Al seguito dei gemellati

La rubrica targata Sampdorianews.net dedicata al punto settimanale sulle squadre, le cui tifoserie sono gemellate con quella Sampdoriana, attraverso resoconti, notizie, calciomercato, dichiarazioni e approfondimenti.
26.11.2014 14:30 di  Andrea Colucci   vedi letture
Al seguito dei gemellati
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© foto di Alberto Fornasari

Hellas Verona: Verona – Fiorentina 1-2

Il Verona incappa in un altro passo falso casalingo non riuscendo a fermare la squadra toscna guidata da Montella. Novità di formazione nel Verona con Hallfredsson che viene allargato sulla fascia sinistra e con l’inserimento a centrocampo di Ionita. La partita inizia a cento all’ora. Ogni assalto si trasforma in un’occasione da gol. Cominciano i gialloblù al 5’ con una conclusione di Nico Lopez (ben servito da Toni) di poco a lato poi è Cuadrado a obbligare il portiere Rafael a una deviazione di piede in angolo su un destro in corsa del colombiano. Dalla bandierina nasce l’1 a 0 dei viola. Batte Borja Valero, spizza di testa Alonsio e Gonzalo Rodriguez accompagna il pallone in rete. La Fiorentina insiste. Al 28’ Gomez si libera in area ma la sua conclusione scheggia la traversa con il portiere del Verona immobile. Mandorlini cambia qualcosa non nel modulo ma nella posizione dei giocatori in campo. E i gialloblù tornano protagonisti. Al 34’ Toni anticipa la difesa viola ma la sua conclusione in girata si stampa sulla traversa. La gara non ha un attimo di respiro. Cuadrado invoca il rigore per un contatto con Rafa Marquez e sul rovesciamento di fronte il Verona al 39’ pareggio. Toni gestisce in maniera fantastica la palla a tre-quarti campo e serve un assist perfetto per Nico Lopez che brucia Neto sull’uscita. Nella ripresa la Fiorentina accelera i tempi con la squadra di Montella che riesce ad arrivare con grande facilità agli ultimi trenta metri. Alonso, in costante proiezione offensiva, sfiora il bersaglio in un paio di circostanze. Quello dei viola è quasi un assedio. E al 17’ arriva il 2 a 1. Cross di Alonso e tocco vincente di Cuadrado. Entra Vargas al posto di un esausto Alonso. Il Verona prova a ripartire. Al 23’ un violento sinistro da fuori area di Tachtsidis termina di poco a lato. La squadra di Mandorlini insiste. Conquista due angoli consecutivi ma la difesa viola riesce a controllare meglio i guizzi di Toni. Il tecnico gialloblù si gioca anche la carta Saviola. Per l’ultimo assalto. Ma la Fiorentina resiste e si porta a casa tre punti preziosi. "Momento difficile? Non credo proprio, la squadra sta facendo bene. La sconfitta con la Fiorentina ci poteva anche stare, non dimentichiamoci che abbiamo pareggiato 2-2 fuori casa con l’Inter. Le partite sono tutte complicate e difficili: ci sono quelle che riescono bene e quelle che invece riescono male". Giovanni Gardini, direttore generale del Verona, ha commentato così la battuta d'arresto del Verona ieri con la Fiorentina nel corso della conferenza stampa, alla Gran Guardia, di Italia-Olanda di calcio femminile, spareggio per l'accesso ai prossimi Mondiali in Canada. "Noi dobbiamo partire da un presupposto che è quello di arrivare alla salvezza il prima possibile, e su questo siamo in linea. Dire ‘non è un momento facile’ va riferito in relazione a quello che ognuno si aspetta, all’obiettivo che si ha in testa. Il rammarico c’è, ovviamente, perché si spera sempre di fare di meglio, però non perdiamo di vista la dimensione della realtà. Se così non fosse allora vorrebbe dire che le sconfitte ci insegnano poco e che le vittorie ci portano dove non ci devono portare. Ci sono ancora tante partite, adesso andiamo a giocare a Sassuolo, ma dobbiamo saper guardare dentro i risultati, leggere dentro le prestazioni, capire quali possono essere gli errori e i pregi della squadra. Dobbiamo fare tutto questo sempre con molto equilibrio e razionalità".

Parma: Parma – Empoli 0-2

Il Parma incassa la decima sconfitta in dodici partite e continua inesorabile il viaggio all’interno di un tunnel che non sembra avere fine. Anche l’Empoli espugna il “Tardini” con un goal per tempo firmati da Vecino e Tavano. Il primo tempo è sostanzialmente bloccato, la paura di vincere la fa da padrona, con pochissime occasioni da una parte e dall’altra. Gli uomini di Donadoni, arroccati nella propria metà campo, lasciano il possesso palla ai toscani che provano un paio di conclusioni con l’intramontabile Francesco Tavano. Il Parma si fa vedere dalle parti del portiere Sepe prima con Gobbi, poi con Cassano, ma entrambi non riescono ad impensierire il numero uno dei toscani. Il gol che sblocca il match arriva nei minuti di recupero della prima frazione di gioco con Vecino, che mette dentro il pallone del vantaggio dopo una buona combinazione con Maccarone e che costringe il Parma sempre più all’inferno. La seconda frazione di gioco assume i contorni d’un thriller per il Parma, che prima vede Lodi e Galloppa ammoniti, poi subisce il gol del raddoppio Empoli, al minuto 56, con Tavano. Il gol dei toscani spinge Donadoni a metter dentro Palladino e Jose Mauri, cambiando assetto tattico e schierando la propria formazione con un più offensivo 3-4-3. Il nuovo modulo spinge il Parma nella metà campo avversaria e a provare maggiormente la conclusione nello specchio avversario. Al minuto 70 è il palo a negare la gioia del gol a Cassano e compagni, con Lodi che trova l’incrocio dei pali sugli sviluppi d’un calcio di punizione. Nonostante l’evidente padronanza del terreno di gioco, al Parma riesce poco o nulla, non trovando mai quella conclusione in grado di dare una piega diversa alla gara. Il match si conclude dopo i tre minuti di recupero assegnati dall’arbitro e con la vittoria fondamentale dei toscani, che costringono il Parma sempre più sul fondo classifica. "C'è compattezza. Io ho il compito di dare forza e speranza a questo gruppo. Ci sono 78 punti a disposizione, 26 partite. Tutto passa attraverso i risultati del campo". L'amministratore delegato Pietro Leonardi parla alla stampa e porta con sé messaggi bellicosi. "Contestazione da parte dei tifosi? Le rispetto: come possiamo pensare al momento di avere degli applausi? Dobbiamo conquistare la salvezza. Questa è la più grande sfida che, dopo 23 anni di calcio, ho voglia di realizzare". E non finisce qui: "Il mio rapporto col presidente? Non è cambiato: va avanti da sei anni ed è sempre andato nella stessa maniera. Donadoni rimane: quando ci sono risultati è merito di tutti. Quando ci sono situazioni difficili, il demerito va diviso equamente. Colpevolizzare uno solo sarebbe da vigliacchi. Con il recupero di Cassani e Paletta, con un miracolo per Biabiany potremmo fare un bel passo avanti". Intanto la squadra è tornata ad allenarsi: chi è sceso in campo contro l'Empoli ha svolto una seduta defaticante in palestra. Il resto del gruppo ha lavorato sul campo. Bidaoui, Cassani, Coda, Jorquera, Mirante e Paletta hanno proseguito il loro programma personalizzato. Fermi invece Biabiany e Ghezzal. Domani i gialloblù riposeranno. Da mercoledì la squadra si sposterà a Roma dove rimarrà in ritiro per preparare il match contro il Palermo.

Ternana:  Perugia – Ternana 2-2

La Ternana ottiene un punto meritato nel sentitissimo derby contro il Perugia e torna a casa rinfrancata dalla bella partita disputata sul difficile terreno del “Renato Curi”. A dire il vero l’inizio non è dei  migliori. Timida, contratta, capace soltanto di difendersi a oltranza senza mai (o quasi mai) ripartire nella prima mezzora del primo tempo. Poi nella ripresa, spavalda, tonica, aggressiva, brillante per quasi tutta la ripresa. Questa la Ternana a due facce che sfiora il clamoroso successo in rimonta nel finale, collezionando molteplici motivi di recriminazione nei confronti della discutibile direzione arbitrale di Gavillucci. Nel primo tempo la partenza col freno a mano tirato delle Fere è riconducibile a motivazioni di ordine psicologico e tattico. E così per circa mezzora (ossia poco oltre il primo pareggio rossoverde "targato" Bojinov) i rossoverdi si limitano a difendersi al cospetto di un Perugia manovriero, sebbene poco pericoloso in avanti. Il pacchetto arretrato delle Fere tiene bene, salvo una incursione di Falcinelli con diagonale deviato sul fondo da Brignoli e l'incertezza da cui scaturisce il colpo di testa con cui Parigini sblocca il risultato su cross di Del Prete. Nel giro di 3 minuti, in occasione della prima azione offensiva imbastita, la Ternana trova il pareggio con Bojinov, caparbio nel tornare su un pallone respinto col petto da Giacomazzi e abile nel controllarlo di destro e nel calciarlo di sinistro. Subito dopo qualche altro minuto di pressione da parte dei padroni di casa, ma poi Viola e Gavazzi prendono per mano la squadra, aiutandola ad alzare il baricentro. Segnali incoraggianti, che trovano conferma in un ottimo avvio di ripresa. Nel secondo tempo nei primi dieci minuti, i rossoverdi cambiano volto, aggredendo senza sosta i portatori di palla avversari e assumendo il controllo delle operazioni in mezzo al campo, tanto che dapprima Gavazzi (dalla distanza) e poi Bojinov (su punizione) impegnano Provedel. Senza contare che lo stesso Bojinov viene pescato in off-side dopo uno scambio in velocità con Avenatti. Ma proprio nel momento migliore della Ternana arriva il raddoppio dei padroni di casa, firmato da Falcinelli su rigore (a dir poco generoso). L'esultanza (ritenuta eccessiva da Gavillucci) del bomber perugino porta alla seconda ammonizione e alla conseguente espulsione dello stesso. E con i Grifoni in inferiorità numerica Tesser ridisegna la propria squadra attraverso la doppia sostituzione tra Popescu e Bojinov, e tra Ceravolo e Falletti. Ed è proprio il giovane fantasista uruguaiano a "spaccare la partita", arpionando il pareggio con un gol da antologia. Se poi l'arbitro non avesse graziato Giacomazzi (solo ammonito dopo un rude intervento sul connazionale) e avesse punito col penalty il fallo in area di Goldaniga su Ceravolo (maglia tirata con la mano sinistra e successiva spinta con quella destra) il derby probabilmente sarebbe terminato con un risultato diverso. Arrivato ai microfoni di Sky Sport, Attilio Tesser commenta così il derby contro il Perugia pareggiato 2-2: "Il risultato è giusto. Il Perugia ha fatto molto meglio nel primo tempo, noi abbiamo fatto meglio nella ripresa. L'unico rammarico è aver visto un rigore inventato nel miglior momento nostro, ci siamo trovati a rincorrere ma fortunatamente abbiamo trovato il pareggio. Questo è un pari importante, non qualsiasi: vale doppio perché l'abbiamo rincorso due volte e in un derby sentitissimo, c'erano mille tifosi qui e tanti altri a Terni a sostenerci. Sugli arbitri non mi lamento mai, ma ormai stiamo subendo un po' troppo: non abbiamo mai avuto un calcio di rigore a favore. Non voglio buttare benzina sul fuoco ma è un dato di fatto, i miei giocatori fan fatica a digerire tutto. Gavillucci sarà anche sfortunato, a Entella era stata la stessa storia e domenica scorsa ci è capitata la stessa cosa a sfavore. Siamo sempre penalizzati dagli episodi, sono sempre moderato e consapevole della buona fede, ma il troppo è troppo".

Bari: Bari – Trapani 2-1

Mister Nicola bagna con un successo il suo esordio sulla panchina biancorossa, così il Bari torna al successo dopo aver battuto  2-1 il Trapani in una sfida all'ultimo respiro. Di Galano e Caputo le reti pugliesi, del solito Mancosu il gol dei siciliani.  Biancorossi dai due volti: agevolmente in controllo del match nel primo tempo, in balia degli ospiti soprattutto nella seconda parte della ripresa. Fortunatamente il Bari ha resistito regalando il successo a Davide Nicola alla sua prima uscita da tecnico barese. Per il Bari tre punti che fanno morale, ma il tecnico piemontese ha ancora molto da lavorare soprattutto sui pericolosi cali di tensione. Il Bari incomincia la gara all'attacco: la squadra di Nicola ha voglia di far bene e si posiziona stabilmente nella metà campo siciliana. Le migliori occasioni capitano a Daniele Sciaudone: al 5' Donati lo mette davanti al portiere ma Gomis è bravo ad opporsi al tiro; il copione si ripete due minuti più tardi con gli stessi protagonisti. Il Bari ci prova ancora con due conclusioni da fuori prima di Defendi e poi di Romizi senza però trovare il gol. Col passare dei minuti cala l'intensità degli attacchi baresi, ma il Trapani non ne approfitta. I siciliani non riescono a trovare l'affondo e appena passata la mezz'ora il Bari trova il vantaggio: autore del gol Galano, ben imbeccato da Sciaudone dopo un errore di Basso, il fantasista pugliese batte Gomis con un destro in corsa. Il Bari sembra in controllo del match, al 40' però, Donnarumma quasi combina una frittata rilanciando maldestramente addosso a Contini; fortunatamente Abate non ne approfitta. Nel finale Galano ci prova da fuori ma Gomis para senza affanni. Si va al riposo senza recupero con il Bari in vantaggio 1-0. Nella ripresa la prima occasione è per il Bari ancora con Sciaudone: il numero 8 su punizione di Galano prova il colpo di testa ma il pallone finisce alto di poco. Il Trapani prova a farsi vedere soprattutto in contropiede sfruttando la velocità dei suoi esterni. Con il passare dei minuti i siciliani prendono coraggio e si lanciano alla ricerca del pari con un piglio totalmente diverso rispetto al primo tempo. Al 62' il Bari invoca un calcio di rigore per un contatto sospetto tra Donati e Lo Bue, ma Aureliano lascia correre. Il penalty però arriva dopo soltanto qualche minuto: Lo Bue scivolando tocca un pallone con le mani in area e il direttore di gara indica il dischetto. Della trasformazione s'incarica Caputo che spiazza Gomis e raddoppia. Il Trapani prova a reagire prima con Terlizzi e poi con Abate, ma Donnarumma è bravo in entrambe le occasioni. La partita è vibrante: Donati di testa ha la chance di portare chiudere la partita ma la palla vola alta di poco sulla traversa. Il Trapani risponde con Nadarevic ma Donnarumma si oppone. A dieci minuti dalla fine episodio che rischia di rovinare i piani del Bari: Sciaudone strattona Feola in area e Aureliano assegna un altro rigore. Sul dischetto va Mancosu per il gol che riapre la partita. L'ultimo quarto d'ora è di fuoco: il Trapani si getta all'assalto per riacciuffare il risultato. Donnarumma risponde strepitosamente sul piattone da distanza ravvicinata di Mancosu e poi si ripete su Falco. Negli ultimi 5' succede di tutto: vengono annullati due gol al Trapani, il primo a Terlizzi e il secondo a Nadarevic, entrambi per azioni viziate da fallo. Soffrendo fino all'ultimo istante il Bari strappa un successo che accresce l'autostima sebbene per Nicola ci sia ancora molto da lavorare. Ecco le dichiarazioni del tecnico biancorosso soddisfatto per i primi punti conquistati come riportate dal portale tuttobari.com: "Questa è la strada giusta per raggiungere obiettivi importanti. Mettiamo un chiodo alla volta. Dobbiamo stare calmi e lavorare molto in settimana. Abbiamo giocato con grande umità. I primi venti minuti sono stati giocati molto bene, ho visto quello che avevo chiesto con meno errori del previsto. Dobbiamo sfruttare meglio le nostre caratteristiche, a volte occorrerebbe rischiare di più". Sul calo di rendimento dopo la rete di Mancosu, Nicola afferma: "Siamo indietro sull’intensità. Dobbiamo imparare a gestire tutte le situazioni che si possono creare in campo. Fino a quel momento il Trapani non ci aveva minimamente messo in difficoltà ma dopo abbiamo saputo soffrire. Poi siamo andati in difficoltà perchè non gestivamo bene gli spazi, eravamo troppo vicini alla nostra area". Sugli obiettivi futuri: "Oggi abbiamo fatto un piccolo passo. Per sentirci grandi dobbiamo valorizzare le caratteristiche che abbiamo e non lasciarle sulla carta. Abbiamo capito che senza umiltà e cattiveria agonistica non si va da nessuna parte". Infine una battuta sui tifosi biancorossi, presenti al “San Nicola” in 22mila: “La gente di Bari rappresenta un valore aggiunto per noi e vuole vedere negli occhi dei calciatori la consapevolezza che si possa costruire qualcosa di particolare ed importante. Io sono qui per questo".

Olympique Marsiglia: OM - Bordeaux 3-1

Tutto in rimonta. Il Marsiglia torna al primo posto, sfilato al Psg tornato a -1, ribaltando il Bordeaux di Sagnol al termine di un secondo tempo spettacolare. Che premia la squadra di Bielsa tornata al successo dopo lo stop rimediato a Parigi, pure con un gol del bomber Gignac, a secco da tre turni (3-1). Il sigillo finale però è di Batshuayi entrato nell’ultima mezz'ora per mettere alle corde un Bordeaux ormai stremato, ma coraggioso nella filosofia di Sagnol, impostata sul contropiede. Che comunque non frutta molto nel primo tempo, salvo un’occasione bruciata da Khazri allo scadere. In replica ad un lungo assalto impostato dallo stesso Gignac che al 33’ perde il duello con Carrasso, preso poi di mira da Barrada (34’), Imbula (37’) e ancora Gignac (43’). A rompere il precario equilibrio in avvio di ripresa è invece Touré che al 10’ gela il Velodrome che già si gustava il vantaggio visto l’atteggiamento del Marsiglia subito pericoloso con Payet (4’) e un palo del giovane Aloé (5’). Il sorriso del Bordeaux però dura poco. Al 15’ Lemina raddrizza il timone svettando di testa in area per raccogliere la pennellata di Payet. Che poi imbecca pure Gignac per il 2-1 del 40' che è pure l’11° centro stagionale del bomber in scadenza che piace all’Inter. Il 3-1 di Batshuayi mette così la parola fine anche a una settimana agitata fuori dal campo, con l’inchiesta sul mercato marsigliese sospettato di essere infiltrato dalla mafia corsa. Dopo la vittoria per 3-1 sul Bordeaux, che ha consentito all'Olympique Marsiglia di riportarsi in testa alla Ligue 1, il tecnico Marcelo Bielsa ha recentemente parlato in sala stampa. Ecco le sue dichiarazioni raccolte dal sito ufficiale del club: "La vittoria di stasera è meritata, la squadra ha giocato bene ed ha creato molto in fase offensiva. Il terzo gol mi ha fatto molto piacere, perché i giocatori hanno dimostrato di volere a tutti i costi la vittoria anche a pochi minuti dalla fine. Questi tre punti portano l'OM dove merita di essere, cioè al primo posto. Sono molto contento della prestazione di Fanni: a mio avviso stasera è stato il migliore in campo. Aloé? Ha giocato una partita degna di un titolare".

Fc Porto: Bate Borisov – Porto 0-3 (5° turno girone H Champions League)

Con il campionato portoghese fermo nel weekend per dare spazio alla Coppa Nazionale (Porto già eliminato), i ragazzi di Lopetegui hanno avuto tutto il tempo necessario per preparare e non fallire la trasferta di Borisov di Champions League. Basta un lampo di Herrera a infiammare la gara nel gelo di Borisov . E' il 56' quando il centrocampista messicano lascia partire una rasoiata col destro che coglie impreparato il portiere Chernik: il Porto passa in vantaggio alla prima occasione buona, dopo un primo tempo decisamente avaro di emozioni. I portoghesi non giocano una gara ufficiale dal 9 novembre (sono già fuori dalla coppa nazionale) e il freddo clima di Borisov sembra favorire un Bate voglioso di mettersi alle spalle il 6-0 patito all'andata e la doppia batosta subita dallo Shakhtar (0-7 in casa e 5-0 in trasferta). I bielorussi chiudono bene gli spazi e provano a partire in contropiede quando possono, senza però essere mai realmente pericolosi. Il Porto fatica a carburare, anche se dalla metà del primo ha saldamente in mano il pallino del gioco. Serve qualcosa che possa sbloccare la gara ed arriva la magia di Herrera, bravo poi ad aprire lo spazio a Jackson Martinez che trova il gol del 2-0 con un sinistro da centro area. Ed è ancora il messicano, sul finale di gara, a innescare l'ex canterano del Barça Tello, che davanti a Chernik infila la rete del 3-0. Per il Bate resta aperta la speranza Europa League, Porto sempre più saldo al comando del girone con 13 punti (primo posto raggiunto aritmeticamente). Julen Lopetegui, allenatore del Porto, ha commentato soddisfatto la vittoria per 3-0 sul campo del BATE Borisov: "E' stata una partita dura e abbiamo conquistato tre punti importanti. Non era facile affrontare il BATE in trasferta, c'era di fronte una squadra motivata che voleva dimostrare il suo valore davanti ai suoi tifosi. C'è del lavoro da fare, ma col passare delle partite la squadra gioca sempre meglio. Ora dobbiamo guardare avanti".