Ludovica Mantovani: "Mio padre sarebbe fierissimo del logo Respect dell'Uefa sulle maglie del Ravano. Stadi una problematica italiana da risolvere velocemente"

24.04.2015 15:25 di  Gaia Pelosi   vedi letture
Ludovica Mantovani: "Mio padre sarebbe fierissimo del logo Respect dell'Uefa sulle maglie del Ravano. Stadi una problematica italiana da risolvere velocemente"
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Ospite gradita durante "Finestra su Bogliasco", programma in onda su SampTv, Ludovica Mantovani, figlia dell'amatissimo e indimenticato Presidente Paolo, si è addentrata a 360° nel mondo Samp, svariando dal torneo Ravano, di cui è organizzatrice e promotrice, al via il 4 maggio con una 31.a edizione da record, ai temi dell'attualità blucerchiata:

"I protagonisti della kermesse sono e devono rimanere i bambini. Sono felicissima del ritorno in Fiera di Genova, è stata la nostra prima casa, siamo in una nuova locations, abbiamo uno spazio esterno e lo trovo molto bello per i bambini poter giocare nell'ambito della natura. Le Federazioni appoggiano il torneo Ravano perchè i bambini iniziano a fare discipline sportive, dove hai la possibilità di provare il volley, il basket, il calcio, il rugby e da quest'anno il canottaggio? Si ambisce proprio a dare l'opportunità di provare e creare anche aggregazione tra le classi. Perchè non c'è il Logo della Sampdoria? Intanto ci è arrivato un enorme regalo da parte dell'Uefa, una delle competizioni più ambite da mio padre e questo logo Respect rappresenta una grandissima vittoria. Senza la Samp il Ravano non esisterebbe, ma l'intento era proprio di entrare nelle scuole e di fare un regalo a Genova. Io penso che mio padre sarebbe fierissimo di avere il logo Respect ed è stato veramente il mio e il nostro regalo per lui e mi dispiace molto sia nata questa polemica"

Nel giorno del sue 23esimo compleanno, un commento sul genovese e sampdororiano Luca Rizzo, che in anni passati ha partecipato tra l'altro al torneo Ravano: "L'unica maniera di potersi veramente affezionare ad un calciatore oggigiorno, oltre che al campione, è per la vita che ha vissuto dentro Genova. E' chiaro che un ragazzino cresciuto nelle giovanili, quale sogno più grande può avere che vincere un trofeo con la sua maglia? L'attaccamento e il rispetto alla maglia è la richiesta che si sente di più dai tifosi e a Rizzo credo che una cosa del genere non serva dirgliela"

Similitudini tra Boskov e Mihajlovic?: "Sono della stessa nazionalità e si rispettavano tantissimo. E' stato veramente ispirante capire quanto Sinisa fosse attaccato a Vujadin, è stato uno dei pochi che si è presentato in un momento terribile per tutti noi. Io penso che Sinisa da Vujadin abbia preso tantissimo, ma che sia anche tanto diverso; ha un altro modo, un suo modo e penso che il suo carattere così forte e determinato abbia dato questo cambiamento di rotta che era importantissimo l'anno scorso. Poi tutti aspettavano di capire quest'anno cosa sarebbe successo, io trovo che sia sempre più difficile riconfermare che fare e lui - riporta Sampdorianews.net - sta centrando una grandissima annata e forse anche un grandissimo obiettivo"

Tema stadio: "E' una problematica italiana. Gli stadi secondo me non sono all'altezza e quindi qualsiasi soluzione venga presa deve essere presa velocemente. E' uno dei punti fondamentali nel quale il nostra Paese è più in crisi, io non so quale sia la soluzione migliore per Genova, ma penso ci siamo degli ottimi esempi di ristrutturazione come può essere quello fatto dal Valencia. Io dico sempre di prendere consiglio da chi prima di noi ha fatto, visto che siamo dopo possiamo usufruirne. Nuovo stadio a Genova? Devo dire che la proposta dello stadio alla Fiera era concreta e per niente utopica, lì bisogna capire se c'è la volonta o meno. Marassi ha tantissime potenzialità, è già nato con certi problemi, però oggi non è più scusabile quanto si sia lasciato andare. Bisogna capire che è contro il nostro interesse, se lo spettacolo non è coerente ne perdiamo tutti e ne perde il tifoso"