Gastaldello: “Non vedo l’ora che arrivi la prima partita di campionato, per verificare le nostre forze e le nostre possibilità”

26.07.2014 09:51 di  Rudy Maccherozzi  Twitter:    vedi letture
Gastaldello: “Non vedo l’ora che arrivi la prima partita di campionato, per verificare le nostre forze e le nostre possibilità”
© foto di Andrea Piras

Il capitano della Sampdoria Daniele Gastaldello è all’ottavo ritiro con i blucerchiati. Il Corriere Mercantile ha raccolto le dichiarazioni del difensore, focalizzate sulle sue esperienze legate ai ritiri estivi con la Sampdoria, delle quali vi riportiamo un estratto.

Gastaldello, tutto comincia nel 2007. "Purtroppo non fu una bella partenza, alla fine della stagione precedente venni operato di ernia inguinale, ci furono complicazioni e dovetti sottopormi a un consulto in Germania, cominciai la stagione in ritardo e giocai la prima partita solo in amichevole in Svizzera, il 9 settembre”.

Nel 2009 arrivò Del Neri. "Certo non avrei potuto immaginare che la stagione sarebbe finita in maniera trionfale. Conoscevo già il mister, per averlo avuto sei mesi al Chievo, e i suoi metodi, saremmo passati alla difesa a quattro molto alta. Eravamo molto convinti dei nostri mezzi e forse quella fu la nostra forza".

Quindi, la...famigerata estate della Champions. "Qualcuno di noi era nervoso e insoddisfatto, ma sul piano personale ero euforico, perché andavo ad affrontare un preliminare di Champions, un traguardo altissimo per la mia carriera. La stagione andò come andò e resta una ferita per quelli che, come me, c’erano".

E vi trovaste per l’ultima volta a Moena, in B, con Atzori. "Fu il ritiro più difficile, perché eravamo obbligati a vincere e attorno a noi c’era molta pressione”.

Eccoti a Bardonecchia con Ferrara. "Era cambiato molto, a partire dalla struttura degli allenamenti, il tecnico e lo staff erano molto giovani, quasi tutti ex calciatori. Il clima era molto sereno, forse troppo, ma è facile dirlo dopo. Però si lavorava bene".

Lo scorso anno, c’era Rossi. "E si correva tanto nel bosco, con lui davanti al gruppo, in bicicletta. Si lavorava molto sulla tattica e anche sui fondamentali, perfino basilari, con una cura estrema per il dettaglio. Ma quando cominciò la stagione variammo più volte, rispetto al modulo di partenza, finendo per trovarci in confusione".

E Bardonecchia 2014? "Si lavora molto sul campo con il pallone, ma tra Gps e cardiofrequenzimetri l’attenzione al lavoro atletico resta alta. Il clima, pur con tutte le novità attorno a noi, è buono e siamo fiduciosi".

“Non vedo l’ora che arrivi il 31 agosto, - ha concluso Gastaldello - data della prima partita di campionato, per verificare le nostre forze, le nostre possibilità”.