Zazzaroni a "Blucerchiati": "Giampaolo molto più simile a Sarri che a Martusciello. L’ammonizione di Silvestre folle, ma l’errore iniziale è suo"

12.01.2017 22:04 di  Davide Repetto   vedi letture
Zazzaroni a "Blucerchiati": "Giampaolo molto più simile a Sarri che a Martusciello. L’ammonizione di Silvestre folle, ma l’errore iniziale è suo"
TUTTOmercatoWEB.com

Ivan Zazzaroni, ospite telefonico di Blucerchiati, in onda su Antenna Blu con la collaborazione di Sampdorianews.net, si è soffermato sul mercato condotto dal club del presidente Ferrero e sui temi legati alla partita di Napoli.

“A livello nazionale questa sessione di mercata sarà caratterizzata da alcune correzioni. CI sono stati gli affari Gagliardini e Caldara e la Roma dovrà fare qualcosa. Ogni squadra può fare solo quello che gli consente il bilancio. Per i giallorossi si parla anche di Manolas in uscita. Poi il mercato di gennaio dipende anche dai risultati, quelli positivi ti inducono a non cambiare e viceversa.

Al Genoa ci sono state le partenze di Rincon e Pavoletti ma anche gli arrivi di Cataldi e Pinilla e alcuni giovani che stanno maturando. I rossoblù ci hanno abituato a cambiamenti potenti nel mercato di gennaio. La Sampdoria lavora secondo me su un paio di correzioni cercando di tenere i giocatori migliori. Non penso abbia bisogno di grandi cambiamenti. Visto il notevole margine sulla zona salvezza, trovo difficile che Ferrero faccia colpi particolarmente costosi.

L’unico big blucerchiato realmente appetito mi sembra Torreira. Dietro non sono big ma titolari. Davanti Muriel non mi sembra desiderato in questo momento. Attualmente mi sembra che la Samp non debba temere, ma il mercato è sempre imprevedibile.

Questa Sampdoria raramente ha subito. Ha perso alcune partite per episodi. Io ho una grande stima di Giampaolo e quindi sono un po’ di parte, lo trovo un allenatore molto preparato e ha dimostrato di saper lavorare. Anche a Napoli ho visto bene la squadra. A Marassi ti mette in difficoltà, fuori ha magari qualche limite. Giampaolo ha sempre perfettamente il polso della squadra. Alla Samp si sta affermando come uno degli allenatori più preparati.

Non vedo grandissimi riferimenti tra Giampaolo e Martusciello se non per il fatto che abbiano lavorato insieme a Empoli. Sono abbastanza diversi. Sicuramente il tecnico dei toscani ha assimilato qualcosa del lavoro del mister blucerchiato ma sono diversi. Marco è partito come un piccolo genio della panchina, ha commesso alcuni errori personali nelle scelte delle squadre. A Cremona ha avuto la possibilità di rilanciarsi. È molto più simile a Sarri che a Martusciello. Il problema di Marco (Giampaolo, ndr.) è solo uno, che non riesce a comunicare bene all’esterno tutto quello che fa.

Siamo talmente abituati alla finestra dl mercato di gennaio, anche a livello internazionale, che ormai secondo me non è più un problema. Il tifoso è maltrattato non solo da questo ma anche dagli orari di certe partite e dal calendario.

La mia interpretazione dell’episodio di Napoli è che il primo a commettere errore sia Silvestre. Già ammonito, un giocatore esperto come lui non deve comportarsi in quel modo. Avendo visto che Di Bello non aveva un trend positivo fino a quel momento con la Samp, lui ha seguito comunque la traiettoria del portiere e questo non doveva farlo. Tu gli dai un’opportunità di buttarti fuori. A quel punto Reina rinvia il pallone e dopo il lancio c’è questa caduta. Conosco bene il portiere azzurro e so che non è un simulatore. Non c’era nessun vantaggio e lui non aveva memorizzato l’ammonizione precedente di Silvestre. Lì ha sbagliato l’arbitro a dare il giallo, ma l’errore iniziale è del difensore. L’ammonizione comunque è folle. Lui flette moltissimo il corpo nel rinvio e quindi sente sicuramente o ha la percezione di sentire qualcosa. A me non è sembrata una caduta eccessiva. Dopo Silvestre non protesta tantissimo. Lo stesso Reina non fa una sceneggiata. Il vantaggio del portiere nell’occasione non esiste perché aveva già rinviato.

Ferrero non sta lavorando male. Io, purtroppo, non ho condiviso l’esonero di Zenga anche se so di come la pensassero i tifosi. Era partito male in Europa League e secondo qualcuno non era in grado di allenare. Poi ha fatto sicuramente degli errori anche nella comunicazione, ma non sono d’accordo con il suo allontanamento. Vincenzo ha fatto molto male, perché sarebbe retrocesso senza i punti di Walter (Zenga, ndr). Poi ha scelto Giampaolo. Ora però non possono fare sogni di gloria i tifosi doriani”.