LEI VIAGGIA SPESSO PER L'EUROPA: "Ancora un piccolo grande sforzo per salire sul treno per l'Europa"

26.04.2015 10:35 di  Laura Rossetti   vedi letture
LEI VIAGGIA SPESSO PER L'EUROPA: "Ancora un piccolo grande sforzo per salire sul treno per l'Europa"

Quando mi è stata proposta questa rubrica, dopo aver elaborato la gioia per la possibilità di scrivere per Sampdorianews.net, avrei dovuto cercarne un titolo che ben associasse i colori blucerchiati a qualcosa che mi riguardasse da vicino. Vista la mia completa avversione ai titoli, eppure per un giornalista dovrebbe essere una predisposizione innata e naturale incuriosire il lettore proprio con questo, il lampo di genio di nominarlo Lei viaggia spesso... per l'Europa, non è stato ovviamente il mio.

Ogni giorno la mia attuale condizione di vita mi porta a viaggiare in treno, spesso, e non si capisce bene per quale strano meccanismo, il mio intercity sia sempre il 651. Sembra un gioco del destino, come se facesse mille giri e poi volesse essere sempre lui a riportarmi a casa, qualsiasi sia l'orario che scelgo per rientrare.  Poco casuale sembra anche il possibile ritorno in Europa della Samp, a coincidere con il mio iniziare a viaggiare con questo, per me, atipico mezzo di trasporto.

Ho imparato solo con il passare dei mesi ad apprezzarlo, iniziando a guardare nei minimi particolari il tratto di strada che oggi conosco praticamente a memoria, facendo caso ad ogni viso che, a turno, mi trovo di fronte, immaginandone il vissuto, la storia.  Insomma, con il tempo, ho addirittura imparato ad amarlo, lasciandomi anche ispirare dal suo dolce modo di cullare noi, spesso ingrati, passeggeri.

Il treno. Quello che, arrivati a questo punto, la Sampdoria non può più perdere. Il treno per l'Europa. Quell'obiettivo tanto inaspettato e ora così vicino, che può regalare ai tifosi la possibilità di tornare a viaggiare per davvero, per tutte quelle mete europee, teatro di tante apparizioni blucerchiate. Si può riprendere un discorso interrotto ormai troppi anni fa, un percorso che per decenni ci ha visto come la "regina sotto i riflettori".

Avventure troppo emozionanti da dimenticare per chi le ha vissute, e troppo entusiasmanti per potersene privare. C'è sete di grandi palcoscenici e di intriganti trasferte, di partite da cardiopalma, quelle del dentro o fuori. Come me la immagino? Bella come sempre, in una fredda serata al Ferraris, con il solito vento gelido a far muovere quelle undici maglie. Le più belle al mondo. Atmosfera, come solo nelle grandi occasioni, a scaldare l'aria, e dalle case vicino, l'eco delle tv, pronte, si spera, a dare il bentornato a chi per tanti anni ha rappresentato con onore questo paese, e soprattutto Genova, in giro per l'Europa.

Abbiamo viaggiato, con la memoria in tempi che devono tornare al più presto; io sono quasi arrivata a destinazione, alla Samp invece manca ancora un piccolo grande sforzo. Il treno prima o poi passa, l'importante è farsi trovare in stazione, e qui, non aspettiamo altro se non di salire a bordo, elettrizzati dal nascere di nuove meravigliose avventure.