buio in un prato di Nottingham. Se fosse andata bene sarebbe troppo facile ricordasela. Sono le sconfitte, le cicatrici che ti fanno ricordare gli amori, beh, ovvio anche l'anno dello scudetto e la mia Sampierdarena centro del mondo in festa. Bonetti Cerezo e Vialli  biondi. Il Mancio con la parrucca degli Europe alla festa. E Vujadin, uomo semplice ma con grande stile".

E’ soddisfatto del campionato disputato della Sampdoria? "Non siamo una tifoseria umile, vogliamo la squadra sempre al massimo e a volte non riusciamo ad apprezzare quanto è stato fatto perche vogliamo sempre di pù. Quando le cose iniziano a girare bene, iniziano i proclami, ci montiamo la testa  e ci portiamo sfortuna da soli. Certo finire sotto ai cugini mi brucia parecchio, ma se guardiamo gli obiettivi di inizio stagione sono stati tutti realizzati e superati. L' unico rimpianto è stata la partenza di Gastaldello, lo avrei voluto con noi fino a fine stagione e credo sia mancato uno come lui in certi momenti".

Vuole mandare un saluto ai tifosi blucerchiati in Italia? "Un saluto a tutti dal Texas e Forza Samp .... Yihaaa!!!".

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