THE STROKE OF GENIUS: Luis Muriel, quando una fuga è il dono dell'immarcabilità

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Certamente buona parte di tutti coloro che tengono al bene della Sampdoria nel loro inconscio non avranno sorriso ai continui viaggi di Luis Muriel tra l'Italia e il Sudamerica dinanzi alle puntuali convocazioni del Ct Pekerman. Un sovraccarico fisico e mentale destinato inevitabilmente a rallentare il processo di crescita del colombiano, il cui stato di forma è andato progressivamente a calare, a braccetto con la vena realizzativa. Una situazione andata a verificarsi in simultanea peraltro con l'involuzione in termini di gioco e risultati della Sampdoria.

Una squadra Muriel dipendente, era ed è tuttora uno dei principali rischi dell'attuale organico. A Pescara Giampaolo è stato costretto ad utilizzarlo con il contagocce, limitando il suo minutaggio allo spezzone finale, giorni fondamentali per consentirne il recupero al top in vista della stracittadina. Oggi in numerose occasioni l'intero movimento calcistico ha potuto ammirare nuovamente cosa significa poter contare su un elemento una spanna sopra la media. Il goal del vantaggio, la capacità di propiziare il raddoppio con quella dose di fortuna che non guasta mai, fughe, scatti e controscatti, sterzate, talvolta semplicemente immarcabile.

Una delle migliori fotografie della sua prestazione è quanto accade al 12' della ripresa; Quagliarella recupera palla sulla trequarti, premia con il giusto tempismo lo scatto in profondità del colombiano, il quale manda al bar Orban con un paio di dribbling in velocità e scaglia con potenza una sfera sotto la traversa, Perin respinge come meglio può. Nonostante la pioggia, il campo bagnato, la stanchezza, dietro l'angolo sempre comunque la possibilità, il talento di incidere in qualunque occasione, in qualsiasi modo. Si scatta e tutto è possibile. Bastava volerlo e crederci fino in fondo, quest'anno lo ha compreso, anche se si è ancora alla ricerca dell'agognata continuità.