Rossi: "I risultati a volte non sono stati quelli attesi, ma mi sono legato alle piazze dove ho lavorato"

24.07.2014 00:29 di  Serena Timossi  Twitter:    vedi letture
Rossi: "I risultati a volte non sono stati quelli attesi, ma mi sono legato alle piazze dove ho lavorato"
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Nel corso dell'intervista rilasciata alla redazione nazionale di Tuttomercatoweb.com, di cui vi abbiamo anticipato uno stralcio alcune ore fa, l'ex allenatore blucerchiato Delio Rossi ha commentato alcuni dei temi d'attualità calcistica, soffermandosi anche sul proprio futuro.

Come vedrebbe Conte alla guida della Nazionale?
"Ha tutte le carte in regola. Ha fatto la gavetta, è un vincente. È italiano, ci rappresenta. Lo vedrei bene. Credo che sia lui che Mancini abbiano le carte giuste per allenare la Nazionale".

Si muove in maniera prepotente sul mercato la Roma del suo ex ds Sabatini...
"Lo ha sempre fatto: in una squadra già forte ha inserito altri giocatori di livello. Poi la Roma ha da giocare la Champions League, competizione che l'anno scorso non aveva".

Ljajic: tocco un tasto dolente?

"No. È un ottimo giocatore, ha dimostrato di essere all'altezza".

È in uscita dalla Roma.
"Credo che abbia estimatori. Non so se sia in uscita o no, ma è un ottimo calciatore".

E lei pronto a ricominciare? È arrivata qualche telefonata?
"Si, ma non quella giusta. Aspetto".

Per il futuro Italia o estero?
"Penso di avere le capacità e l'esperienza giusta per poter allenare in Italia e all'estero. Se devo andare in un campionato esotico tanto per, non mi sembra il caso. Mi avevano chiamato dalla Cina, ma non c'erano i presupposti. Prima avevano detto una cosa, poi me ne hanno proposto un'altra"

Un salto indietro: le sue ex squadre, Lazio e Palermo, come le vede?
"Basi e situazioni diverse. Per il Palermo è un anno importante, deve cercare di mantenere la categoria per tornare agli splendori di non molti anni fa. Dare un giudizio oggi sul mercato è difficile, sicuramente il vantaggio è che l'allenatore conosce il gruppo. La Lazio è una piazza importante, al momento un po' turbolenta. Quando vieni da un'annata non esaltante devi vincere, non hai altre soluzioni. Quando alleno mi lego alle piazze: Lazio, Lecce, Palermo, Sampdoria... Magari i risultati a volte non sono stati quelli attesi, ma mi sono legato alle piazze dove ho lavorato.