ESCLUSIVA SN - Krsticic: "Sogno di giocare con questa maglia qualcosa di più dell’Europa League. Dare sempre tutto è il mio modo per ringraziare i tifosi"

Intervista esclusiva realizzata da Sampdorianews.net nel ritiro di Bardonecchia.
21.07.2014 08:46 di Lidia Vivaldi   vedi letture
ESCLUSIVA SN - Krsticic: "Sogno di giocare con questa maglia qualcosa di più dell’Europa League. Dare sempre tutto è il mio modo per ringraziare i tifosi"
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© foto di Federico De Luca

La sua è innanzitutto la storia di un ragazzo, prima che quella di un atleta. La storia del suo coraggio, la storia della caparbietà di chi ha lottato insieme a lui nei momenti più bui, con un lieto fine scritto tra i fili d’erba del Franchi di Firenze, dove, la sera del 2 dicembre 2012, Nenad Krsticic ha segnato il bellissimo gol che lo ha definitivamente consacrato come uno dei giovani pilastri della Sampdoria.

L’affetto che lo lega ai colori blucerchiati è speciale e sincero e, nonostante l’aria schiva e l’indole tranquilla, i tifosi doriani vedono in lui l’incarnazione del futuro capitano della Sampdoria. Il 2014-’15 sarà un anno cruciale per Krsticic, chiamato a confermare le grandi aspettative che tifosi e addetti ai lavori ripongono in quel ragazzo che ha già saputo vincere la battaglia più difficile e importante.

I microfoni di Sampdorianews.net hanno raggiunto il centrocampista serbo nel ritiro di Bardonecchia, per conoscerne le sensazioni ed i propositi per la prossima stagione, senza dimenticare che nel suo immediato futuro lo attende un grande cambiamento.

Il tuo bilancio dopo la prima settimana di ritiro:  “È stato duro, come deve essere un ritiro. È un po’ diverso da quelli degli anni precedenti, facciamo corsa più breve ma, diciamo, più forte. E poi si lavora tanto con la palla, che per noi giocatori è meglio, ci divertiamo di più.”

Come pensi che cambierà la Samp rispetto all’anno scorso? “Penso che non cambierà molto. Sì, è arrivato il nuovo Presidente, che ho visto ben carico, e penso farà le scelte giuste. Noi giocatori però siamo rimasti più o meno come l’anno scorso, il mister è rimasto quello dell’anno scorso, quindi penso che possiamo migliorare, e direi che la squadra non cambierà molto.”

L’anno scorso nel finale è mancato quello sprint in più che chiedeva Mihajlovic per arrivare ancora un po’ più in alto. Secondo te quali sono le ragioni? “Siamo arrivati ad un punto in cui eravamo stanchi mentalmente. Abbiamo fatto una prima parte di stagione molto difficile, poi è arrivato il mister e abbiamo cambiato, abbiamo iniziato a fare quello che avremmo dovuto fare dall’inizio, e siamo arrivati a salvarci praticamente tre mesi prima della fine, quindi ci è mancata un po’ la freschezza. Penso però che quest’anno riusciremo a fare un passo in avanti.”

Tra qualche settimana vi aspetta un impegno prestigioso in amichevole a Londra, ti piacerebbe giocare in campo internazionale con la maglia della Samp? “Sicuramente. Ho già realizzato il sogno di giocare con la Samp in Europa League, ora il mio sogno è giocare con questa maglia qualcosa “di più” dell’Europa League…”

Hai già segnato nella prima amichevole, e nelle ultime due stagioni hai messo in mostra le tue qualità segnando due bellissimi gol a Firenze e in Coppa Italia contro il Verona. Ti riprometti di segnare di più quest’anno? “Con questo cambio di modulo lo devo fare per forza! Il mister ha messo tre uomini a centrocampo, e vuole da noi che ci buttiamo sempre in area, quindi per forza dovrò segnare più degli ultimi due-tre anni.”

Pensi che avere un mister come Mihajlovic, tuo connazionale, possa aiutarti ancora di più per la tua crescita? “Lui già da quando era C.T. della Nazionale mi ha aiutato tanto, la convocazione in nazionale è stata per me un’emozione bellissima. Quando è arrivato alla Samp mi ha fatto capire come devo giocare, mi ha dato la fiducia, e penso di poter migliorare ancora tanto con lui.”

Il vostro rapporto di amicizia va anche oltre il campo, oppure resta un rapporto professionale? “Penso che tutti noi giocatori siamo amici con il mister anche fuori, perché è giovane, ha fatto una grande carriera, e ci dà una grossa mano parlando con noi anche lontano dal campo.”

Stai per diventare papà, come pensi che cambierà la tua vita? “Sicuramente cambierà tanto. Diventare papà è una cosa bellissima, e sinceramente non vedo l’ora. Tutti mi dicono che adesso devo dormire, dato che poi dormirò molto meno, però nell’esperienza con la mia nipotina ho fatto il contrario, perché da quando è nata lei ho dormito più di quanto facevo prima. Spero che anche mio figlio dorma volentieri di notte!”

I tifosi blucerchiati ti hanno da subito “adottato”, com’è il tuo rapporto con loro? “Come dico sempre, questa è la mia seconda casa, perché nei momenti più difficili che ho avuto loro mi sono sempre stati vicini. Quello che faccio in campo, dare sempre tutto, è il mio modo di dire grazie per quello che loro hanno fatto per me”.

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