SAMPDORIA MOMENT: diagonali difensive e spinta. Il valore aggiunto di Regini e Pereira

07.01.2017 23:52 di  Diego Anelli   vedi letture
SAMPDORIA MOMENT: diagonali difensive e spinta. Il valore aggiunto di Regini e Pereira
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Le corsie esterne sono spesso state il punto debole della Sampdoria targata Giampaolo, stasera come non mai avremmo dovuto subire le pene dell'inferno contro elementi del calibro di Insigne e Callejon e invece proprio i terzini sono stati una delle forze che ci hanno portato a sfiorare un risultato positivo al San Paolo.

Oggetto di numerose critiche nelle scorse prestazioni, stasera invece sia Vasco Regini, che Pedro Pereira hanno fatto un figurone. Il capitano, anche facendo leva sulla voglia di far vedere tutto il proprio valore davanti a quel pubblico che non l'ha potuto conoscere nei sei mesi vissuti da panchinaro, si è reso protagonista di una prima frazione a grandi livelli. Perfette diagonali difensive a neutralizzare la capacità del Napoli di aprire spazi grazie a verticalizzazioni finalizzate a premiare l'inserimento senza palla dell'esterno alto. Come poi non soffermarsi sulla percussione al minuto 33, quando riesce a superare in grande stile la doppia marcatura di Allan e Hysaj, trovando il fondo e scaricando la sfera sui piedi di Schick.

Nella ripresa tiene botta, viene spostato al centro del reparto dopo l'espulsione di Silvestre, e colleziona una delle migliori prestazioni stagionali. Dello stesso livello la prova offerta da Pedro Pereira, da tempo sul piede di partenza, con il Benfica che lo attende a braccia aperte, ma Giampaolo lo lancia dal 1' vista l'assenza di Sala e il nuovo arrivato Bereszynski in panchina. Il portoghese, da grande professionista, sforna una prestazione di grande livello, collezionando eleganti anticipi, buone diagonali difensive e personalità nell'accompagnare l'impostazione della manovra. La ripresa si rivela un autentico forcing partenopeo, in particolare dopo l'espulsione di Silvestre, ma non cade nei passati errori di concentrazione e posizionamento, resta sul pezzo, stringe i denti, andando in apnea soltanto nel recupero quando Strinic e Mertens spingevano come forsennati e non poteva più contare sul raddoppio dell'esausto Barreto.

Stasera alla fine mastichiamo amaro per l'ennesima beffa subita nel recupero, ormai abbiamo perso il conto delle occasioni gettate al vento al fotofinish, e ci sono motivi per recriminare sull'espulsione di Silvestre. Cerchiamo di guardare il bicchiere mezzo pieno per non farci prevalere dal pessimismo e dall'incavolatura. La retroguardia, guidata dall'ottimo Skriniar, ha tirato fuori dal cilindro una prestazione maiuscola, con Regini che si è preso una rivincita verso molti critici e Pereira che fa sorgere più di un dubbio sulla bontà della sua probabile cessione.