"IN OGNI POSTO CHE ANDIAMO" - Dalla Romania: "Okaka il vero Toro nell'arena". Dalla Germania: "Davvero spettacolare il pressing alto della Samp"

Tradizionale analisi dei nostri corrispondenti dall'estero sulle ultime due gare disputate dalla Sampdoria: il pareggio in extremis a Palermo e la vittoria casalinga con il Torino.
20.09.2014 10:03 di  Redazione Sampdoria News   vedi letture
"IN OGNI POSTO CHE ANDIAMO" - Dalla Romania: "Okaka il vero Toro nell'arena". Dalla Germania: "Davvero spettacolare il pressing alto della Samp"
© foto di Sampdorianews.net

MIGUEL ARAEZ (SPAGNA): C’era ancora qualcuno che ritornava dalla spiaggia la sera della domenica 31 agosto quando, finalmente sul terrazzo di casa, sdraiato su una poltrona ad ascoltare tutto il calcio minuto per minuto su internet, compresi che la Sampdoria non era andata in vacanza a Palermo. Pareggio di Gastaldello al 91’, e in dieci. Bel inizio di una stagione che promette qualcosa di diverso. Con il Torino bel pomeriggio di sole per vedere una partita di calcio, luminoso anche il colpo vincente di Gabbiadini e perché la magia non si fermasse, Okaka ha fatto la differenza nel finale. Secondo Mihajlovic è chiamato a diventare un top player. L’essultanza di Ferrero e la classifica con quattro punti ti fanno sognare un pò, anche siamo ancora solo agli inizi. Continuamo a guardare da Valencia questa Sampdoria che fa innamorare.

LAURA MATTIA-PARISE (SVIZZERA): Buona partenza contro due avversarie toste. Buon carattere e giusta cattiveria, rispettosi ma non paurosi. Un tantino contratti nella partita contro il Palermo ma padroni assoluti del campo contro il Torino. Gli innesti fatti in estate hanno reso la squadra ancora più solida, si vede il carattere mai domo del suo allenatore e la voglia di tener testa alle avversarie cercando di imporre il proprio gioco. Quest'anno ci sarà da divertirsi. Nella prima partita contro il Palermo si son quasi tutti equivalsi, un gradino più su chiaramente il nostro capitano che si è smarcato intelligentemente facendosi trovare libero e pronto per l'inzuccata che ci ha permesso di portare a casa un punto importante su un campo che sarà per molti difficile. Nella prestazione contro il Torino abbiamo assistito ad una partita strepitosa da parte parte di tutti, ma in particolar modo di Soriano e Okaka. Grande il sinistro di Gabbiadini, altrettanto la tenacia e l'intelligenza di Soriano, che ha portato scompiglio nella difesa avversaria procurando la punizione che ci ha portati sull' 1-0 e qualche altro spunto davvero importante, senza scordare ​la tenacia e la forza fisica di Okaka che ci ha regalato un meraviglioso gol sotto la nostra gradinata; la vera ciliegina sulla torta della partita, dandoci la certezza che il ragazzo è tornato il grande di un tempo.

GABRIELE PARODI (AUSTRALIA): Palermo. gara in salita per l'espulsione di Regini, la cui prestazione era già da dimenticare di suo. Gara di grande sofferenza quindi, ma punto preziosissimo. La Samp è stata molla, ma ha dalla sua il fatto di non essersi arresa fino alla fine e di aver giocato contro una squadra con l'entusiasmo a mille per la fresca promozione. Torino: gara non bellissima, ma Samp da incorniciare. Torino tatticamente messo sotto e incapace di produrre gioco. Viviano spettatore inoperoso per l'intera partita. Ripartenze intelligenti, palloni mai buttati e pressing alto a soffocare alla nascita qualsiasi tentativo del Toro. Bentornato Obiang, che senza pubalgia può riprendersi alla grande un ruolo da protagonista, bene Soriano, Eder, infaticabile a coprire, Gabbiadini e la difesa, dove l'innesto di Silvestre sta dando forse maggior sicurezza. Okaka ogni tanto si fa notare per la tendenza a lamentarsi, le sue entrate sempre al limite del fallo, ma quando parte come ha fatto con il Toro è inarrestabile. Se avesse deciso di non tirare sarebbe entrato in porta con Moretti attaccato alla maglietta. Tre punti d'oro contro una squadra di solito ostica e neppur troppo amata. Il gioco c'è, miglioramenti ce ne potranno anche essere, essendo solo alla seconda di campionato.

CORRADO CAMERA (CIPRO): Ci aveva provato a Palermo, subito dopo il pareggio di Gastaldello, ma in quel caso era mancata la precisione al momento del tiro. Ci è riuscito domenica contro il Torino, una progressione che è stata un misto di potenza, tecnica e determinazione. Mi piace pensare che Stefanone sia la miglior sintesi di questa Sampdoria di inizio stagione, che mi auguro di vedere anche per il resto del campionato. A Palermo la squadra ha giocato bene per i primi 25, 30 minuti, facendo una buona circolazione di palla ma soffrendo le ripartenze del Palermo. Il problema, pur facendo gran possesso, è che raramente è riuscita a costruire occasioni nitide. Rimasta in 10, ci ha comunque sempre creduto e il pareggio nei minuti di recupero è stato il giusto premio che sicuramente ha fatto bene al morale. Con il Torino abbiamo sofferto meno dietro, a centrocampo abbiamo tenuto meglio le distanze durante i 90 minuti, e gli inserimenti di Soriano hanno fatto la differenza. Ancora non abbiamo creato un numero altissime di occasioni da rete, ma la squadra non ha mai rischiato nulla e ha ben gestito la partita. Per la seconda partita consecutiva abbiamo trovato il goal su calcio da fermo e questa, con Gabbiadini sulle punizioni e con Silvestre, Gastaldello e Cacciatore oltre che Okaka sui calci d'angolo, credo potrà essere una decisiva arma in più nel corso della stagione.

FABIO PETULICCHIO (AUSTRALIA): Dopo un’estate dominata dai nuovi scenari societari, finalmente la parola è passata al campo. L’esilio forzato dalla Sud si fa sentire a Melbourne più di quanto mi fosse accaduto a Londra lo scorso campionato.  Una prova anonima a Palermo, tutta in salita per una espulsione discutibile, ma la squadra – specchio del suo allenatore – non molla mai agguantando l’insperato pareggio e sfiora la clamorosa vittoria nei secondi finali. Col Torino una convincente Sampdoria che, senza sfoderare una prestazione da ricordare, regola col minimo sforzo un modesto Torino. Queste prime giornate ci dicono che la Samp potrà sfruttare la crescita e la definitiva consacrazione dei suoi talenti Okaka, Gabbiadini e Soriano su tutti, contando su una rosa davvero completa in ogni ruolo: Silvestre e Romagnoli  potranno alternarsi a fianco di Gastaldello, Cacciatore è un’alternativa di lusso sia a Regini che a De Silvestri e Pedro sembra tornato ai livelli di due anni fa, senza dimenticare Krsticic, Marchionni e Duncan che non possono certo definirsi riserve. E davanti Bergessio a rendere ancora più esplosivo un attacco già competitivo. Buon lavoro Sinisa…

GIACOMO ZANON (FRANCIA): Dopo le prime due giornate di questa nuova Serie A noi Sampdoriani possiamo sentirci senz'altro soddisfatti. Certo, i primi due impegni non erano proibitivi, ma viste le due partite giocate dai ragazzi di Mihajlovic si può guardare con grande speranza al futuro del Doria. L'esordio in campionato ha luogo in uno dei campi più ostici della massima serie, ovvero il Barbera di Palermo. Certo, la squadra dell'ex Iachini è una neopromossa, ma le doti del tecnico ascolano sono ben note a noi Doriani. La partita si mette subito male, con Dybala che sfrutta un buco dei nostri centrali difensivi e batte Viviano. Una decisione discutibile del direttore di gara ci priva di Regini (molto indeciso nel ruolo di centrale di difesa) e costringe Mihajlovic a far esordire Silvestre, fresco fresco di trasferimento. Nonostante l'inferiorità numerica la Samp macina gioco e nel recupero viene premiata con un gol di capitan Gastaldello che insacca da gran centravanti. La prima in casa, con il nuovo e provvisorio sponsor e con un pubblico da brividi, vede ospiti a Marassi i granata del Torino, squadra sorpresa della scorsa stagione. La partita è uno spettacolo blucerchiato, con la squadra che domina dall'inizio alla fine, con Viviano classico spettatore non pagante e con due magie targate Gabbiadini e Okaka; il primo di precisione chirurgica batte l'ex Padelli con un magnifico tiro a giro su punizione, il secondo si trascina tutta la difesa piemontese dentro l'area di rigore e con un bellissimo diagonale si candida a "man of the match". Quest'anno ci sarà da divertirsi!

PAOLO CAPURRO (NUOVA ZELANDA): Finalmente l'attesa dopo una lunga estate è finita e la Samp è tornata nel rettangolo di gioco. E' stata un'estate di grandi cambiamenti e la nuova Samp di Mihajlovic non ha tradito le aspettative: 4 punti le prime due gare tra Palermo e Torino con una sudata trasferta in Sicilia risolta da capitan Gastaldello e una vittoria piena e meritata a Marassi contro i granata ormai orfani di Cerci e Immobile. Che dire sui singoli, Okaka è una furia, Gabbiadini aspetta solo di esplodere definitivamente così come Soriano, Obiang è forse rinato, mentre i nuovi arrivati hanno portato qualità e quantità, aspettando i gol del Toro Bergessio. Aspettiamo tutti di vedere il proseguimento di questa nuova “sceneggiatura”, specie chi come me, dalla Nuova Zelanda si sveglia alle sei del mattino per vedere la sua Samp.

VANJA AGOSTINETTI (SVIZZERA): Le partite di inizio stagione sono sempre strane e danno indicazioni un po' ambigue. É il caso del match di Palermo, dove si é affrontata una squadra non eccelsa con un atteggiamento non dei migliori, si é subito il gol, e si è ottenuto un pareggio meritato nella pochezza di tiri visti. Bravo Gastaldello a crederci.  Buona e intelligente, per contro, la prova contro il Torino, squadra palesemente indebolita rispetto all'anno scorso, ma contro cui si é gestito il gioco per gran parte della gara. Se i prossimi mesi di Okaka saranno su questi livelli, onestamente non esiterei a proporre un rinnovo. Chiosa finale sul presidente Ferrero: per molti é stato sicuramente uno shock il suo arrivo, ma gli deve essere dato atto del fatto che abbia tirato fuori un entusiasmo che almeno dal 2009/2010 non si vedeva da queste parti.

SERGIO LA CAMERA (GERMANIA): Per il momento il campo  dice perfetta media inglese con un pareggio a Palermo e una vittoria in casa contro il Toro. Forse andrò controcorrente, ma la partita di Palermo a me, onestamente, non è piaciuta per niente. Ho rivisto i  fantasmi degli anni passati con un approccio approssimativo e troppo sotto tono alla gara. Se i rosanero avessero vinto, nessuno avrebbe potuto recriminare alcunchè. Con rispetto parlando, ma Dybala (ancora lui…sembrava di rivedere la partita del 2012!)  è sembrato a lunghi, anzi a troppo lunghi tratti, un top player proveniente da un altro pianeta, facendo quasi tutto quello che voleva. Che la Samp, anche se in dieci per l’assurda espulsione di Regini, abbia cercato il pareggio fino alla fine, ottenendolo con un po’ di fortuna, non mi sembra un merito così straordinario, che avrebbe dovuto fare? Attendere il ritorno per la rivincita? Anche per questo ero curioso di vedere l’esordio a Marassi contro una squadra che negli ultimi anni  ci aveva fatto soffrire e non poco. Toro oltrettutto imbattuto da 13 gare ufficiali e porta inviolata in Serie A dal maggio dello scorso campionato. E domenica ho visto forse una delle prestazioni più belle, anzi, forse la parola “convincente” mi sembra più adatta,  della Samp dell’era Mihajlovic. Praticamente tutto perfetto – chiaramente la squadra è stata in grado di tradurre in campo quello che Sinisa aveva pensato in settimana preparando la partita. Davvero spettacolare il continuo pressing alto che ha stordito i granata fin da subito, con un ottimo Soriano a svariare a suo piacimento in mezzo al campo, tutta la squadra a sacrificarsi in copertura e ripartenze e Viviano spettatore non pagante. Se a questo ci si aggiungono due perle come i gol di Gabbiadini e di un sempre più continuo e convincente Okaka, si può senza dubbio parlare di una domenica da incorniciare – anche se, lo ripeto, con i cali di tensione che hanno attanagliato la Samp negli ultimi anni si rischia di distruggere in un attimo tutto il lavoro più che buono svolto fino a questo momento…e già domenica contro il Sassuolo si è chiamati alla massima concentrazione senza pensare che I 7 gol incassati a San Siro rappresentino lo standard della squadra del presidente Squinzi.

LORENZO VAN PERG (PORTOGALLO): E certamente questo anno sarà molto significativo per la nostra adorata Samp; un nuovo presidente ancora tutto da decifrare malgrado i fiumi di inchiostro e di polemiche, un allenatore che finalmente ha avuto dall’inizio una squadra ben amalgamata.e tante tante belle speranze. Avevamo iniziato cosi’ cosi’ col Palermo, troppo schiacciati, troppo bloccati, da salvare solo il pareggio raggiunto con tenacia e volontà malgrado l’inferiorità numerica. Col Torino si doveva obbligatoriamente intravedere quale fosse la vera Sampdoria. e penso l’abbiamo vista cn tanta soddisfazione. Certo, il Torino non era quello dell’anno scorso, ma Quagliarella e Amauri sono sempre pericolosi per le difese avversari, ma sono stati completamente neutralizzati. Pressing alto asfissiante, recuperi palla, ripartenze immediate, tutto il repertorio indispensabile per una squadra priva di stelle per poter battere chiunque. Tre perle offensive; le due punizioni di Gabbiadini e il gol strepitoso ( fotocopia di quello di Catania) di un grande Okaka, pochissime sbavature in difesa, buon centrocampo e sopratutto finalmente rincalzi capaci di non far rimpiangere i titolari Prossimo avversario il Sassuolo, reduce da una nuova batosta con l'Inter, vorrà riscattarsi di fronte al suo pubblico e prevedo una partita duríssima. Se ne usciremo indenni potremmo già pensare a quella parte alta della sinistra della classifica che ci compete per storia e tradizione.

MARC BENAVIDES INVERNON (SPAGNA): importante partenza della squadra di Mihajlovic, ricordando la grande svolta avvenuta la scorsa stagione con il suo arrivo in panchina. A Palermo partita equilibrata, nessuna formazione si è sbilanciata, abbiamo iniziato soffrendo, assurda l'espulsione di Regini, ma non ci siamo mai arresi e il goal del Capitano nel finale ci ha premiati con un punto che vale quasi una vittoria per come è arrivato. Contro il Torino abbiamo dimostrato fin dal primo minuto di essere la squadra più forte in campo, anche se il goal che ha chiuso la partita è arrivato alla fine. Si tratta di una vittoria che ci consente di guardare con ottimismo al futuro. Finalmente abbiamo un grande portiere dopo anni di incertezze, abbiamo recuperato Cacciatore, siamo riusciti, tranne Mustafi, a trattenere tutti i pezzi pregiati, come De Silvestri, Okaka e Gabbiadini. Questa squadra può ambire al sesto – settimo posto.

MARIUS VADUVA (ROMANIA): Abbiamo iniziato un nuovo campionato con tanto entusiasmo e tanta voglia di far bene. Il cambio societario ha portato con se un vento nuovo, volontà e speranza rappresentate dal nostro nuovo presidente. Siamo partiti con il freno a mano tirato a Palermo, ma dopo l'espulsione di Regini, il quale ha avuto una giornata no, abbiamo dimostrato il carattere e spirito agonistico, molto gradito dal mister Mihajlovic, riuscendo a trovare pareggio in extremis con capitan Gastaldello. Buon segno di fortuna il suo gol, mi ricordo la marcatura di testa contro il Catania, alla partenza del campionato 2009-2010, finito come tutti sappiamo con la cavalcata al quarto posto. Con il Torino abbiamo ammirato tantissimo il vero Toro nell'arena, Stefano Okaka, che ha trascinato la squadra col suo spirito battagliero. Da apprezzare molto la crescita di Soriano, grandi giocate da parte sua, sopratutto in occasione della punizione del gol del maestro Gabbiadini. Ora penso alla colonna portante della squadra vissuta nella bellissima notte di Varese di 2 anni fa : Gastaldello - Obiang - Soriano - Eder, tutti titolari a Varese ma anche ora, tutti pilastri di una squadra che, a base della stabilita mantenuta in panchina e in campo, crescerà ulteriormente e disputerà l'annata attesa dai tifosi. Dobbiamo restare attenti e coi piedi sulla terra, dobbiamo lavorare tanto e trovare la giusta sistemazione della difesa dopo gli ultimi arrivi di Silvestre e Romagnoli. Ho già preso i voli per fine Ottobre quando giocheremo in casa contro la Roma. Gli investimenti nel cuore, nell'anima pagano sempre ! Un abbraccio a tutti, Forza Doria!

SERGIO DI LENOLA (BOLIVIA): Determinazione e spettacolo. Queste sono le parole che riassumono le prime due partite disputate dalla Sampdoria in questo campionato. Determinazione contro il Palermo, per aver creduto fino al novantesimo, in dieci contro undici, ad un pareggio che era ormai insperato. Spettacolo contro il Torino, per aver giocato una partita bella e convincente che ha permesso di portare a casa senza rischi i primi 3 punti della stagione. É questa la bella Sampdoria che vogliono i tifosi, capace di combattere ogni partita fino all’ultimo secondo, lasciandoti con il fiato sospeso e gli occhi fissi sulla palla con la speranza che oltrepassi quella maledetta linea. E dall’altro lato capace di giocare rapido, compiendo gli schemi dell’allenatore, trovando gli spazi giusti per superare gli avversari.  Emozionare e divertire. Non é forse questa l´essenza del calcio?