90 minuti nei Distinti: "Il palindromo e la confessione"

Tradizionale appuntamento con la rubrica ironica di Sampdorianews.net dedicata agli originali commenti provenienti dal settore dei Distinti.
20.02.2017 15:14 di  Chiara Persico   vedi letture
90 minuti nei Distinti: "Il palindromo e la confessione"

Se domenica scorsa ci siamo tutti presentati al Ferraris vestiti come eschimesi in gita, questo weekend il clima si presenta mite e soleggiato. Passiamo dunque dal freddo artico ai sedici gradi, dal cappello di pelliccia con tanto di musetto volpino visto contro il Bologna alle infradito fuori stagione sfoggiate da un tifoso (straniero!) contro il Cagliari. Sugli spalti il pubblico delle grandi occasioni: cori e coreografie in Sud, velato ottimismo (che è già una conquista) nei distinti.

In campo si rivede Pavlovic al posto di Regini e Barreto a centrocampo. Al 5' si sente il magico suono: "Ta da dan" e un boato accoglie il gol del Pescara contro il Genoa. "Belin se oggi vinciamo e i cugini perdono siamo a più undici!" Ma il timido entusiasmo percepito prima del fischio d'inizio e culminato con il gol della squadra di Zeman, si spegne al 6' a causa di Isla che porta gli ospiti in vantaggio.Tutto da rifare, insomma.



Al 19' un giovane padre approfitta di un altro "ta da dan" che ci informa del secondo goal del Pescara, per proporre alla figlioletta dissertazioni di dubbia utilità: "Certo che povero Oddo! Ha vinto una sola partita a tavolino e in tre giorni Zeman sta facendo vincere i suoi! E pensare che ha un cognome che porta fortuna... sai perché?", "No, perché?" chiede la ragazzina per niente interessata. "Perché è un palindromo O-D-D-O! È per quello che ti abbiamo chiamato Anna..." ... Chissà che vita meravigliosa le aspetta... Quando al 22' il nostro numero 27 gonfia la rete sono tentata di chiedergli se Quagliarella è un cognome fortunato perché può ricordare un volatile migratore. 

Nella ripresa purtroppo i commenti sono molto meno coloriti, ma molto più calorosi. Un uomo qualche fila più avanti è particolarmente cattivo con l'arbitro Massa. Precisamente contesta qualsiasi sua decisione rimandando ogni errore alle sue origini imperiesi: "Cosa fischi??? Vai a fischiare a Imperia!", "Per forza sbaglia... è di Imperia... cosa pretendi...", "Questo per me è prendere la pallaaaaaa... è diverso a Imperia???". Poi la confessione: "La mia ex moglie era di Imperia... e si è presa la mia ex casa, sempre di Imperia..."

Nella ripresa il risultato non cambia e i tifosi si devono accontentare di un buon pareggio. Se 1-1 si può considerare un palindromo, è stata una giornata fortunata...