Regini: "Mi trovo benissimo con compagni, staff e tifosi. Del Palermo temo l'entusiasmo"

Intercettato dai microfoni di Primocanale, emittente televisiva in sinergia con Sampdorianews.net, il difensore blucerchiato Vasco Regini ha fatto il punto sulla sua esperienza a Genova, sugli obiettivi personali e della squadra, e sull'esordio in campionato di domenica.

Sui suoi anni in blucerchiato, dalle giovanili alla prima squadra: "Dal 2009, (anno in cui è stato prelevato in prestito dal Cesena, ndr), il mio obiettivo era quello di vestire il blucerchiato. L'anno scorso sono riuscito a tornare, e a mettere a segno 30 presenze, sia per merito mio, sia per merito della squadra. Spero di rimanere a lungo". 

Futuro da bandiera?: "Mi trovo benissimo qui, e se in futuro sarà così sarò felice. Non penso a lungo termine, penso al presente, che si chiama Sampdoria. Penso a far bene qua, mi trovo benissimo con compagni, staff e tifosi. Mi fa piacere essere benvoluto dai tifosi. Spero di continuare sulla strada dell'anno scorso, e di ripagare l'affetto dei tifosi".

Sulla possibile convocazione in azzurro: "Non ci penso, ma se dovesse arrivare sarei il giocatore più felice del mondo. Ci spero, ma non ci penso".

Difensore sinistro o centrale?: "Sono arrivato qua grazie alla buona annata che ho fatto da centrale, (a Empoli, ndr); qui mi sono ritagliato spazio sull'esterno. Tutti e due i ruoli mi appartengono, posso farli entrambi e spero di migliorare in tutti e due".

Sulla prima a Palermo:  "Abbiamo lavorato bene e tanto, sia in ritiro che dopo. Le sensazioni sono buone, nelle partite disputate abbiamo fatto bene. Per domenica siamo pronti - le parole riportate da Sampdorianews.net -. Del Palermo mi preoccupa soprattutto l'entusiasmo che possono avere come neopromossi. Penso che non vogliano iniziare male davanti al proprio pubblico, nella prima partita; vorranno riscattare la brutta figura di Coppa Italia, e saranno sicuramente agguerriti. Noi non saremo da meno". 

Obiettivo stagionale: "Non saprei; so che possiamo e dobbiamo fare il massimo. Se il nostro massimo sarà arrivare a ridosso delle prime, sarà bene così; se il nostro massimo sarà la metà classifica... Vedremo strada facendo, abbiamo grandi potenzialità, ma non riesco a dire dove possiamo arrivare".

Sul presidente Ferrero: "Ha portato tanto entusiasmo. Un ambizioso, come lo siamo noi e il mister".