90 minuti nei distinti: "Inni modernizzati e il sabato alle 18 con Lei"

Tradizionale appuntamento con la rubrica ironica di Sampdorianews.net dedicata agli originali commenti provenienti dal settore dei Distinti.
19.04.2015 10:59 di Chiara Persico   vedi letture
90  minuti nei distinti: "Inni modernizzati e il sabato alle 18 con Lei"

Dopo due match fuori casa i tifosi non vedono l’ora di rivedere i blucerchiati al Ferraris.  E dopo una partita giocata alle 18.00, una alle 21.00, una alle 20.45, una alle 18.30, un’altra alle 20.45 si chiude il cerchio con Sampdoria-Cesena alle 18.00. Si chiude si fa per dire, visto che anche per le prossime quattro giornate gli uomini di Mihajlović scenderanno in campo in orario serale. Così nei distinti certi tifosi non si vedono da mesi e certi altri li daremo direttamente per dispersi.

Una ragazza che di solito viene accompagnata dal fidanzato, si presenta sola spiegandoci che il tipino è in Olanda per lavoro. Sulle prime note di “Lettera da Amsterdam” decide di filmare la gradinata e inviargli subito una whatsappata. Invia il messaggio commentando “Chissà come èèèè adesso il sabato alle 18.00 con leiiiiii”. Il calcio si fa moderno e pure gli inni vanno modernizzati…

Anche la Sampdoria scende in campo un po’ “innovativa”: il mister tenta il tutto per tutto per portarsi a casa la vittoria e propone Muriel, Eto’o, Eder e Okaka dal primo minuto. Il che ovviamente crea entusiasmo tra i più giovani e panico tra coloro che “è meglio un punto in casa con il Cesena che perdere la partita”. Certo, come è meglio una baracca di legno piuttosto che dormire all’aria aperta, ma se posso provare a tirar su una casetta preferisco, o sbaglio?
 
All’11' Palombo inizia a posare il primo mattone sparando un gran tiro da fuori che (“Belin per una volta ci è andato vicino!”) manca per un soffio la porta grazie alla pronta reazione di Agliardi che alza in corner. Poi al 21’ Muriel ha l’occasione di piantare fondamenta ben salde: Eto’o sulla linea di fondo crossa verso l’area, ci arriva il colombiano che, dopo essersi liberato del difensore, spara alto. Poco dopo anche Eder ci nega il piacere del lieto fine mettendo a lato di pochissimo un bel passaggio di Okaka.

La Samp ci prova e riprova, ma ogni volta che i nostri tre angeli hanno quasi finito di costruire la casetta, un lupo travestito da portiere o da difensore bianconero ci sbarra la strada. Al 30’ della ripresa, per esempio, il personaggio cattivo delle favole ha anche un nome e un cognome: Stefano Lucchini, il quale salva sulla linea un colpo di testa di Romagnoli sul primo palo. E pensare che anni fa stava coi “buoni”.

E così arriva la scritta “the end” prima che qualche magia riesca a lanciare i blucerchiati nel sogno europeo. Dobbiamo aspettare ancora un po’ per il “…e vissero per sempre…”