SAMPDORIA MVP: Bruno Fernandes, la decisiva chiave tattica
Si era perso conto il numero di tifosi che chiedevano a gran voce l'impiego dal 1' di Bruno Fernandes, grande protagonista nonostante lo scarso minutaggio nelle precedenti gare. La traversa colpita su punizione a Bologna e i sigilli realizzati contro Cagliari e Palermo lo avevano portato a salire prepotentemente le gerarchie nelle preferenze dei tifosi. A Pescara Ricky Alvarez ha avuto una nuova chance di partire dal 1', stasera si pensava alla conferma dell'ex interista e invece Giampaolo si è affidato per la prima volta dall'inizio all'ex gioiellino del Novara, il quale ha impiegato ben pochi secondi a meritarsi la fiducia.
Un pallone recuperato sulla trequarti strappando la sfera dai piedi di Rincon e una splendida verticalizzazione a premiare lo scatto in profondità di Muriel è stato il biglietto di visita, pronti via. Altre giocate da trequartista talentuoso ma moderno, capace di non perdersi in un talento importante ma ancora tutto da dimostrare a grandi livelli, bensì in grado di metterlo a disposizione del gruppo, accompagnandolo sempre con dinamismo e abnegazione.
Il pallone gestito in occasione del vantaggio di Muriel è roba da applausi; senso della posizione, capacità di aggredire lo spazio, tempismo nella giocata, visione di gioco e intelligenza nel prevedere i movimenti dei compagni. Nel calcio moderno lo stile compassato e prevedibile finisce spesso e volentieri per non incidere, Bruno Fernandes è l'emblema di cosa un allenatore nel 2016 richieda ad un elemento posizionato tra linea mediana e tandem offensivo.
È stato proprio l'ex Udinese l'elemento giusto per scardinare alcune delle strategie tattiche rossoblu, presumibilmente concentrate nel ridurre il raggio d'azione di Torreira e anticipare Ricky Alvarez prima di entrare in possesso palla. Il dinamismo di Bruno ha reso la manovra doriana non soltanto meno prevedibile, ma ha fornito un'alternativa di qualità ai fraseggi a centrocampo, non possibili vista la frenesia regnante in una stracittadina, senza scordare nello specifico la prestazione non da incorniciare di Torreira.
Bruno Fernandes, il valore aggiunto qualitativamente parlando.
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