ESCLUSIVA SN - Roccaravindola, Luca Iannarelli: "Ho sempre avuto una particolare simpatia per la Sampdoria sin dalla conquista del suo primo trofeo"

27.04.2014 10:28 di  Diego Anelli   vedi letture
ESCLUSIVA SN - Roccaravindola, Luca Iannarelli: "Ho sempre avuto una particolare simpatia per la Sampdoria sin dalla conquista del suo primo trofeo"
© foto di www.roccaravindola.it

Prosegue il viaggio di Sampdorianews.net alla scoperta del Roccaravindola, la squadra iscritta al campionato di Eccellenza Molisana che da 30 anni scende in campo indossando la casacca blucerchiata.

Dopo il Presidente Pasquale Castaldi, il mister Paolo Iannarelli e il capitano Pasquale Forte, Sampdorianews.net ha avuto il piacere di intervistare in esclusiva Luca Iannarelli, vicecapitano del Roccaravindola:

Da quanto tempo ricopri il ruolo di vicecapitano del Roccaravindola e cosa rappresenta questa realtà calcistica nella tua carriera? “Sono entrato a far parte dell’organico del Roccaravindola nella stagione 2007-2008 diventandone il capitano nell’anno Calcistico 2010-2011  e, dopo una breve parentesi nella U.S. Virtus Pozzilli squadra del mio paese anch’essa militante nel Campionato di Eccellenza Molisano, sono tornato qui a Roccaravindola dove la società e il Mister mi hanno accolto a braccia aperte. Questa società, questa squadra e questa maglia, calcisticamente, rappresentano molto per me e sono orgoglioso e fiero di farne parte”.

Da 30 anni il Roccaravindola indossa la maglia blucerchiata: quali sono le sensazioni provate da staff tecnico e squadra nell'ispirarsi alla casacca resa famosa dalla Sampdoria?  “Mi è sempre piaciuta la storia che narra di come la nostra casacca è divenuta “blucerchiata” ….Il Presidente Castaldi mi raccontò tempo fa che tra le persone che fondarono la Società c’era astio sulla scelta dei colori della casacca poiché ognuno voleva che fossero stati uguali a quelli della propria squadra del cuore.E così, per non far torto a nessuno,  decisero di dare i colori blucerchiati alla casacca del Roccaravindola poiché nessuno di loro era tifoso della Sampdoria. Così da quel giorno il Roccaravindola nel Molise e nelle regioni limitrofe  è meglio conosciuto con il nome di “Blucerchiati”.

Il vostro rapporto a distanza con le gioie e i dolori della Sampdoria: come seguite la squadra attualmente allenata da Sinisa Mihajlovic e quale è il rapporto che si è creato. Esistono tifosi e simpatizzanti nel vostro gruppo? “Ho sempre avuto una particolare simpatia per la Sampdoria sin dalla conquista del suo primo trofeo, la Coppa Italia 1984/85, io ero piccolino, avevo 6 anni, ma ne fece le spese la mia squadra del cuore “ Il Milan ”. Da lì la Sampdoria, con i vari Mancini, Vialli, Vierchowod etc etc, ha avuto da dire sempre qualcosa nel massimo campionato italiano”.

Obiettivi presenti e futuri del Roccaravindola: alcune sconfitte avevano reso più complicata la classifica, ma le ultime vittorie hanno dimostrato che la squadra è sul pezzo ed è affamata di punti. La salvezza è dietro l'angolo, cosa ti aspetti dal gruppo nel rush finale e come analizzi il calendario? “L’obiettivo principale è solo il presente, la salvezza. Questo è l’obiettivo che si è prefissata quest’anno la società ed è quello che noi cercheremo di raggiungere, costi quel che costi. Domenica abbiamo l’ultima gara interna della stagione, li ci giocheremo il 99% delle possibilità di salvezza diretta. Il futuro per ora conta poco, ne riparleremo a fine stagione”.

Le tue reazioni e la sensazioni dell'intera squadra alla notizia dell'ufficiale collaborazione con Sampdorianews.net. “Mi ha fatto un gran piacere personalmente, anche il gruppo è entusiasta di questa collaborazione. C’è da dire che quasi mai le grandi squadre hanno un interesse particolare per piccole realtà come la nostra”.

I tuoi sogni nel cassetto a livello personale e per il Roccaravindola. “Beh, calcisticamente io non ho più niente da dire, ormai ho 35 anni e non ho più possibilità di avere ambizioni, almeno da giocatore, spero però, quando deciderò di smettere di giocare, di riuscire a prendere il Patentino da allenatore. Auguro a questa società di raggiungere sempre gli obiettivi prefissati e perché no, di superarli. Lo merita la Pol. Roccaravindola e lo meritano tutte le persone della Società che da tanti anni sacrificano ogni giorno il loro tempo libero e le loro famiglie per mandare avanti una società calcistica”.

La vostra squadra vanta un'età media molto bassa: quanti sono i giovani talenti che meriterebbero particolare attenzione da parte di osservatori di categoria superiore? “Sì è vero, a parte qualche senatore, sono tutti molto giovani. Ci sono degli ottimi elementi classe ’95 e ’96 che meritano attenzione, ma tutti indistintamente stanno giocando veramente bene. Il Mister poi con la sua esperienza è sempre stato attento alla valorizzazione dei giovani  e, in più di un’occasione, i risultati gli hanno dato ragione”.

Esistono degli episodi accaduti o dei traguardi raggiunti dalla Sampdoria rimasti indelebili nella tua mente? “Il primo trofeo conquistato dalla Sampdoria, anche se ero molto piccolo è rimasto indelebile nella mia mente. Poi la conquista della Coppa delle Coppe e dello Scudetto, allora mi piacevano Vialli e Mancini, anche Lombardo, quindi tifoso del Milan ma simpatizzante della Sampdoria”.