ESCLUSIVA SN - Tirotta: "Non sfociare nell'isteria. Lo stato d'animo non fa punti"

Per decenni uno dei volti più noti della tifoseria organizzata blucerchiata. Attualmente opinionista per Sampdorianews.net.
18.02.2015 00:21 di  Enzo Tirotta   vedi letture
ESCLUSIVA SN - Tirotta: "Non sfociare nell'isteria. Lo stato d'animo non fa punti"

Dopo le due trasferte libere di Cesena e Verona sono arrivate quelle di Roma e Parma, anche se purtroppo poi c’è stato l’episodio negativo di Samp-Palermo. Non ci voleva e mi auguro che quella sciocchezza non pregiudichi nulla. Ora dovremo capire se cambierà qualcosa rispetto ai segnali positivi che avevamo avuto. Si è trattato di un fatto abbastanza circoscritto, quindi non vedo perché le “gesta” di venti persone dovrebbero ritorcersi contro tutti.

Guardando alla piccola crisi di risultati che sta attraversando la squadra, la tifoseria ha reagito in parte bene, come storicamente rispondono i sampdoriani, cioè consci del fatto che essere terzi in classifica non è esattamente la nostra collocazione naturale, e che la Samp stava facendo qualcosa al di fuori del normale. In parte, invece, hanno reagito meno da sampdoriani, facendosi prendere dal mugugno. Se ci si ferma a questo, comunque, va bene, perché non mugugnare almeno un po’ significa accontentarsi, e accontentarsi non è nello spirito sportivo e competitivo, ma questo non deve sfociare nell’isteria. Sapere che abbiamo le potenzialità per fare bene ci deve servire da stimolo.

Certo, questa settimana nella testa dei tifosi c’è una sola cosa, ma bisognerebbe che lo fosse anche nella testa della squadra. Io sono un teorizzatore della “contestazione preventiva”: il giorno prima del derby vado a Bogliasco per contestare, con razzi, mortaretti, lattughe, e poi espongo uno striscione che recita “…e dobbiamo ancora giocarlo! Pensa se lo perdiamo”. Tornando seri, ho intravisto nella squadra la non capacità di gestire un momento e dei risultati eccezionali.

Ci siamo trovati inaspettatamente terzi in classifica, con merito, e anzi in credito di qualche punto con la fortuna, e nel momento in cui è subentrato il mercato di gennaio abbiamo trovato una sorta di scusa per un calo di tensione, e forse anche fisico. Ma il calciomercato c’è tutti gli anni, e l’unica differenza è se ci si rinforza o ci si indebolisce, non penso ci si possa lasciare distrarre. Il calo però ci può stare, soprattutto dopo quattro mesi intensissimi in cui abbiamo fatto nero qualsiasi rivale.

I nostri avversari arrivano alla stracittadina con uno stato d’animo sicuramente diverso, ma lo stato d’animo non fa punti. Non ho mai visto squadre vincere solo perché sono felici, o gasate, e inoltre al derby si arriva con l’adrenalina al massimo, la pressione a mille, il resto sono chiacchiere. Ci vorrà testa, e un po’ di buona sorte, ma non è la felicità che determina la vittoria, soltanto la capacità di buttarla dentro o meno. Serve essere rilassati, ma esserlo troppo, oppure troppo tesi, fa comunque male, non c’è la ricetta giusta.

Mi aspetto che sabato i nuovi arrivi siano decisivi… con quello che ci sono costati! Sono fiducioso, e so che se prima non eravamo dei fenomeni, adesso non siamo diventati scarsi all’improvviso, così come Mihajlovic, se prima le azzeccava tutte, adesso non si è rimbambito. Questo è il suo carattere. Ricordo che alla presentazione della squadra, quando Sinisa ha detto “Noi cercheremo sempre il risultato, a volte anche a costo di rischiare”, tutti hanno applaudito, nessuno ha chiesto di fare le barricate. Eravamo contenti allora, bisogna esserlo anche adesso.