Al seguito dei gemellati

La rubrica targata Sampdorianews.net dedicata al punto settimanale sulle squadre, le cui tifoserie sono gemellate con quella Sampdoriana, attraverso resoconti, notizie, dichiarazioni e approfondimenti.
23.04.2014 14:00 di Andrea Colucci   vedi letture
Al seguito dei gemellati
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© foto di Insidefoto/Image Sport

Hellas Verona: Atalanta – Verona 1-2

Il Verona ha il diritto di credere alla possibilità di arrivare in Europa. La vittoria sul campo dell’Atalanta ridà spinta ai veronesi in vista del rush finale. Giusto così, perché la vittoria dell’Hellas è più che meritata. Costruita con pazienza e poi legittimata con una lunga serie di occasioni, sciupate o sventate dall’ottimo Consigli. Mandorlini (striscione dei suoi ex tifosi che non hanno dimenticato la promozione in A del 2004: “Passano le stagioni, restano le emozioni. Bentornato Mandorlini”) opta per alcuni cambiamenti di formazione: lancia Pillud dall’inizio con Albertazzi terzino sinistro al posto di Agostini. Nel tridente offensivo, Marquinho e non Gomez. Primo tempo a due facce: meglio l’Atalanta fino al 20’ (Livaja subito pericoloso con una bella girata), meglio il Verona dopo il 20’: Toni non riesce a deviare in rete la respinta di Consigli su Iturbe, poi è Consigli a salvare di piede ancora su Iturbe che chiude uno spettacolare triangolo con Marquinho. Da lì in poi il Verona, pur tenendo bloccata la difesa, decide di cambiare passo con l’incontenibile Iturbe, devastante sulla destra ma anche dalla parte opposta visto che gli piace variare. Il Verona conquista campo e non lo molla più. Lo splendido gol di Donati, in apertura della ripresa, è il giusto premio: prodezza del centrocampista, che stoppa il pallone e segna da fuori area. Ci si aspetta la reazione dell’Atalanata, ma l’inerzia della partita non cambia: il Verona comanda, sfiora il raddoppio con Marquinho e Gomez (paratona di Consigli), poi lo trova con Iturbe, che anche se infortunato, ha la forza per dare l’assist a Toni. C’è anche il palo di Gomez (33’), poi Brivio esce per una botta al naso: Atalanta in dieci, ma che con orgoglio riesce con Denis a trovare il gol della bandiera. Uno dei grandi protagonisti della vittoria del Verona a Bergamo è Juan Manuel Iturbe. L’argentino, uscito per infortunio, commenta così il successo sull’Atalanta: “Io uomo squadra? Era una partita calda, molto difficile. Dovevamo vincere e dimostrare ai nostri tifosi che possiamo continuare a salire in classifica. Se mi aspettavo una stagione così? Noi lavoriamo sempre per vincere, ora stiamo diventando grandi. Io entro in campo per fare il mio lavoro e per far segnare Toni. L’anno prossimo ancora a Verona? Voglio vivere il presente, a fine campionato valuterò il mio futuro”.

Parma: Parma – Inter 0-2

Il Parma incappa contro l’Inter in una sconfitta non del tutto meritata visto l’andamento del match e gli episodi che l’hanno caratterizzata. Sotto agli occhi di Prandelli e Zaccheroni, decidono le reti di Rolando e Guarin, ma come a Genova la settimana prima è Handanovic a tenere in piedi la baracca parando un rigore a Cassano sullo 0-0. Il Parma fa gioco, Cassano regala spazi ai compagni e si prende legnate da Samuel che dopo cinque minuti, finisce sul taccuino dell’ arbitro. E’ in forma “ FantAntonio“ e molto motivato data ancora la possibilità di guadagnarsi un posto tra i 23 azzurrabili per il Mondiale in Brasile. Dicevamo di Handanovic.  Prima respinge un tentativo di testa di Cassano, poi lo sloveno risponde presente con un grande colpo di reni che nega la gioia del gol al barese che, al 13’ ci riprova con un aggancio in area e un tiro di sinistro che finisce fuori dallo specchio. Il Parma mette lì i nerazzurri, all’angolo, Mazzarri si sgola in panchina ma i suoi non riescono a uscire. Grazie a Samuel trova un rigore, con l’argentino che abbatte Parolo in area. Sul dischetto ci va Cassano, ma Handanovic neutralizza. All’inizio della ripresa la svolta del definitiva del match. Paletta viene espulso (doppio giallo) dopo un minuto, per fallo su Palacio. Tra le proteste del Parma l’Inter passa in vantaggio con Rolando. Solissimo, il difensore insacca e l’Inter passa, al 47’. Hernanes colpisce il palo su punizione, Lucarelli la traversa, la partita si infiamma, Mazzarri si copre con Zanetti per D’Ambrosio. Il Parma non indietreggia di un centrimetro, si affida a Schelotto per un 4-4-1 con il solo Cassano in avanti. Ma l’oriundo si fa male subito, Amauri lo rileva e l’attacco passa a due punte. L’Inter potrebbe chiuderla più volte, ma non riesce, ci vuole una bordata di Guarin appena entrato in campo, per definire la pratica archiviata. "Anche oggi contro una grande squadra come l'Inter e nonostante l'inferiorità numerica per 45' potevamo benissimo fare più di un gol: abbiamo avuto 2-3 palle clamorose per segnare, questo dimostra la bontà di quanto stanno facendo questi ragazzi che mi rendono orgoglioso. La differenza tra noi e l'Inter non si è vista e siamo stati penalizzati dal risultato finale". Così il tecnico del Parma, Roberto Donadoni, commenta il ko casalingo nello spareggio per l'Europa League contro l'Inter. Poi una battuta sul rigore fallito da Cassano e sull’espulsione di Paletta: "I rigori si possono anche parare, Antonio ha battuto bene ed è stato bravissimo Handanovic . Non ha sbagliato nessuno. Sulla seconda ammonizione di Paletta beh, questo è a discrezione dell'arbitro, non sto a sindacare, questo ci ha penalizzato e ci poteva anche stare l'ammonizione sul rigore nostro (a Samuel, già ammonito). Sono situazioni che solo l'arbitro decide, la mia competenza è solo quella di allenatore. Abbiamo creato tanto, non siamo riusciti per un pizzico di cattiveria in più a trasformare le occasioni, ma questa è una buona squadra". Adesso il Parma al sesto posto è stato raggiunto in classifica dal lanciatissimo Milan di Seedorf. L'amministratore delegato del Parma, Pietro Leonardi,  non sembra preoccupato da ciò: "Il Parma ha tutte le carte in regola per puntare all'Europa League. Lo ripeto. Per i rossoneri arrivare in zona coppe sarebbe una cosa normale, quasi un obbligo. Per noi, un miracolo. Attualmente, grazie agli scontri diretti favorevoli, rimaniamo davanti ai nostri avversari diretti. Ora godiamoci una Pasqua serena. Poi di nuovo al lavoro per il rush finale. Il Parma può vincere tutte le gare da qui alla fine: vediamo se ci riescono anche loro".

Ternana:  -

La vittoria nell’ultima di campionato contro il Pescara ha ridato serenità a tutto l’ambiente. Mancano pochi punti per ottenere con aritmetica certezza la salvezza, obiettivo che garantirebbe una nuova partecipazione alla Serie B Win della prossima stagione. Al termine di questa annata, la Ternana dovrà sciogliere i tanti nodi relativi al futuro di molti rossoverdi. Sono tanti i giocatori in prestito e comproprietà il cui futuro verrà esaminato solo a campionato finito. Ma non solo. Anche lo stesso contratto del Ds Vittorio Cozzella è in scadenza. Secondo indiscrezioni che trapelano dall'interno della società di via Aleardi, l'accordo per il rinnovo di Cozzella è molto vicino, con l'attuale direttore sportivo che resterà quindi in rossoverde. Nell’ultimo match casalingo contro il Pescara di Cosmi, Alfageme è tornato protagonista dopo un prolungato stop per via di diversi problemi fisici. Un’arma in più che il tecnico umbro Tesser potrà utilizzare da qui alla fine: ”Da diverso tempo mi sento bene fisicamente. Il mister in settimana mi ha parlato e mi ha detto di tenermi pronto. Sono entrato in un momento delicato della gara e penso di aver dato il mio discreto contributo ai miei compagni. Avevo il compito di pressare a centrocampo per non far avanzare il Pescara che stava spingendo. Sono entrato insieme a Ceravolo e abbiamo dato il massimo. Non era una gara semplice dato che venivamo da due sconfitte consecutive e lo stesso Pescara non veniva da belle prestazioni. Il misteri ci ha caricato e noi abbiamo risposto sul campo. Ora speriamo di ritrovare più continuità e personalmente il mister sa che sto bene e sono a disposizione. Quando mi chiamerà in causa darò sempre il 100%”.

Bari:  -

Nonostante l'incertezza sul futuro dopo l'asta deserta e la sconfitta interna con il Latina, regna un certo ottimismo in casa Bari dopo il miracolo a livello sportivo ottenuto in campionato dalla squadra. Una piazza che ci tiene, un ambiente dove si lavora bene, sono tanti i fattori che potrebbero convincere i nuovi padroni del club biancorosso. Intanto, come riporta La Gazzetta dello Sport, il Bari comincia a crearsi un certo "tesoretto" per il futuro. Sono cinque gli uomini d'oro per creare fondi: Sabelli, Calderoni (in comproprietà), Sciaudone, Joao Silva e Galano. Angelo Carbone, ex centrocampista del Bari, ai microfoni di Tuttomercatoweb ha parlato della situazione societaria del club biancorosso, ancora incerta: "Ho saputo che l'asta non è andata a buon fine e da barese mi dispiace molto. La situazione del club è figlia della crisi generale. Purtroppo molti grandi club del sud hanno vissuto questo momento in passato: penso al Napoli o al Catania; Bari è solo l'ultimo della lista. Vedere l'attaccamento dei tifosi, che erano in 30mila contro il Latina dimostra quanto seguito ci sia, quanta passione. Il fallimento concordato è stato fatto sicuramente per il bene del Bari, in modo da salvare la categoria e far ripartire la società con pochi debiti. Fa specie vedere una Serie B dove, a parte il Palermo, non si vedono grandi piazze davanti. Ci rimette ovviamente tutto il movimento, perché se fanno bene piazze con seguiti importanti come Bari a cascata tutto il movimento ne trae beneficio".

Olympique Marsiglia: OM – Lille 0-0

I tifosi dell’Olympique Marsiglia tornati ad incitare i propri beniamini dopo le due vittorie di fila ottenute in Ligue 1, erano giunti al “Velodrome” con la prospettiva di sorpassare il Lione e raggiungere il quinto posto in classifica. Lo 0-0 contro il Lille rimanda invece l’ambiente nella malinconia più assoluta, non tanto per il risultato che di per sé è accettabile considerato che i nordici sono, e resteranno, la terza forza del campionato, ma per il modo con cui è maturato. Certo, il merito è anche dell’undici di Girard se il posticipo della 34esima giornata di Ligue 1 si è rivelato come una delle più brutte partite della stagione. Lo 0-0, insomma, rispecchia esattamente quanto visto in campo. Anigo rinuncia ai due grandi ex della partita: Thauvin (recuperato dall’infortunio) e Payet sono in panchina (20 milioni versati nelle casse dei nordici quest’estate per i due trequartisti, mai accettati da Valbuena e dallo spogliatoio marsigliese). Il Lille comincia forte, dopo nemmeno trenta secondi Origi va via a Mendy sulla destra e piazza il cross deviato di testa da Souaré: bravo Mandanda nella risposta d’istinto. Il Marsiglia fatica a creare, Valbuena è in una di quelle serate in cui non riesce ad incidere. L’unico a lottare, e a rendersi protagonista di buone giocate è Gignac, che sogna ancora la convocazione per il Mondiale. L’episodio clou della partita si registra al 17′: Souaré lascia Dja Djédjé sul posto, entra in area ed è atterrato da N’Koulou, in evidente ritardo in scivolata. Rigore netto, l’arbitro Chapron lascia giocare tra lo stupore generale, anche del Velodrome. Poco, pochissimo, nella ripresa. Il pubblico di casa, dopo aver sommerso di fischi i propri giocatori al rientro negli spogliatoi, si diverte a lanciarsi palle di carta, visto lo scarso spettacolo che Marsiglia e Nizza offrono. Gli errori di precisione nemmeno si contano, intensità e voglia pari a zero. Una rovesciata, di tanto fuori, ad opera di Andre Ayew non sortisce alcun effetto, degno di nota invece l’ingresso di Thauvin. Il giovane fuoriclasse vivacizza un tantino la situazione, chiama anche Enyeama a un buon intervento attorno al 70′. Nel finale, poi, un’occasione per parte: Origi, dal limite, sfiora l’incrocio dei pali, Gignac – in pieno recupero – sfiora il palo di testa. Il presidente dell'Olympique Marsiglia Vincent Labrune ha parlato al termine della sfida contro il Lille confermando un accordo di massima con Marcelo Bielsa: "In linea di principio siamo d'accordo. Gli ho parlato del progetto sportivo e Marcelo è interessato, abbiamo un accordo provvisorio soggetto alla stesura dei contratti. Con le precauzioni del caso, possiamo dire di aver trovato un grande allenatore per il prossimo anno". Emergono intanto nuovi particolari. Attesa entro questa settimana la fumata bianca fra Bielsa e l'Olympique Marsiglia. Secondo L'Equipe il tecnico argentino e i dirigenti francesi sono impegnati in queste ore a Barcellona per tentare di limare gli ultimi dettagli. Trovato l'accordo economico, le parti stanno trattando sulle competenze e sul ruolo del mister argentino.

Fc Porto: Porto – Rio Ave 3-0

Il Porto con due giornate di anticipo conquista la matematica certezza del terzo posto in classifica, valido per l'accesso ai Preliminari di Champions League. Le reti tutte nel secondo tempo. Sblocca la gara la rete di Jackson Martinez su calcio di rigore al 60esimo. Il raddoppio arriva al 71esimo da parte di Herrera. In pieno recupero arriva anche la terza marcatura ad opera di Danilo. Un Rio Ave praticamente salvo ha fatto da sparring partner al “Do Dragao”. I deludenti risultati di questa annata hanno contrariato e non poco la Società biancoblù presieduta dal Presidente Pinto Da Costa e tirerebbe una forte aria di rivoluzione nel club. Il presidente del Porto starebbe, infatti, preparando un autentico ribaltone in vista della prossima stagione. Non solo un nuovo allenatore in vista, ma anche cambiamenti profondi nella rosa: stando a quanto riportato dal quotidiano portoghese A Bola, sono in partenza Mangala, Fernando e Jackson Martinez, le cui cessioni serviranno a finanziare la prossima campagna acquisti. Non solo. Perché di proprietà del Porto sono anche Rolando e Iturbe (entrambi ceduti in prestito) che molto bene stanno facendo con le maglie di Inter e Verona. Quindi un loro riscatto da parte dei club di appartenenza porterebbero ulteriori risorse per il mercato estivo. Proprio a questo proposito, iniziano a circolare anche i primi nomi in vista della prossima campagna acquisti. Il Porto, pronto a ricostruire, punta a due giocatori dello Standard Liegi per rinforzarsi. Secondo quanto riportato da Sport.be i lusitani hanno messo gli occhi su Dino Arslanagic e Imoh Ezekiel. Il primo è un difensore centrale belga, ma di origini serbe, di 20 anni. Il secondo è un centravanti nigeriano di 20 anni, tra i candidati a un posto ai Mondiali.