SAMPDORIA MVP: un campione anche in fase di non possesso. "Semplicemente" Eder

21.12.2014 18:43 di  Diego Anelli   vedi letture
SAMPDORIA MVP: un campione anche in fase di non possesso. "Semplicemente" Eder
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© foto di Alberto Lingria/PhotoViews

Oggi non ha trovato la via del goal, contrariamente alle perle contro Fiorentina, Milan, Napoli e il rigore realizzato al Bentegodi, ma il suo contributo non è stato inferiore, tutt'altro.

Ci stiamo riferendo a Martins Eder, elemento sempre più imprescindibile nello scacchiere tattico blucerchiato sotto ogni punto di vista. Oggi ha messo lo zampino nell'azione del vantaggio, ha sfiorato il 3-2 in un paio di occasioni, calciando spesso e volentieri in modo magistrale di prima intenzione sugli scarichi e le sponde dei propri compagni.

Ogni azione offensiva blucerchiata ha coinciso con le accelerazioni, le iniziative, gli assoli, le triangolazioni, le giocate del brasiliano, immarcabile per la retroguardia friulana, la quale, assieme ai centrocampisti, ha fatto collezione di cartellini, l'unico modo per arrestare le percussioni del n°23 doriano.

Se ogni allenatore, qualsiasi tifoso, ogni compagno firmerebbe in bianco per avere un attaccante simile, capace di assicurare goal, assist, iniziative decisive e giocate sopraffine, il mondo Sampdoria si rende conto di essere particolarmente baciato dalla fortuna, perchè Eder non si limita ad un grande repertorio offensivo.

E' il primo centrocampista in fase di non possesso, fa la fascia mille volte avanti e indietro, è il primo a far partire il pressing, ha la grande dote di comprendere, prima dei compagni e in largo anticipo, il momento cruciale del match, la fase più delicata della squadra, legge la partita in modo perfetto. Anche oggi ha capito al volo gli equilibri in campo e lo ha dimostrato nel momento di maggiore caos tattico, quando le formazioni, vittime della stanchezza e trascinate dalla voglia di conquistare l'intera posta in palio pur rischiando seriamente la sconfitta, sono rimasta spaccate in due, lasciando i reparti lontanissimi tra loro.

Ad un quarto d'ora dalla fine Stramaccioni, facendo leva anche sulla stanchezza dell'eroico Lollo, si è giocato la carta di Gabriel Silva, stantuffo della corsia sinistra, potenzialmente utilissimo per dare il là ad insidiose ripartenze. Eder non si è fatto trovare impreparato, meritandosi un'autentica standing – ovation al minuto 33 della ripresa. Gastaldello anticipa Thereau, si sgancia in avanti, vorrebbe trasformare l'azione da difensiva in offensiva, ma Pinzi gli sradica la sfera e lancia Gabriel Silva a campo aperto, Eder lo rincorre fino a centrocampo e, senza commettere fallo, intercetta la sfera stoppando sul nascere il contropiede friulano.

I grandi risultati, una classifica invidiabile sono frutto del lavoro di professionisti seri, giocatori simbolo di classe e ardore, elementi che andrebbero presi come esempio da numerosi colleghi. Eder è un campione anche quando non è in possesso del pallone. Completo e moderno, “semplicemente” Eder.