Volpi: "Con la Samp ricordi indelebili. Sono stati gli anni della rinascita"

23.02.2017 22:13 di  Enrico Cannoletta   vedi letture
Volpi: "Con la Samp ricordi indelebili. Sono stati gli anni della rinascita"
© foto di Alberto Mariani

L'indimenticato capitano della Sampdoria, Sergio Volpi si è concesso telefonicamente ai microfoni della trasmissione Blucerchiati, andata in onda questa sera su Antenna Blu con la collaborazione di Sampdorianews.net.

Sergio, tu hai lasciato un segno profondo nei ricordi nei tifosi sampdoriani e nella storia della Samp. Ma anche la Sampdoria ha lasciato in te il suo segno, almeno da quanto blucerchiato troviamo sul tuo profilo Facebook: "Ho trascorso in maglia blucerchiata gli anni della rinascita di questo club e della squadra. Sono arrivato nel campionato 2002/2003, l'anno in cui abbiamo centrato l'obiettivo della promozione. Sono ricordi indelebili".

Tu sei arrivato con Novellino, un tecnico che ti riteneva imprescindibile: "Si. In effetti il mister aveva molta stima di me, Pedone, Valtolina e Bazzani. Tutti giocatori che conosceva molto bene e di cui sapeva interpretare i ruoli"

Tu sei stato l'ultimo vero regista. Questo ruolo si è perso?: "Il calcio di oggi è più fisico, quindi le caratteristiche richieste ai giocatori sono diverse. Le dinamiche tattiche sono cambiate".

Se ti chiamasse il Genoa, cosa faresti?: "Non c'è pericolo".

Come si possono trovare stimoli in questo campionato in cui molte squadre non hanno più nulla da chiedere alla classifica?: Si gioca per rispetto nei confronti dei tifosi e perché nel caso della Samp indossi una maglia importante, anche se i verdetti sono stati emessi. Invito però a pensare che nel calcio finché non c'è il sigillo della matematica i giochi sono sempre aperti.

​Laura Rossetti ha chiesto poi a Volpi un giudizio sul calciatore blucerchiato che si avvicina di più a lui, Lucas Torreira: ": Torreira è buon giocatore. È stato un acquisto azzeccato e può essere un punto fermo per il futuro".

C'è un predestinato tra i giocatori della Samp?: Se devo fare un nome, direi Muriel. Ha trovato continuità ed è di un'altra categoria. Ce ne sono anche altri nella rosa della Samp, ma lui dimostra il suo valore in modo inequivocabile.

Giuseppe D'Amico, di Sampdorianews.net, ha formulato a Volpi una domanda tecnica.

Come Giampaolo ha potuto mettere insieme in così poco tempo giocatori provenienti da nazioni e con lingue diverse, spesso anche con filosofie calcistiche distanti tra loro?: "Il mister lavorato tutti i giorni sul campo e ha trasmesso con chiarezzaquello che lui cerca. I calciatori sono stati bravi a rimanere compatti nei momenti negativi in cui stavano cercando i meccanismi".

Oltre che capitano eri anche un giocatore di grande temperamento. Regini, attuale capitano, da molti non è considerato abbastanza autorevole. Qual'è ruolo capitano? "Penso che il capitano debba prendersi delle responsabilità in campo ma anche fuori: deve metterci la faccia. Come ognuno adempia a questo ruolo dipende dalla propria indole. L'importante è che difenda e sostenga il proprio ruolo e i legittimi interessi della squadra. Per esempio nei rappoirti con l'arbitro spesso un carattere irruente è negativo.

L'ultima domanda verte sul fatto che Volpi è stato invitato ad assistere al derby contro il Genoa. Tra il serio e il faceto gli è stato chiesto se si può ritenere un porta-fortuna: "Ho vinto 5 dei 6 derby giocati, e il sesto lo abbiamo pareggiato. In tribuna ho vissuto una vittoria della Samp per 2-1". Promosso a pieni voti.