THE STROKE OF GENIUS: Praet, Schick e Linetty, talenti da coltivare con pazienza

27.09.2016 00:02 di  Serena Timossi  Twitter:    vedi letture
THE STROKE OF GENIUS: Praet, Schick e Linetty, talenti da coltivare con pazienza
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Nella sconfitta di Cagliari i gesti tecnici e le prodezze degne di nota non sono all'ordine del giorno, ma al di là del risultato emergono lampi di talento da parte di alcuni dei giovani elementi della rosa.

Dennis Praet viene schierato per la prima volta da Marco Giampaolo esterno di centrocampo, lasciando la trequarti al titolare Ricky Alvarez. Il giocatore belga cerca di giocare a tutto campo, ripiegando per aiutare la difesa, pressando e provando ad alimentare la manovra inserendosi dalle retrovie. I migliori risultati si ottengono quando duetta palla a terra proprio con Alvarez, come in occasione della conclusione dalla distanza deviata provvidenzialmente il corner dalla difesa rossoblù nella prima frazione di gioco. Spende molte energie e si fa meno incisivo col passare dei minuti, ma il ragazzo è in possesso di un talento che dovrebbe essere valorizzato.

Discorso analogo per Patrick Schick, giocatore che finora abbiamo visto prevalentemente impiegato in qualità di trequartista. Il giocatore ceco non ha mai nascosto di prediligere il ruolo di attaccante, pur adattandosi con duttilità ad altri compiti, ma l'ingresso in campo di questa sera al posto di Muriel sembra dimostrare che le sue caratteristiche lo potrebbero rendere più incisivo se impiegato più vicino alla porta piuttosto che come rifinitore. Dotato di rapidità e ottima tecnica, è il classico giocatore che riesce a dare “del tu” al pallone, ma deve crescere sotto il profilo della malizia, oltre ad abbandonare le velleità individuali a seconda dei frangenti di gioco. Un altro talento della rosa blucerchiata che può crescere molto col passare delle giornate.

Infine, vale la pena spendere alcune parole per Karol Linetty, centrocampista polacco che è diventato un punto fermo della mediana di Giampaolo e che, sebbene questa sera abbia in parte risentito dell'impiego massiccio e del bisogno di trovare affiatamento con due nuovi compagni di reparto, ha le qualità per riuscire a coniugare fase attiva e passiva, contrastando e costruendo. Non è il classico portatore d'acqua, né il talento cristallino tutto fantasia e giocate di fioretto, ma un elemento polivalente dotato di tecnica e grinta da vendere.

Non uno “stroke of genius”, questa sera, ma tre potenziali futuri colpi per una Samp che deve avere pazienza. Certamente quattro sconfitte devono indurre a riflettere, ma ai giovani va dato il giusto tempo per crescere e migliorarsi. Il talento si coltiva con pazienza e gli incidenti di percorso – come quello capitato questa sera a Viviano – accadono anche agli elementi più esperti. La strada è lunga, ma con la giusta guida la nuova generazione di potenziali talenti blucerchiati potrebbe trovare terreno fertile in cui mettere le radici e dare frutti in termini di gioco e punti conquistati.