Zenga: "Il sogno di ogni ragazzino sarebbe essere ancora qui protagonista, Samp punto di arrivo della mia vita"

29.08.2015 09:43 di  Giuseppe D'Amico   vedi letture
Zenga: "Il sogno di ogni ragazzino sarebbe essere ancora qui protagonista, Samp punto di arrivo della mia vita"
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

La partenza col botto in campionato della Samp di Walter Zenga ha riportato il buonumore tra i tifosi doriani, che domani vedranno la propria amata scendere in campo al San Paolo contro il Napoli. Sul canale Youtube ufficiale della Serie A Tim, proprio il tecnico blucerchiato si è confessato, facendo in primis il punto sulla propria carriera in panchina:

"La Sampdoria è un punto di arrivo non della mia carriera, ma della mia vita. I cinque-sei anni trascorsi tra Arabia Saudita, Emirati, aver fatto la Champions League asiatica, i viaggi in Qatar sono un bagaglio prezioso che permettono all'uomo rimanere sempre vivo, sempre attivo".

Da giocatore, l'Uomo Ragno è stato considerato per molti anni uno dei migliori portieri del mondo e negli ultimi anni, per poi diventare allenatore, sono stati fondamentali gli insegnamenti degli ultimi tecnici avuti: "Quando un giocatore decide di diventare allenatore inevitabilmente trae insegnamento dagli ultimi tecnici avuti in ordine cronologico. Io ad esempio alla Sampdoria avevo Eriksson e il secondo anno mi ruppi il legamento crociato del ginocchio, così ebbi la "fortuna" di guardare il tutto dal di fuori, di osservare meglio - riporta Sampdorianews.net -. Qualche giorno fa ho fatto una telefonata a Bagnoli per i suoi 80 anni, e sebbene abbia trascorso soltanto un anno e qualche mese con me all'Inter, ha avuto un grande impatto sulla squadra. Comunque da giocatore ho avuto tanti allenatori importanti, da Trapattoni a Vicini, ed è fisiologico trarre qualcosa da ognuno di loro".

Si dice che il portiere stia da solo, un po' come l'allenatore: "L'allenatore più del portiere. L'allenatore è comunque una persona circondata da tanta altra gente, ma che alla fine resta solo con le proprie idee e le proprie decisioni". Sulla scelta di Gigi Cagni, defensive coordinator blucerchiato: "Lui allena la fase difensiva della squadra. In tutti questi anni io e Gigi ci siamo incontrati spessissimo: è venuto a vedere gli allenamenti delle mie squadre, è venuto a trovarmi a Dubai a casa mia, abbiamo parlato tanto. Si è sviluppata questa concenzione di calcio e ci piace".

La vita sportiva di Zenga è stata indubbiamente piena e, a 55 anni, ci si chiede se si possa ancora avere un sogno nel cassetto: "Partendo dal viale Ungheria a 10 anni, fai 22 anni di Inter, 58 presenze in Nazionale, più di 500 presenze tra Inter, Sampdoria e compagnia bella, giri 3 continenti e il sogno di ogni ragazzino sarebbe di essere ancora qui, a 55 anni, protagonista, essere considerato ancora una persona importante nel calcio... ed essere intervistato da voi".