Al seguito dei gemellati

La rubrica targata Sampdorianews.net dedicata al punto settimanale sulle squadre, le cui tifoserie sono gemellate con quella Sampdoriana, attraverso resoconti, notizie, dichiarazioni e approfondimenti.
19.04.2014 09:42 di Andrea Colucci   vedi letture
Al seguito dei gemellati
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© foto di Bernd Feil (MiS)

HELLAS VERONA: Verona - Fiorentina 3-5  Il Verona ripone definitivamente nel cassetto il sogno delle coppe. Cinque  gol a tre per la Fiorentina in una partita divertente e quasi mai in discussione per l’esito finale. La Viola si è dimostrata nettamente superiore,  il Verona fragile in difesa e poco reattivo a centrocampo, si è lasciato ubriacare dal possesso palla made in  Montella. A metà secondo round poi è  rimasto in 10 per l’espulsione di Donadel (fallo in chiara occasione da gol su  Cuadrado). Eppure era stato proprio il Verona a passare in vantaggio grazie a Sala. Lo stesso giocatore ex Amburgo ha innescato la ripartenza ed è andato a segnare in tap in sul tiro di Iturbe respinto corto da Neto. La reazione viola  non si è fatta attendere con Pizarro e Borja Valero abili a macinare gioco e  dopo un paio di tentativi, alla mezzora lo spagnolo ha imbeccato Cuadrado che si è bevuto Agostini e ha tirato una sassata tra palo e portiere. Alla fine del primo tempo Aquilani, su un cross di Pasqual che nessuno ha intercettato, ha  completato la rimonta con un tocco a porta vuota. Nella ripresa la Fiorentina  ha subito allungato con Borja Valero che ha ripreso un’altra respinta corta di  Rafael su zuccata di Aquilani. Poco dopo Donadel è stato espulso, ma un rigore firmato da Toni che Iturbe si è procurato con furbizia ha rimesso in corsa il Verona. Solo un’illusione perché è arrivato il rigore di Matri ("mani" di Maietta in scivolata) e il quinto gol firmato da Aquilani dopo l’ennesimo intervento a metà di Rafael. La bella rete a tempo scaduto di Iturbe (gran legnata da fuori) ha reso solo meno amara la sconfitta. Il tecnico dei veronesi  Mandorlini alla fine del match: “Siamo stati allegri in tante situazioni. Ha vinto la squadra che ha più qualità. Siamo partiti bene, ma poi abbiamo commesso parecchie ingenuità. Il risultato è pesante per quello che ha fatto la squadra, un gol annullato, un episodio in area da rivedere, ma quando si subiscono cinque gol si fa fatica a parlare. Abbiamo tenuto in vita la partita. Motivazioni per il finale? Vincere oggi ci poteva permettere di restare lì, comunque domenica avremo l'Atalanta e poi altre 4 gare, dobbiamo migliorare  ancora quello che abbiamo fatto fino ad ora".  Sugli spalti festa si attendeva, e festa è stata. Questo grazie anche al gemellaggio tra le due tifoserie, che non ha fatto mancare lo spettacolo. Se in campo Verona e Fiorentina hanno offerto lo show, le due tifoserie non si sono certo risparmiate, ed hanno regalato un  pomeriggio da Premier League al calcio italiano. Ancora una volta tifosi gialloblù encomiabili, ma oramai sta diventando una piacevole abitudine ripeterlo. Cori ed olè sia durante che dopo il fischio finale, con gli applausi  giustamente rivolti alla squadra, protagonisti di una fantastica cavalcata.

PARMA: Bologna - Parma 1-1: Il pareggio conquistato nel finale al Dall’Ara di Bologna consente al Parma di
muovere la classifica e portarsi a 51 punti, in attesa di sfidare, in un vero e  proprio scontro diretto per l’Europa, l’Inter nel sabato di Pasqua. Il pareggio nel derby della Via Emilia delude più che altro il Bologna che per 79' ha in tasca la vittoria mancando due volte nella ripresa il raddoppio della sicurezza. Il risultato infatti premia il Parma, stranamente inconcludente e mai veramente pericoloso nella ripresa fino al gol di Palladino. Sul fronte parmigiano Donadoni ha dovuto rinunciare a diversi uomini come Parolo, Cassano e a sorpresa ha lasciato in panchina Amauri, chiamato tra le riserve, a beneficio di Palladino. Nel primo tempo è il Parma a fare più la partita, prendendo decisamente in mano l'inerzia del gioco dopo 20' di studio. Schelotto ha un'occasione d'oro ma invece di calciare al volo davanti a Curci, indugia nello stop consentendo il recupero provvidenziale di Cherubin. Poco dopo viene annullato per fuorigioco millimetrico un gol di Palladino in mischia. I portieri non sono chiamati in causa anche per l'imprecisione degli attacchi. All'improvviso, all'ultimo minuto del primo tempo, arriva il gol del vantaggio bolognese: punizione di Christodoulopoulos sulla trequarti, il greco serve di precisione nel cuore dell'area Cherubin che aggancia e si gira lasciando sul posto Paletta infilando Mirante con un sinistro sul primo palo. Nella ripresa il Parma reagisce con l'innesto di Amauri, ma è solo Biabiany a fare reparto davanti. Il francese inventa un cross lungo sul quale non c'è adeguata copertura della difesa bolognese e così Palladino, sbucando dal nulla, può infilare un drop da posizione defilata, trafiggendo Curci. Ecco le parole dell’attaccante napoletano autore del gol del pari contro il Bologna, già concentrato sulla sfida all’Inter: "Di certo quella con l'Inter sarà una sfida fondamentale per l'Europa: non credo possa essere definita decisiva ma sicuramente importante. Io ho sempre dato il massimo per questa maglia e sono felice che ieri i miei sforzi siano stati premiati. Per un attaccante è fondamentale segnare: ci voleva una soddisfazione del genere". Allo stadio dall’Ara si sono fatti sentire eccome il migliaio di tifosi giunti da Parma, raccogliendo l’appello dell’Amministratore Delegato dei gialloblù Leonardi durante la settimana: “Dobbiamo trasportare il Tardini al Dall’Ara in una gara non semplice di fronte a un avversario che lotta per non retrocedere. Avere con noi migliaia di nostri tifosi è fondamentale. In queste settimane, in casa come in trasferta, lo abbiamo sperimentato. Noi dobbiamo trasmettere emozioni. Dopo cinque anni mi sono reso conto di cosa vuole il tifoso del Parma, prima della partita a Reggio Emilia contro il Sassuolo. Vuole iniziative meno sfarzose e  più coinvolgenti. Reggio ha riattivato qualcosa. Da lì siamo partiti riuscendo a sovrastare i tifosi del Verona e del Napoli”

TERNANA: Empoli - Ternana 1-0; Ternana - Pescara 1-0: Seconda sconfitta consecutiva, con poco da salvare. La Ternana perde 1-0 ad Empoli grazie ad un gol di Verdi a dieci minuti dal termine, non riuscendo a  riscattare lo stop interno contro il Cesena. Prestazione offensiva opposta rispetto a quella mostrata dinanzi ai bianconeri: appena due le occasioni per le ‘Fere’, con il digiuno di Antenucci che prosegue. Giovedì sera al ‘Liberati‘ c’è il Pescara di Cosmi per tornare a conquistare punti importanti per la salvezza. La nota positiva di giornata viene dalla contemporanea sconfitta del Novara (trentasei punti ), che resta a cinque lunghezze dai rossoverdi. Sin dall’avvio si capisce come l’Empoli abbia grande voglia di vincere dopo la bruciante sconfitta di Bari. E’ Croce il giocatore che mette più in difficoltà il sistema difensivo rossoverde grazie alla sua abilità negli spazi stretti. Nel primo tempo sono anche le parate di Brignoli a tenere a galla gli uomini di Tesser. Nella ripresa la Ternana è più efficace nel bloccare le linee di passaggio degli azzurri. L’Empoli mantiene il possesso palla, senza tuttavia riuscire a risultare pericolosa negli ultimi metri. Al 79′, giunge il gol che decide il match: Miglietta perde palla nel tentativo di far ripartire l’azione, ne approfitta Verdi che, servito da Tavano in area, elude i tentativi di Masi e Brignoli  per mettere la palla in rete con uno ‘scavetto’. La Ternana cerca di reagire e trova la porta difesa da Bassi in due circostanze. Sicuro il portiere toscano prima sul tentativo di Gavazzi dalla distanza, quindi sulla conclusione ravvicinata di Litteri da posizione defilata. Non basta, i rossoverdi escono sconfitti dal ‘Castellani’, non riuscendo a regalare una gioia ai circa duecento i tifosi umbri giunti in Toscana. Deluso  il tecnico Attilio Tesser per la prestazione poco incisiva dei suoi : “Oggi  un passo indietro rispetto alle ultime prestazioni. L’Empoli è stata la prima squadra che ci ha messo sotto nel corso della partita; almeno per 30 minuti. Alla fine abbiamo subito  un gol incredibile, non ha senso uscire dall’area in dribbling in quel modo ed in quel mimento del match, è una cosa assurda. Ora dobbiamo rimboccarci le maniche perché giovedi (di fronte il Pescara) ci aspetta una partita determinante“. La Società umbra, capeggiata dal Presidente Zadotti, ha messo in campo una lodevole iniziativa al fine di riempire il “Liberati” per la partita contro il Pescara. Ecco il comunicato del club arrivato sul sito ternanacalcio.com: “In occasione di Ternana-Pescara di giovedì prossimo (si gioca alle 20.30) il presidente Francesco Zadotti invita tutti i tifosi delle Fere a seguire la squadra accedendo a tutte le Curve ed ai Distinti A e B al costo unico di 3 euro.Con questa iniziativa il presidente intende garantire ancora maggior sostegno alla squadra da parte di tutti i suoi tifosi, agevolandoli ed invitandoli a venire al Liberati numerosi per "spingere" le fere impegnate contro il Pescara. Coloriamo il Liberati, sosteniamo le Fere!” Appello raccolto e record stagionale grazie ai 7.979 spettatori giunti a sostenere i propri ragazzi. Contro la formazione abruzzese di Cosmi contava solo la vittoria e vittoria è stata:  gol di Maiello nel primo tempo e abruzzesi mai capaci di rimettersi in carreggiata e privi di spunti offensivi di rilievo nella ripresa. Boccata d’ossigeno fondamentale per gli umbri che con questa vittoria salgono a quota 44 in classifica, allontanandosi dalla zona rossa chiamata play-out.

BARI: Varese - Bari 0-1; Bari - Latina 0-1: Il Bari continua a vincere e stupire. Vittima della giornata, il Varese che cede alla prodezza di Defendi, in chiusura di prima frazione, e alla sfortuna che ha costretto il tecnico Sottili a rinunciare ad Oduamadi, Neto Pereira e Zecchin. Buona prestazione del Bari, poco esaltante dal punto di vista del gioco, ma molto apprezzabile per la solidità difensiva ancora una volta esibita dai biancorossi, nonostante le pesanti assenze di Polenta e Chiosa. La zona playoff ora è a -2, un traguardo impensabile fino ad un mese fa.  Nella prima frazione di gioco il Bari ha continuato ad adottare il redditizio gioco esibito nelle ultime settimane, che si basa sull’accortezza difensive e sulle ripartenze, anche se in avanti i “galletti” riescono a pungere poco. Ma la svolta del match arriva quando mancano tre minuti all’intervallo. Il gol del Bari giunge su calcio piazzato: il corner di Galano, aggira il nugolo di uomini posti al centro dell’area, e si rivela perfetto per capitan Defendi, che in rovesciata trafigge Bressan.  Nella ripresa il Varese prova in tutti i modi a rientrare in partita, con gli uomini di Alberti abili e attenti a concedere poco o nulla ai lombardi, portandosi a casa una vittoria che adesso rende davvero divertente il finale di campionato di Defendi & compagni.  Settimana importantissima e di “passione” questa per il Bari. Giovedì 17 al “San Nicola” è arrivato il Latina per la 35a. giornata della Serie B Win. Venerdì 18 presso il Tribunale di Bari c’è stata l’asta giudiziaria per trovare il nuovo proprietario della società biancorossa. In città l’attesa è stata altissima per entrambi gli eventi. Al “San Nicola” il sostegno del pubblico non è mancato nemmeno questa volta, accogliendo di fatto l’appello di capitan Defendi arrivato nei giorni precedenti la partita: “Questo entusiasmo è un grande traino - riporta la Gazzetta del Mezzogiorno - sentiamo addosso sulla nostra pelle l'entusiasmo dei tifosi, ed il nostro dovere è quello di andare fino in fondo. Bari merita il meglio, e venerdì prossimo si gioca un' altra partita importante, quella della società. Spero si possa superare quota 20.000 paganti, se non addirittura 30.000. Restiamo con i piedi per terra, ma questa squadra può fare grandi cose". Proprio a questo fine il Bari ha lanciato sul web un video in dialetto barese, con i sottotitoli, per invitare i tifosi a colorare di bianco e rosso il San Nicola nella gara con il Latina di giovedì sera: un filmato nel quale i giocatori, italiani e stranieri, si cimentano nell'invitare i sostenitori a riempire le gradinate. In tanti - tra i quali il bosniaco Nadarevic, l'argentino Varela e il francese Samnick - si sono cimentati nel ripetere idiomi del dialetto tenendo in mano provoloni e polpi arricciati. Il pubblico ha risposto presente, mai in maniera così calorosa e corposa in Serie B:  oltre 32 mila tifosi al San Nicola in uno stadio che si fa fatica a ricordare così pieno. Sul campo il risultato non è stato positivo: finisce 0 a 1 contro il Latina, nella gara serale che allontana l'obiettivo dei play off. I biancorossi cedono di fronte alla formazione pontina, cui basta l'unico vero tiro in porta per incassare i tre punti (rete decisiva di Bruno dopo 13 minuti di gioco). Una partita giocata costantemente nella metà campo avversaria dai biancorossi, ma senza quel pizzico di fortuna che avrebbe portato ad ottenere un risultato ben diverso. Sul fronte societario nessuna novità rilevante. Infatti, l’asta giudiziaria è stata rinviata al prossimo 12 maggio dato che, l’unica offerta pervenuta e presentata dalla società FC Bari 1908 di Gianluca Paparesta non conteneva il deposito cauzionale previsto dal bando. Accertato questo, il giudice delegato del tribunale fallimentare di Bari, Anna de Simone, ha dichiarato deserta l'asta per la vendita dell'As Bari calcio. L’attesa per i tifosi baresi continua, sperando in un lieto fine…

OLYMPIQUE MARSIGLIA: Montpellier -  OM 2-3: L’Olympique Marsiglia batte per 3 reti a 2 il Montpellier alla “Mosson” e rinasce al termine di una gara ricca di emozioni e che presto potrebbero elevarla al ruolo di punto di partenza decisivo per un futuro all’altezza della storia e della  tifoseria del sodalizio marsigliese. Rinascita che quasi certamente passerà attraverso la sapiente guida tecnica del “Loco” Marcelo Bielsa, presente sulle tribune della “Mosson”. Emblematico il titolo scelto dall'Equipe: "Già l'effetto Bielsa". In avvio di gara il Montpellier è molto aggressivo sulla trequarti, con Courbis che dalla panchina incita continuamente i suoi ad alzare il baricentro e a pressare in modo serrato il primo portatore di palla ospite, ma l’OM, superato il primo sbarramento, riesce a trovare ampi spazi per i pericolosissimi inserimenti senza palla dei trequartisti. Proprio quando la prima frazione di gioco volgeva al termine, Valbuena tira fuori dal cilindro una magia, un colpo di genio assoluto. Sul passaggio impreciso e lungo di André Ayew il  trequartista marsigliese si lancia in scivolata e ne viene fuori un pallonetto che supera senza appelli l’incredulo Jourdren. La reazione del Montpellier nella ripresa è immediata e si concretizza dopo tre minuti con Cabella bravo a non sbagliare con un tocco al volo a porta completamente sguarnita, dopo un rimpallo in area di rigore tra Niang ed il numero uno marsigliese Mandanda. Al 57’però l’OM torna meritatamente in vantaggio, complice anche un erroraccio dell’estremo difensore di casa. Dja Djédjé scende sulla destra e mette in mezzo un pallone che attraversa tutta l’area di rigore, prima di essere calciato in modo non irresistibile da Gignac. I padroni di casa non mollano e trovano nuovamente il pari al 79’ con Sanson, bravo a  ribadire il pallone in rete dopo la corta respinta di Mandanda sulla conclusione di Cabella. La partita sembra destinata a chiudersi in parità quando all’89’ Payet ammutolisce con una buona dose di fortuna la “Mosson”. Il trequartista marsigliese, subentrato a Valbuena , decide di fare tutto da solo: si invola centralmente verso l’area di rigore, calcia di destro e trova la rete della vittoria, complice la beffarda deviazione di Hilton, l’ex di turno. Una vittoria che quasi certamente non basterà per accedere all’Europa League, ma che sarà servita sicuramente a Bielsa per valutare alcuni giocatori in vista della prossima stagione. Oltretutto, secondo quanto riferito da Le10Sport il tecnico argentino sarà accompagnato da Gabriel Heinze, ex difensore che ha vestito la maglia del club francese dal 2009 al 2011 e che a fine stagione darà l'addio al calcio.

FC PORTO: Sporting Braga – Porto 1-3; Benfica – Porto 3-1 (Ritorno Semifinale Coppa di Portogallo): Il Porto centra la seconda vittoria consecutiva in campionato e consolida il terzo posto in classifica quando ormai mancano tre turni alla fine. Nella 27a. giornata della Primera Liga Portuguesa, gli uomini di Luis Castro entrano in campo con la voglia di rimediare la brutta eliminazione rimediata in Europa League per mano del Siviglia. Partita decisa nei minuti finali visto che al minuto 86 si viaggiava sul risultato di uno a uno per effetto delle reti messe a segno da Varela (Porto) al 23’ e di Moreno (Braga) al 58’. Le reti negli ultimi 5 minuti di gioco di Carlos Eduardo e dell’ex Pescara Quintero fanno tornare il sorriso ai “Dragoni” anche se la questa stagione sta assumendo contorni sempre più deludenti. L’eliminazione nei quarti di finale di Europa League contro il Siviglia ha manifestato le gravi carenze caratteriali della squadra, letteralmente travolta nei primi quarantacinque minuti di gioco dagli andalusi e conclusisi sul punteggio di 3-0 (all’andata in Portogallo uno a zero per i bincoblù firmato Mangala). L’assenza per squalifica dei due leader incontrastati dello spogliatoio di Castro, Fernando e Jackson Martinez hanno fatto il resto. L'attaccante del Porto, Ricardo Quaresma, ed autore del gol della bandiera nell’1-4 finale, ha commentato con grande delusione a Sky l'eliminazione dall'Europa League: "Non abbiamo iniziato bene la gara, dovevamo avere più cattiveria. Abbiamo subito tre gol che ci hanno fatto male, abbiamo un pò mollato. L'ambiente? Siamo abituati a giocare in ambiente anche più caldi, come fatto anche a Napoli. L'approccio è stato brutto, sembravamo appagati". Questa cocente eliminazione, accompagnata da un campionato non certo da ricordare, porterà in casa Porto notevoli cambiamenti in vista della prossima stagione, così come titolato in prima pagina dal quotidiano sportivo portoghese O Jogo: "Rivoluzione in arrivo”, dove campeggia la foto del presidente del Porto Pinto da Costa, pronto a preparare novità per la prossima stagione, come si legge nell'occhiello. "Già scelto l'allenatore. Ayoze e Ghazal saranno i primi acquisti". Nemmeno il tempo di assorbire la cocente delusione dell’eliminazione dall’Europa League che il Porto incappa in un’altra serata storta lasciandosi sfuggire l’occasione di approdare nella finale della Coppa di Portogallo. Si, perché di grande occasione stiamo parlando. Il Porto è arrivato al “Da Luz” di Lisbona con il piccolo ma importante vantaggio (1-0) firmato all’andata da Jackson Martinez. Per la verità l’inizio è stato in salita visto che Eduardo Salvio dopo 17 minuti di gioco ha portato in vantaggio le “Aquile Rosse” di Jorge Jesus pareggiando di fatto i conti. Ma l’episodio che avrebbe potuto e dovuto cambiare i binari della sfida arriva al 25’ quando il terzino sinistro del Benfica Siqueira, ex Udinese, si faceva espellere per doppia ammonizione. Porto in superiorità numerica per più di un’ora a caccia del gol qualificazione. Gol che arriva puntuale al 52’ per merito di Varela e “Da Luz” gelato. Sembra fatta, ma il Porto inizia a giocare con troppa sufficienza finendo per fare il gioco del Benfica. Luisao e compagni non si fanno certo pregare e con un rigore di Enzo Perez (53’) e una rete di Gomes (80’)  mandano in tilt il Porto e i suoi tifosi che chiuderanno la stagione senza titoli. Il presidente Pinto Da Costa ora più che mai è pronto ad una rivoluzione…