Che tempo che fa? Con Antonio è sempre sereno!

Stratosferica la prestazione del genio barese che realizza una doppietta e regala numeri di gran classe.
23.11.2008 18:43 di  Diego Anelli   vedi letture
Che tempo che fa? Con Antonio è sempre sereno!
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SAMPDORIA – CATANIA 3-0

MARCATORI: 6’ Bellucci, 62’, 91’ Cassano

SAMPDORIA [3-5-2]: Castellazzi; Gastaldello, Accardi, Lucchini; Stankevicius (89’ Ziegler), Dessena, Delvecchio, D. Franceschini (87’ Bonanni), Pieri; Cassano, Bellucci. (A disposizione: Mirante, Campanella, Campagnaro, Bonazzoli, Fornaroli). All. Mazzarri.

CATANIA [4-3-1-2]: Bizzarri; Alvarez (81’ Llama), Silvestre, Stovini, Silvestri; Biagianti, Gia. Tedesco, P. Ledesma, Mascara; Morimoto (60’ Plasmati), Paolucci (81’ Antenucci). (A disposizione: Kosicky, Sardo, Sabato, Izco). All. Zenga.

ARBITRO: Tommasi.

AMMONITI: Lucchini, Dessena (S); Alvarez, Silvestre (C).

NOTE: spettatori presenti 22.000 circa, con un centinaio di tifosi siciliani al seguito.



Un Cassano in condizioni psico-fisiche straordinarie trascina alla vittoria la Sampdoria, che si conferma macchina quasi impeccabile tra le mura amiche: quinta vittoria consecutiva casalinga tra campionato e Coppa Italia, soltanto due i k.o. interni durante la gestione Mazzarri. Antonio merita la copertina, ma non va dimenticata la prestazione dei suoi compagni: Stankevicius è sempre entrato nel vivo del gioco, risultando decisivo nello sbloccare il risultato, Dessena è riuscito a non farsi espellere, alzando un’ottima diga davanti alla difesa, Pieri ha fatto la propria fascia di competenza così tante volte da farci perdere il conto, la difesa ha corso meno rischi rispetto alla gara contro il Lecce, giocando spesso d’anticipo, Claudio ha ritrovato la via del goal.

Eppure per la truppa blucerchiata le premesse non erano delle migliori, vista la permanente emergenza d’organico: indisponibili Palombo e Padalino, acciaccato Campagnaro che resterà in panchina per l’intero match, Sammarco squalificato, Bottinelli ancora in patria. Formazione obbligata con assenza di alternative in quasi ogni reparto, prova del nove per Dessena nel cuore del centrocampo. Sull’altro fronte Zenga, come da tradizione, rimescola le carte, sorprendendo tutti con la scelta del giapponese Morimoto al posto di Plasmati, mentre in difesa i sudamericani Alvarez e Silvestre vengono preferiti a Sardo e Sabato. L’uomo più pericoloso degli etnei, ovvero lo sgusciante Mascara, agisce nel ruolo di rifinitore dietro alle due punte, con Paolucci costante punto di riferimento offensivo e Morimoto più defilato.

Dopo aver ottenuto buoni risultati con Padalino, FantAntonio ci prova anche con Stankevicius e, al primo tentativo, la loro intesa porta al vantaggio: scocca il minuto 6, Cassano taglia verso l’out destro dove il lituano anticipa con scioltezza Silvestri e crossa in centro per lo smarcato Bellucci, per il quale è un gioco da ragazzi insaccare da due passi. La Samp prende fiducia, gioca, si diverte e fa divertire. Tra i più attivi risulta essere proprio l’ex bresciano, che tenta gloria personale prima con una conclusione da fuori terminata sopra la traversa, poi con un colpo di testa simile al sigillo contro il Lecce, ma stavolta la sfera non inquadra lo specchio della porta. Al 26’ è l’onnipresente Antonio, autentico incubo per l’intera difesa etnea, a partire defilato dalla sinistra per poi accentrarsi, pronto il cambio di gioco per Stankevicius che taglia con un attimo di ritardo e l’occasione sfuma.

La reazione ospite tarda ad arrivare e si riassume in una serie di corner e in una conclusione da fuori operata attorno alla mezz’ora da Mascara, sulla quale Castellazzi respinge come può, la sfera schizza in area, contatto presunto o reale tra Morimoto e Pieri, gli etnei protestano, l’arbitro lascia correre. È tutto per la prima frazione.

Dopo il break, entrambe le compagini ritornano in campo con i medesimi effettivi e gli uomini di Zenga sembrano crederci di più; conclusione di Alvarez sopra la traversa, Mascara va via sulla destra, cross in centro per Paolucci in ottima posizione, ma Accardi di testa lo anticipa sul più bello. Il breve forcing rossoazzurro termina con una conclusione dal limite dello stesso ex ascolano, bloccata con sicurezza da Castellazzi.

I blucerchiati capiscono di aver abbassato troppo il proprio baricentro e ritornano a rendersi pericolosi. Scorre il minuto 52 quando Stankevicius, servito in profondità dallo stratosferico Antonio che continua a regalare giocate di gran classe, mette in centro un’invitante palombella, Pieri calcia di prima intenzione, Bizzarri blocca. È comunque il preludio al raddoppio firmato come giusto che fosse dal genio barese, che trova l’angolino alla sinistra di Bizzarri con un colpo da biliardo da posizione defilata nell’out opposto. Il Ferraris tutto in piedi per applaudire il suo Fenomeno, goal che chiude praticamente la gara, sebbene Zenga, due minuti prima, avesse gettato nella mischia Plasmati al posto dell’abulico Morimoto, optando per un vero tridente offensivo.

Da questo momento in poi non esiste proprio più partita, la Samp potrebbe dilagare, ma spreca l’inverosimile: al 71’ Delvecchio fa tremare l’incrocio dei pali, poi Claudio si divora un goal sotto porta su altruista assist di Antonio all’80’. Il tris arriva comunque nel recupero e a firmarlo è ancora il fantasista blucerchiato che infila Bizzarri sul primo palo, capitalizzando al massimo un contropiede portato avanti dal positivo Dessena.

Al triplice fischio finale è festa grande Sampdoria, un’ottima dimostrazione di forza nonostante assenze pesanti, ancora più importante visto l’impegnativo tour de force che l’attende: giovedi arriva lo Stoccarda, poi si va a Cagliari, ultimo match prima dell’attesissimo derby. Tra Uefa e la trasferta sarda devono arrivare almeno 4 punti, per poter pensare alla stracittadina con la massima fiducia e consapevolezza dei propri mezzi.