IN OGNI POSTO CHE ANDIAMO - Dalla Svizzera: "C'è poco gioco di squadra". Dall'Australia: "Giusto dare ancora fiducia a Muriel"

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03.10.2015 10:03 di  Redazione Sampdoria News   vedi letture
IN OGNI POSTO CHE ANDIAMO - Dalla Svizzera: "C'è poco gioco di squadra". Dall'Australia: "Giusto dare ancora fiducia a Muriel"
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GIACOMO ZANON (FRANCIA): Continua il campionato altalenante della Sampdoria di Walter Zenga. Una squadra mai doma e temibile tra le mura amiche e allo stesso tempo inefficace e disordinata in trasferta.  Alla quinta giornata è la Roma a presentarsi sul rettangolo verde di Marassi. La squadra capitolina ha voglia di punti, ma un gol del solito Eder e un autogol di Manolas regalano ai blucerchiati una bella vittoria, frutto del coraggio e dell'intraprendenza messi in mostra durante i 90'. Caratteristiche che sono mancate invece nella trasferta bergamasca nel "monday night" della sesta giornata in cui molte delle prestazioni positive della partita contro i giallorossi non si sono ripetute. La difesa, in particolare il giovane Pereira e l'esperto Mosainder, si è trovata in grande difficoltà per il pressing continuo dei giocatori di Reja. Il finlandese ha addirittura regalato dopo pochi minuti il vantaggio ai padroni di casa con un goffo autogol. A centrocampo la manovra troppo compassata di Fernando e la difficoltà di Soriano nel trovare gli spazi hanno rallentato il gioco offensivo, facendo sfociare l'azione d'attacco in lanci lunghi, o in passaggi fuori misura. Davanti l'intraprendenza di Eder non è bastata a colmare le lacune di un Muriel inefficace e di un Cassano ancora fuori forma. Cambiare il passo in trasferta è fondamentale per indirizzare il campionato della Samp verso le zone nobili della classifica; vincere in casa è certamente positivo, ma per lottare per qualcosa di più importante della "salvezza tranquilla" bisogna portare via punti lontano da Genova.

LAURA MATTIA-PARISE (SVIZZERA): Ancora non riesco a capire quale sia la vera Samp. Contro la Roma grazie al buon piede di Eder, ad un pizzico di fortuna, alla fantastica prestazione di Viviano, una buona dose di spavalderia e la voglia di far bene messa in campo da tutti siamo riusciti a metter in cassa i tre punti. Contro l'Atalanta la stessa fortuna avuta sulla deviazione contro la Roma l'ha avuta la squadra avversaria, ma noi, nonostante avessimo a disposizione circa 83 minuti per recuperare, non siamo stati capaci di ribaltare ancora una volta il risultato perchè troppo statici, con poche idee e visuale di gioco. Sembravamo impauriti e i pochi tiri fatti senza precisione. C'è poco gioco di squadra, e non si può puntare solo sulle individualità. Il tecnico deve lavorare molto sul gioco collettivo, altrimenti patiremo sempre.

MARIUS VADUVA (ROMANIA): abbiamo ammirato un Doria che con i fatti ha dimostrato di voler lottare fino alla fine e capace di vincere, anche con una buona dose di fortuna, contro la Roma. I giallorossi hanno avuto tantissime occasioni, in particolare nella ripresa, e collezionato una lunga serie di corner. Abbiamo sofferto molto a centrocampo, la difesa ha tenuto alla grande davanti ad uno strepitoso Viviano, sempre più grande riferimento di stabilità. In attacco brilla come sempre il nostro gioiello, Martins Eder. Le difficoltà nella zona nevralgica del campo sono riemerse in quel di Bergamo. La nostra è una squadra con grandi individualità, ma i meccanismi devono ancora essere oliati al meglio. Cassano può dare una mano in futuro ai vari Eder, Muriel e Soriano, ma il reparto di centrocampo è ancora in costruzione, questo è un aspetto che mi preoccupa. Ci attendono gare insidiose, a partire dalla sfida con l'Inter, ferita dopo la sconfitta interna con la Fiorentina, e con il sorprendente Frosinone, che ha iniziato a fare punti dopo il pari allo Juventus Stadium. Dobbiamo prestare la massima attenzione e restare uniti, sempre forza Samp!

FABIO PETULICCHIO (AUSTRALIA): E' un campionato senza padrone e la Samp è lassù insieme alle squadre che vogliono essere protagoniste di questo campionato. La partita con la Roma ha esaltato i tifosi, quella con l'Atalanta li ha riportati con i piedi per terra. La verità è che la squadra ha bisogno di crescere, soprattutto in trasferta e i tanti giovani da Pereira a Ivan da Rocca a Bonazzoli senza dimenticare Correa hanno bisogno di giocare ed imparare dai propri errori per non ripeterli. L'impressione è che la rosa sia forte ma che manchi qualcosa a livello di carattere e di personalità. Nelle ultime due partite la differenza l'hanno fatta gli episodi con Manolas a svirgolare nella propria porta e Viviano a fare i miracoli nella vittoria di mercoledì contro la Roma mentre lunedì è stato Moisander lo sfortunato protagonista dell'autogoal che ci è costato la sconfitta mentre il portiere avversario ha tolto dall'incrocio la sassata di Soriano che ci avrebbe regalato il pareggio. A Bergamo un po' sottotono Fernando e la squadra ne ha risentito. Muriel ancora una volta non pervenuto e fa rabbia perché il ragazzo ha qualità che lo potrebbero portare a grandi palcoscenici ma purtroppo alterna grandissime giocate a tanti, troppi passaggi a vuoto. Giusto dargli ancora fiducia in attesa che Cassano torni in condizione e quando il  99 arriverà al 100% sono sicuro che ci divertiremo perché nessuno come lui sa valorizzare i compagni di squadra e regalare assist che gli atri neppure si sognano. Non mi piace ascoltare e leggere le critiche di molti tifosi contro Zenga, credo che meriti fiducia e di poter lavorare in pace. Anche se a Bergamo sinceramente non ho capito la mossa Rocca quando, con la squadra in evidente difficoltà a salire, l'ingresso di Rodríguez forse avrebbe dato un po' di peso all'attacco: in fondo è stato comprato proprio per questo... Ora però stop alle polemiche e sotto con l'Inter, avanti Sampdoria!!!

LORENZO VAN PERG (PORTOGALLO): a Bergamo ho purtroppo visto una squadra molla, senza gioco, passaggi banali sbagliati in modo clamoroso. Muriel, dopo il buon inizio di stagione, sta pian piano tornando a livelli lontani dalle sue potenzialità, Correa non incide. La guida tecnica mi ricorda alcuni suoi precedessori, ad esempio Ferrara e Delio Rossi. Finora al di là della goleada contro il povero Carpi e la ripresa al San Paolo abbiamo fatto fatica. Al di là di ogni genere di chiacchiere la società ha composto una bella squadra anche in rispetto di una tifoseria capace, per l'ennesima volta, di staccare quasi ventimila abbonamenti. Anche per tali ragioni mi aspetto un atteggiamento ben diverso in campo, al di là di ogni dichiarazione di facciata, e la constatazione che l'allenatore possa riuscire a far invertire rotta alla mentalità della squadra.