"IN OGNI POSTO CHE ANDIAMO" - Dal Portogallo: "Gli Icardi passano, per fortuna, la Sampdoria rimane". Dall'Iraq: "Costa grande uomo"

Tradizionale appuntamento con l'analisi dei nostri corrispondenti dall'estero sulle ultime gare disputate dalla Sampdoria: le sconfitte con Lazio e Inter.
19.04.2014 10:03 di Redazione Sampdoria News   vedi letture
"IN OGNI POSTO CHE ANDIAMO" - Dal Portogallo: "Gli Icardi passano, per fortuna, la Sampdoria rimane". Dall'Iraq: "Costa grande uomo"
© foto di Sampdorianews.net

LAURA MATTIA-PARISE (SVIZERA): All'olimpico abbiamo visto una samp molto svogliata, orfana del suo condottiero. Se il primo gol subito era quasi inevitabile, il secondo è frutto di una dormita generale, sembrava che non aspettassero altro che l'avversario tirasse in porta e segnasse, nessun contrasto, neppure una pallida ombra. Non sembrava neppure di aver l'uomo in più in campo. Tutta la squadra merita una bella strigliata. La sconfitta contro l'Inter è stata condizionata dall'ingenuità di Eder, non si può lasciare in dieci la squadra, soprattutto vista la simulazione, e tanto meno lasciar tirare un rigore a Maxi nelle sue condizioni psicologiche. Era scritto che avrebbe sbagliato. Pur nonostante questi due episodi negativi, la squadra ha reagito da grande nel primo tempo, e purtroppo siamo stati davvero sfortunati, grande il portiere avversario, gli son andate tutte bene. Nel secondo tempo era inevitabile che la Samp calasse soprattutto dopo il secondo gol. Evito di parlare di Icardi. Complimenti lo stesso ai ragazzi per aver fatto quadrato intorno al compagno, ma vorrei chi venisse espulso in questo modo ricevesse una punizione esemplare, ad esempio stavolta Eder, affinchè possa servire da esempio anche agli altri compagni. Sbagli, ti ammoniscono, accetti la punizione e non reagisci, sennò non si pratica un gioco di squadra, perchè così danneggi i tuoi compagni e i tuoi tifosi.

DANIELE RUMOLO (IRAQ): Questo non è sicuramente l’anno in cui vinciamo con le “grandi”. Anche se la Lazio di grande ha al momento solo lo stadio e l’Inter un portiere. Invece noi di grandi abbiamo tutto il resto a parte lo stadio, in termini di dimensioni, e il portiere… Costa grande giocatore e grande uomo perchè prendersi un giallo dalla panchina per esprimere quello che migliaia di persone pensavano per mostrare disapprovazione verso mancanza totale di rispetto è da grandi. Perchè lasciare continuare la carriera professionale a gente che non ha il minimo concetto o senso di professionalità, o qualunque irrispettoso ragazzetto è da grandi uomini e in stile Samp. Anche se nel cuore avrei sperato di avere in campo il grandissimo Casagrande per spiegare due cose a questa banda di strapagati quinti in classifica cosa vuol dire essere uomini, applaudo Maxi così come avevo applaudito Kristicic per essersi dimostrati superiori nonostante qualunque loro azione od entrata avrebbero avuto un’unanime approvazione. Visto che poi l’Inter non l'avrebbe ancora pagato, vorrei che Garrone lo riprendesse e lo mandasse in prestito al Poggibonsi.

LORENZO VAN PERG (PORTOGALLO): La settimana scorsa commentavo 3 partite, sette punti, sette gol fatti uno subito, stavolta due partite zero punti e 6 gol subiti. Se la partita con la Lazio si può classificare come una partita sbagliata, mal giocata, quella con  l’Inter merita un esame più approfondito. Purtroppo ci siamo lasciati irretire nel gioco di gossip e non nel gioco di calcio; ho tutto il rispetto per la situazione umana di Maxi e il mio disappunto per un ragazzo irrispettoso verso di noi ma questa situazione non avrebbe dovuto scendere in campo. Eder avrebbe dovuto battere il penalty e forse, dico forse, la partita avrebbe avuto esiti diversi. Indubbio dire che nel primo tempo, anche in dieci, abbiamo massacrato l’Inter, se l’hanno ammesso i grandi media vorrà pur dire qualcosa. Logico che dopo il secondo gol la tensione nervosa sia scesa, potevano anche essere più di quattro. Dico la verità, al secondo gol ho chiuso lo streaming e sono andato a godermi il sole e sbollire la rabbia..Col senno di poi facile fare i soloni. Maxi non avrebbe proprio dovuto giocare, ma questo avrebbe voluto dire privarlo di una possibile rivalsa morale sull’avversario. Accetto pertanto le decisioni di Sinisa e il passo indietro di Eder, le battaglie (sportive naturalmente…) si perdono, ma importa di più nell’ottica futura la coesione del gruppo e il sentimento di appartenenza e questo c’e’ stato alla grande. Grazie Costa, non sarai un super campione in campo, ma sei certamente un compagno che vorrei avere vicino nei momenti di difficoltà. E qua mi fermo Gli Icardi passano, per fortuna, la Sampdoria rimane.

CORRADO CAMERA (CIPRO): Due partite strane quelle con Lazio e Inter, quasi agli antipodi. Una presa quasi sottogamba, l'altra caricata di significati eccessivi e giocata con estremo coinvolgimento. Il risultato purtroppo non è cambiato e ne sono venute fuori due sconfitte. Entrambe fanno rabbia, forse più la seconda della prima, ma potrebbe essere solo perché più recente. La squadra era ben messa in campo e il primo tempo l'abbiamo chiuso sotto per l'unica occasione concessa e la super giornata di Samir Handanovic (che portiere!!). Secondo tempo a senso unico, soprattutto dopo il raddoppio di Samuel, e poche recriminazioni. Quello che abbiamo pagato a caro prezzo è il triplo errore di Eder (rigore lasciato a Maxi, simulazione, reazione). Criticare Eder non è semplice, sia per l’attaccamento alla maglia sia per l’atteggiamento combattivo che mostra sempre in campo, ma non è la prima volta che cade in episodi di presunta simulazione ed è successo che alcuni falli non gli venissero fischiati proprio perché gli arbitri pensano che cada un po' troppo facilmente. È un atteggiamento che può danneggiare se stesso e la squadra, non solo nella singola partita ma anche nel corso di un intero campionato, sia a livello di risultati che di immagine. Ora testa a Catania e speriamo di poter vedere una bella partita e un altro risultato.

VANJA AGOSTINETTI (SVIZZERA): Non ho grandi commenti da fare su queste due partite. Due sconfitte abbastanza pesanti, maturate in modo diverso. Mi piacerebbe non rivedere più partite del genere, ma ad ogni squadra toccano nell'arco di un anno, pure a corazzate come la Juventus (leggasi 4-2 a Firenze). Brucia in particolare la partita contro l'Inter, sbeffeggiati dall'ex di turno. Duole dirlo, ma loro l'hanno vinta sul piano nervoso, proprio dove avremmo dovuto stravincere noi. Non voglio cadere poi in discorsi antisportivi, ma deve arrivare un giocatore dalla panchina a mostrare orgoglio e a prendere le difese dei nostri colori, mentre in campo nessuno alza la voce contro chi provoca e ride di noi. Si rifletta bene su queste situazioni purtroppo non nuove, già capitate in derby ed altri contesti.  Spero si concluda il campionato in modo dignitoso, perché come ho detto qualche partita fa, l'inizio della fine con Delio Rossi inizió già a maturare un anno fa con quella serie di sconfitte fastidiose patite nel girone di ritorno.

MARC BENAVIDES INVERNON (SPAGNA): forse la peggior serie della gestione Mihajlovic. Prima una partita da dimenticare contro la peggior Lazio degli ultimi anni, la Samp non è riuscita a fare il proprio gioco in nessuna fase della sfida. Maxi Lopez ha gonfiato la rete soltanto nel derby ed è per me inspiegabile che Okaka parta dalla panchina. Al “Ferraris” contro l'Inter la sfera personale ha dominato la scena, la differenza l'hanno fatta anche i portieri: Handanovic strepitoso, Da Costa non ha inciso. Peccato per il rigore sbagliato da Maxi Lopez, temevano che potesse sbagliarlo per l'accumulo di tensione accumulata in settimana. Attimi di follia con l'espulsione di Eder. Nonostante l'inferiorità numerica per 25' del primo tempo avremmo dovuto andare all'intervallo sul 3-1, Handanovic ha compiuto parate sulla carta impossibili. Nella ripresa abbiamo patito la stanchezza, subendo un'immeritata sconfitta.

ANDREA VAZZOLER (IRLANDA): Due sconfitte. Con Lazio e Inter si conferma il trend negativo psicologico-comportamentale tipico di questo gruppo. La mancanza di concentrazione e cattiveria agonistica hanno generato queste due nuove sconfitte che lasciano molto amaro in bocca per come sono arrivate. Con la Lazio si è perso per due a zero avendo dominato per larga parte del match una squadra, quella laziale, esaurita fisicamente e ferita tecnicamente da diverse cessioni e assenze. La sconfitta con l'Inter invece, si potrebbe sintetizzare con gli errori della difesa (mancata chiusura della diagonale di De Silvestri con conseguente errore di Da Costa) in occasione del primo gol e con quelli susseguenti rispettivamente dal dischetto di Maxi Lopez (ultima persona che avrebbe dovuto calciarlo vista la situazione emotiva del momento) e di Eder con l'espulsione (la decisione non è forse stata di gran buonsenso, ma non possiamo permetterci di sperare che lo sia). Spero che la società prenda in esame anche queste partite per capire chi sarà da Sampdoria anche il prossimo anno, anche perchè sembra strano che uomini e professionisti trovino così tante difficoltà a ricercare stimoli per "giocare a calcio" senza obiettivi, o senza Mihajlovic a "sgridarli".

MARIUS VADUVA (ROMANIA):  Partite dalle quali ci saremmo aspettati di più. Secondo me con la Lazio l'atteggiamento non è stato quello giusto di una squadra vogliosa di vincere e migliorare la propria classifica. Ci poteva stare prevedere un rilassamento una volta allontanata la zona calda, ma ci si attendeva qualcosa di diverso quando l'avversario deve fare i conti con numerose assenze e un uomo in meno per due terzi della ripresa. Contro l'Inter usciamo sconfitti causa sfortuna negli episodi e l'incapacità di gestire con maturità una tensione creata prima e durante la gara. Primo tempo strepitoso, spumeggiante, avremmo potuto segnare in più occasioni oltre al rigore sbagliato. Anche con Mihajlovic quest'anno la Samp è uscita sconfitta contro quasi tutte le big, dobbiamo lavorare sull'aspetto psicologico della squadra, contro Milan, Roma e Lazio non abbiamo notato la giusta reazione di una squadra battagliera. Attendiamo questo finale di campionato senza emozioni, sperando in un futuro più brillante. Con il Chievo ci abbracceremo allo stadio!