Nicolini: "Giochiamo contro una squadra importante che farà di tutto per batterci. Orgoglioso di essere sampdoriano"

28.04.2015 17:22 di Alberto Boffano Twitter:    vedi letture
Nicolini: "Giochiamo contro una squadra importante che farà di tutto per batterci. Orgoglioso di essere sampdoriano"
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

A intervenire in conferenza stampa alla vigilia del match contro la Sampdoria non è il mister del Verona Andrea Mandorlini ma il suo collaboratore tecnico, Enrico Nicolini. Durante l'incontro con la stampa, l'ex centrocampista blucerchiato ha toccato numerosi argomenti a partire ovviamente dalla gara in programma domani sera al Ferraris:

"La squadra di Mihajlovic ha fatto grandissime cose, nessuno ad inizio campionato la metteva in lotta per l'Europa League ma ha tutte le carte in regola per arrivarci. Hanno una grossa perdita che è Eder, ma dispongono di un organico di primo piano. Mihajlovic ha saputo sfruttare al meglio il materiale che ha a disposizione, vengono da una brutta sconfitta e quando la Sampdoria perde riesce sempre a rialzarsi alla grande nella partita successiva. Giochiamo contro una squadra importante, concentrata e determinata, può andare in Europa e farà di tutto per batterci. Proprio per questo motivo l'Hellas Verona andrà a Genova con la testa giusta, con la coscienza di star bene e di essere sereni. Altrimenti si rischia di fare una brutta figura. Gli assenti gialloblù? Oltre agli squalificati (Rafael, Moras e Obbadi, ndr), non ci saranno Jankovic, Hallfredsson e Ionita. Lazaros ha un problemino al ginocchio, non è niente di grave ma mercoledì non ci sarà. Inevitabilmente faremo un po' di turnover, c'è la possibilità che giochi anche Valoti, è un ragazzo che merita ed è giovanissimo. Problema diffidati? Pensiamo anche a questo, siamo molto attenti a quelle che sono le vicende extra campo, anche nelle scelte e nelle sostituzioni da fare si penserà all'immediato futuro. In campo andrà la formazione migliore ma sempre con un occhio di riguardo. Come stiamo fisicamente? Dal punto fisico e psicologico abbiamo consumato tantissime energie con il Sassuolo, ecco perché ci saranno diversi cambi, un po' per forza di cose e un po' per la necessità di far tirare il fiato a qualcuno. Possiamo così trovare la freschezza magari mancante in qualcuno che ha giocato quasi sempre. Potrebbe essere la grande occasione per Valoti e per altri giovani come Campanharo e Nico Lopez. Ci sarà la possibilità di mettersi in mostra e guadagnarsi la fiducia della società per l'anno prossimo, sempre cercando di migliorare domenica dopo domenica la nostra classifica. Un conto è arrivare quart'ultimi, un conto è fare un campionato simile a quello dello scorso anno.

Luca Toni? La ribalta l'ha avuta da sempre, ma merita la merita ancora. A 38 anni è in corsa per titolo di cannoniere e dopo la 32a giornata è il miglior goleador italiano. Anche la squadra ha la volontà di far diventare Luca il capocannoniere della Serie A, sarebbe una cosa bellissima per spogliatoio, società e tifosi. Chi mi ricorda Luca Toni? Roberto Baggio. Sono stato a Brescia e viveva la stessa situazione di Luca. A Mazzone venne la voglia di recuperarlo e fece grandi cose. Sono entrambi grandi campioni che hanno dimostrato di poter tranquillamente giocare in questo calcio.

Che Verona ci dobbiamo aspettare da qui alla fine del campionato? Vogliamo fare più punti possibili, ma è normale che si possa dare l'opportunità a qualcuno che ha giocato meno. Possiamo scendere in campo più sereni e più tranquilli, anche se con il Sassuolo abbiamo fatto vedere che ci siamo ancora. Cercheremo di fare punti fino all'ultimo per migliorare la classifica, e faccio i miei complimenti ai ragazzi che, nonostante alcuni periodi non facili, nelle partite chiave ci sono sempre stati. Anche la squadra ha voglia di migliorare la classifica e fare tanti punti, affinché le ultime tre in classifica siano solo un lontano ricordo. Come abbiamo fatto a cambiare il nostro campionato? Cinque gol subiti a Genova fanno male, nello spogliatoio ci siamo parlati e da lì c'è stata la scossa, a cominciare dalla partita contro la Roma. Il futuro di Mandorlini? Andrea - riporta hellasverona.it - ha sempre messo davanti a tutte le squadre il Verona, questa è una volontà che ha sempre manifestato. Il mio augurio ed il suo è quello di continuare il rapporto, poi la società farà le sue valutazioni, anche se i numeri sono inconfutabili. In cinque anni non è stata mai sbagliata una stagione, la Serie A poteva essere una prova ulteriore per confermare le sue capacità. Il mio rapporto con Mandorlini? E' migliorato in peggio (ride, ndr). Siamo amici fraterni, si conosciamo da 35 anni. Ci vogliamo bene, ci capiamo al volo e abbiamo una grande intesa. L'ho conosciuto da ragazzino, gli anni lo hanno maturato ma il nostro è un rapporto umano che va oltre la professione.

Il mio passato blucerchiato? Sono intervenuto in conferenza stampa perché sono un ex della Samp, sono ricordato e ben voluto non tanto per quello fatto calcisticamente, ma proprio perché tutti sanno la mia passione e la mia fede per la Sampdoria. Sono l'unico genovese blucerchiato che ha esordito nel derby, sono cresciuto su quella gradinata e ho seguito la squadra che ho sempre amato. Ricordo lo striscione che hanno appeso lo scorso anno, mi vogliono bene e io contraccambio, purtroppo sono sempre tornato da avversario e mai da padrone di casa. C'è un bellissimo gemellaggio con la nostra tifoseria, sono orgoglioso di essere sampdoriano, ma lavoro per l'Hellas Verona. Ringrazio Andrea Mandorlini per avermi dato questa opportunità.

La differenza fra Setti e Ferrero? Personalmente non conosco il presidente della Sampdoria, ma ormai è diventato un personaggio pubblico. Ha dimostrato anche delle capacità aziendali, portando calciatori importanti come Muriel e Eto'o. Ha preso anche Bonazzoli dall'Inter, è un presidente che ha voglia di investire per confermare la società a certi livelli. Il nostro presidente è sempre tempestivo quando deve intervenire, noi sentiamo la sua presenza e Sogliano vive praticamente tutto il giorno con noi. Sentiamo vicina la società. Le conferme di Sogliano e Gardini? Spero rimangano tutti e due, quando c'è un progetto vincente è bello continuare in simbiosi, e ci mettiamo dentro pure l'allenatore (ride, ndr)".