Carrozzieri: "Quando nello spogliatoio Fascetti disse a Cassano 'Mi raccomando te, non incominciare a fare numeri..."

19.10.2016 19:43 di Redazione Sampdoria News   vedi letture
Carrozzieri: "Quando nello spogliatoio Fascetti disse a Cassano 'Mi raccomando te, non incominciare a fare numeri..."
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© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport

Morris Carrozzieri, nel corso di una lunga intervista rilasciata a Sportitalia in risposta all'argomento del presunto nonnismo emerso dalle recenti parole di Andrea Ranocchia, ha fatto riferimento ad un simpatico episodio avvenuto ai tempi di Bari con un giovanissimo Antonio Cassano:

"Io nella mia carriera mi sono sempre fatto rispettare negli spogliatoi, questo sì. Ma non ho mai appeso nessuno al muro, non ho mai alzato le mani. Ho giocato anche con Cassano 3 anni, per me è un fratello. Quando eravamo a Bari lui veniva dagli Allievi in Primavera, ma quando ci veniva stava buono, perché sapeva che sarebbe dovuto rimanere al posto suo. Nessuno gli diceva qualcosa, sapeva da sè. Le cose gliele facevi capire durante gli allenamenti e magari con qualche entrata in partitella. Era facile, così lo capiva che doveva stare buono. Mi ricordo un episodio con allenatore Fascetti. Il Bari come prima squadra stava retrocedendo, mentre la Primavera quell’anno stava andando a vincere lo Scudetto. Noi della Primavera facciamo un’amichevole contro di loro e Fascetti viene nello spogliatoio per parlare con Cassano: “Mi raccomando te, non incominciare a fare numeri…”. Inizia la partita e noi abbiamo il nostro schema: battere da centrocampo, palla a me che lancio lungo per la spizzata. Lo schema viene alla perfezione, la palla alta arriva a Cassano. Si gira, guarda avanti, no look e tunnel a Garcia. 20 secondi di partita, Garcia si gira e gli dà un colpo: Cassano a terra. Fascetti lo richiama e lo manda a fare la doccia. Cassano risponde: “Vado a fare la doccia perché a me non mi prende nessuno, a 15 anni”. Capito com’era Cassano? Ma questo atteggiamento degli altri giocatori non penso sia ‘nonnismo’, sono cose che capitano".