90 minuti nei Distinti: "Joker e Pollicino. I regali natalizi su internet"

Tradizionale appuntamento con la rubrica ironica di Sampdorianews.net dedicata agli originali commenti provenienti dal settore dei Distinti.
12.12.2016 19:09 di  Chiara Persico   vedi letture
90 minuti nei Distinti: "Joker e Pollicino. I regali natalizi su internet"

I tifosi blucerchiati si stanno a poco a poco abituando alla vedere la Samp vittoriosa al Ferraris, ma contro la Lazio di Inzaghi il risultato positivo è tutt'altro che scontato. Non so cosa mi spinga ad arrivare più di un'ora prima allo stadio. Intorno a me il deserto. Nella Sud conto dieci persone più il carrello del cibo.  Improvvisamente mi viene in mente che potrei essere inquadrata in tv (dal momento che non ci sono altri soggetti) e presa da un momento di vanità metto un po' di rossetto.

La dignità però è poca cosa quando inizi a sentire i morsi della fame. Tiro fuori un pezzo di focaccia, ma sembro una via di mezzo tra Joker (il rossetto ha avuto vita breve) e Pollicino mentre lascio una scia di briciole dirigendomi verso il bar. "Ha una cioccolata calda?"; "È finita"; "È impossibile... non c'è nessuno..."; "Beh noi siamo qui da un bel  po'!" Come dargli torto... Per un paio di euro mi porto via     un tè freddo riscaldato con una percentuale di zucchero che rasenta il 110% e torno su. Nel frattempo la Sud si è riempita e le solite anime sono comparse anche nella mia zona.

In campo si rivedono Pereira e Fernandes dal primo minuto, mentre rimangono invariati gli altri giocatori. Si capisce fin da subito che il match non sarà una passeggiata: i biancocelesti difendono bene e provano a far male, mentre la Samp si affida alle giocate di Muriel e Quagliarella. Bisogna aspettare il 40' per vedere la partita sbloccarsi: purtroppo è Minkovic Savic a far passare in vantaggio gli ospiti insaccando di testa un bel cross di Felipe Anderson. Passano quattro minuti e Parolo segna la rete del 2-0 poco prima del duplice fischio.

Non so come passare il tempo e così mi metto ad osservare la ragazza vicino a me che in dieci minuti d'intervallo riesce ad acquistare tre regali di Natale su internet. A metà della ripresa ha comprato pensierini anche per i cugini di secondo grado e si ferma solo quando Amazon le rifiuta l'ennesimo pagamento. 

A quel punto deve riconcentrarsi sul match e la sua attenzione viene finalmente ripagata al 44' con un gran goal del neo entrato Schick.  A quel punto nel mio cervello (che non è mai stato troppo portato per i calcoli matematici) scatta qualcosa: se con il Sassuolo abbiamo ribaltato il risultato in sette minuti, con la Lazio possiamo pareggiare in un minuto più cinque di recupero? La matematica dice di sì, ma il campo questa volta ci nega la gioia del goal a tempo scaduto. Seguono i soliti commenti degli "allenatori del giorno dopo": "Quellu zuenottu lì u deve zuga da u primmu menutu atru che balle!" Eccetera ... eccetera...