ESCLUSIVA SN - Sconcerti: "Rendimento e qualità di Montella cose differenti. Importanti Ranocchia e Dodò, Sala più universale di De Silvestri"

Esclusiva realizzata per la rubrica "Sampdorianews mercato"
12.02.2016 19:12 di Giuseppe D'Amico Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA SN - Sconcerti: "Rendimento e qualità di Montella cose differenti. Importanti Ranocchia e Dodò, Sala più universale di De Silvestri"
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Domenica la Sampdoria sarà impegnata nella delicata sfida contro l'Atalanta, match che mette di fronte le due formazioni con il peggior rendimento del 2016. Il mercato di entrambe le compagini è stato simili, con vere e proprie rivoluzioni che hanno cambiato i connotati delle rose a disposizione di Montella e Reja.

Per quanto riguarda i blucerchiati, gli arrivi di Quagliarella, Alvarez, Ranocchia, Dodò, Skriniar e Sala hanno lasciato spazio alle partenze di Eder, Zukanovic, Regini, Bonazzoli, Rocca e Coda. A poco più di 10 giorni dalla chiusura del mercato di riparazione, Sampdorianews.net ha avuto il piacere di contattare Mario Sconcerti, figura storica del giornalismo sportivo e noto volto di Sky.

Domanda a bruciapelo: come valuta il rendimento di Montella sulla panchina blucerchiata? "Credo siano da considerare cose differenti il rendimento di Montella e le qualità di Montella. Il rendimento è basso, però le qualità sono ben altre. Credo che per le sue caratteristiche abbia trovato una squadra sbagliata, non c'entra Zenga. Vincenzo è un allenatore che cerca di giocare con molta qualità in campo, di tenere il pallone. Le caratteristiche della Samp sono completamente opposte; ha cercato e sta cercando di lavorare in questo senso, trovando però delle difficoltà e probabilmente giocatori non all'altezza per replicare il suo modo di vedere il calcio. L'ingresso di Carbonero e Cassano, abbinati a Soriano e Fernando sono stati tentativi in questo senso. La squadra però si è impaurita. La Samp di Zenga era una squadra diversa, in bilico tra l'essere una buona squadra e una squadra normale. L'esperimento di Zenga, interrotto in modo traumatico, ha fatto sì che la squadra sia involuta. Credo che ciò sarebbe successo con molti allenatori".

Per quanto riguarda la questione allenatore, lei una volta disse che Zenga è un allenatore che lavora con la squadra che si trova tra le mani, mentre Montella è un tecnico che chiede determinati interventi sul mercato. Crede che queste indicazioni siano state già seguite nello scorso mercato? "In un mercato in cui la cosa più importante era cedere Eder, è chiaro che non c'è stato molto spazio per le decisioni dell'allenatore. Gli arrivi di Alvarez, Quagliarella sono figli di queste esigenze. Per adesso Montella sta continuando a girare gli uomini della squadra, trovando però una rosa che non riesce a sostenere le sue filosofie di gioco, prendendo infatti molti gol. La Samp è propositiva da metà campo in su, ma ha paura di se stessa. Molti dei problemi sono psicologici, i giocatori hanno paura di non riuscire a fare le cose che dovrebbero fare. Ne ho viste tante di squadre che dimezzano il proprio rendimento".

Domenica c'è la delicata sfida contro l'Atalanta, squadra che proprio con la Samp ha il peggior rendimento dell'anno solare 2016. Che tipo di sfida sarà? E quale potrebbe essere la miglior soluzione difensiva? A 3 o a 4? "Si dice che le difese a 4 sono più solide, ma sono tali se si hanno a disposizione due centrali veri. Se hai un un terzino destro, uno stopper e un terzino sinistro per forza di cose non sono solide, anzi più solitarie. Le difese a 3 sono invece solide quando si ha la possibilità di passare a 5 con gli esterni, rendendo il reparto più composto e completo. Solitamente Montella giocava con 3 difensori funzionali alla ripartenza del gioco. La partita con l'Atalanta mi sembra la giusta gara per ripartire. La formazione di Reja sta giocando male, a bassi ritmi. Non che la Sampdoria stia giocando bene, però nel momento in cui c'è bisogno di trovare una formula di corsa l'Atalanta credo possa essere l'avversario ideale".

I blucerchiati sono quartultimi ma sono tante le squadre in pochi punti: crede che saranno Verona, Carpi e Frosinone a retrocedere o Samp e Atalanta possono rischiare? "No, personalmente credo che il capitolo retrocessione sia chiuso da tempo. La classifica rimarrà questa".

L'asse con l'Inter è stato quello più caldo del mercato blucerchiato, con gli arrivi di Dodò e Ranocchia in prestito a dar manforte al reparto arretrato. Si tratta di due giocatori da ricostruire o che possono essere già determinanti in chiave salvezza? "Ranocchia non credo sia un giocatore da ricostruire. E' rimasto uno dei volti del rifacimento totale della difesa dell'Inter, un giocatore che nel momento in cui dovesse tornare in nerazzurro potrebbe dare una grande mano. Non sarà un fuoriclasse, ma ha fisico, sa giocare a calcio, è un giocatore completo. Dodò è un ottimo giocatore, ma dipende cosa gli si chiede. Se gli si fa fare la fase difensiva, in marcatura diventa pericoloso. Dalla metà campo in avanti è un esterno di classe, a questi livelli può diventare davvero importante".

Un nome caldo nella scorsa sessione di mercato è stato quello di Mati Fernandez, che nel caso di partenza di Soriano a giugno potrebbe essere il sostituto designato. Secondo lei potrebbe essere una buona operazione? "Montella lo conosce meglio di me. Mati Fernandez è uno straordinario giocatore atipico, sa fare tutto ma non c'è una cosa che fa benissimo. E' una persona seria, un professionista molto serio, che avere in rosa può essere comodo. Ha bisogno di molta fiducia, nella Fiorentina gioca e non gioca e probabilmente con Montella giocherebbe. A Firenze però lo stesso Montella non riteneva imprescindibile. E' un calciatore che sa fare tantissimi ruoli, dalla mezzala avanzata al centrocampista a tutto campo. Se può fare comodo, dico di sì, ma non credo sia l'uomo giusto per il salto di qualità. Soriano è un'altra cosa".

A destra è arrivato Sala, giocatore dai buoni trascorsi a Verona e comunque ancora di prospettiva. "Sala è un ottimo giocatore, di rendimento. Lo sapevamo ormai tutti, già lo scorso giugno aveva avuto molte richieste. Sicuramente tornerà utile. Voglio molto bene a De Silvestri perché è una persona splendida, ma credo sia un giocatore molto più offensivo che difensivo. Sala invece è un giocatore molto più universale".

In difesa ci sono stati gli addii di Zukanovic e Regini. Crede che Roma e Napoli possano essere delle piazze giuste per loro? "Entrambi sono giocatori molto utili per lo stesso motivo: sono mancini. Il mancino è sempre ambito sul mercato, per di più Regini va da Sarri che è il suo scolpitore e farà la riserva di Koulibaly e Albiol. Zukanovic ha una grande duttilità, che gli consente di essere un giocatore estremamente funzionale. Saranno sicuramente utili alle rispettive squadre, ma non determinanti. Come d'altra parte lo erano a Genova".

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