90 minuti nei Distinti: "Il tritatutto in ostaggio e lo scrutatore da aggiornare"

Tradizionale appuntamento con la rubrica ironica di Sampdorianews.net dedicata agli originali commenti provenienti dal settore dei Distinti.
05.12.2016 18:13 di  Chiara Persico   vedi letture
90 minuti nei Distinti: "Il tritatutto in ostaggio e lo scrutatore da aggiornare"

Sampdoria - Torino è una delle partite più attese del campionato. Nel match di coppa Italia contro il Cagliari la Sud già invocava una vittoria contro i granata.

La giornata è ingannevole: guardando fuori dalla finestra sembra un tranquillo pomeriggio di sole, poi si esce e il vento ti costringe a indietreggiare di qualche passo, tanta è la sua forza. Hai per un attimo la tentazione di tornare a casa e ripensare al tuo look tirando fuori dall’armadio calzini di alpaca, collant felpate e cappello di pelo che nemmeno gli eschimesi osano indossare, ma rischi di fare tardi e non puoi perderti l’occasione di fischiare la formazione ospite come se non ci fosse un domani.

All’entrata c’è chi cerca disperatamente di far entrare sotto la sella del motorino i regali di Natale acquistati: “Te l’avevo detto di non prendere il tritatutto per tua madre! Ora come facciamo? Mica lo possiamo portare dentro…”, “Togliamo le lame e chiediamo di far entrare il corpo di plastica…”, “Ma guarda che anche la plastica se la lanci dal terzo anello bene non fa!”, “Ora chiedo al barista se ce lo tiene in ostaggio per 90 minuti…”, “… potessimo dargli tua madre in ostaggio… e non solo per 90 minuti!”

In campo oggi dal 1' Pereira e Praet, mentre Fernandes si posiziona dietro Quagliarella e Muriel. I blucerchiati entrano subito in partita e al 7' è proprio il numero 10 a servire una palla pericolosa a Muriel che ci prova al volo, tiro di poco sopra la traversa. Arriva di corsa una coppia di mezza età: “Ci siamo persi qualcosa? Eravamo a votare e uno scrutatore ha voluto darci il suo contatto whatsap per aggiornarlo sul match…”

Il primo tempo si chiude sullo 0-0, ma al 5’ della ripresa è Barreto a far passare in vantaggio la Sampdoria girandosi bene in area e insaccando in rete. I blucerchiati continuano a macinare gioco, ma il raddoppio non arriva. Qualcuno ricorda il match dello scorso anno proprio contro il Toro e il loro pareggio all’ultimo secondo: “Se non facciamo il due a zero finisce male, ve lo dico io… ci hanno già fregato una volta!”

Intanto il timido sole visto all’inizio del match è completamente scomparso e il freddo inizia a farsi sentire. La donna ritardataria si toglie la sciarpa dal collo, ruba anche quella del marito e inizia a fasciarsi le gambe tipo mummia. L’uomo, invece, parte con il conto alla rovescia: “Ancora cinque minuti… quattro….tre…”

Mi mette talmente ansia che anch’io inizio a pensare che gli ultimi dieci secondi possono ancora essere determinanti. Ma questa volta è la Samp a segnare un attimo prima del triplice fischio: da una rimessa laterale nasce il raddoppio blucerchiato con Schick che fa passare il pallone in mezzo alle gambe del portiere avversario. 

2-0 e partita finita. La donna mummia si alza di scatto per festeggiare e finisce contro la ringhiera come in una corsa coi sacchi finita male.