ESCLUSIVA SN - Dionigi: "Nel derby un attaccante può diventare un eroe"

Nella settimana del derby della Lanterna non si può prescindere dal pensare a Davide Dionigi, uno dei pochi a cui può essere veramente attribuito l'appellativo di "Uomo-Derby".

È impressa nella mente di tutti i sampdoriani la sua esultanza sotto la Sud, e pare non sia vero che sono trascorsi 16 anni.

Quel pomeriggio Davide sembrava indemoniato: segnò una rete fondamentale ma prima glie ne fu annulata un'altra.

Dionigi è stato raggiunto dai nostri microfoni. La prima domanda non può essere che in riferimento a quel famoso gol.

Davide, cosa ti rimane ancora oggi di quel giorno?: "Fare un gol sotto la Sud è una cosa che ti rimane nel cuore per tutta la vita". - (ndr.: si sente la gioia nella voce di Davide, che prosegue): "Quei tifosi non li puoi dimenticare. Tutto è ancora nitido nella mente: il gol in spaccata e poi io che mi aggrappo alle inferriate della gradinata con i compagni caricati sulle spalle. Solo una parola: Magnifico".

Come vive il derby un attaccante di razza?: "Inutile negarlo, un attaccante in un derby, ma in particolare a Genova, sa che può diventare un eroe. E tutti sappiamo che è il sogno di ogni calciatore essere osannato in campo. Vivi tutta la settimana con il pensiero fisso di segnare un gol nel derby, e non importa se lo fai con le orecchie, con lo stinco o come capita: l'importante è vedere il pallone in rete dopo che l'hai toccato tu. Questo è il derby che sogna un attaccante".

Passiamo dai sogni alla realtà, come vedi l'attuale situazione della Samp e cosa prevedi per sabato?: "Dopo la partenza sprint la Samp ha avuto un po' di appannamento, ma ritengo che il periodo buio sia superato. È abbastanza evidente che il Genoa stia un pochino meglio e che parta favorito, questo è onesto dirlo per non offendere l'intelligenza di alcuno. Juric ha già trovato la quadratura. Sappiamo però che partire favoriti in un derby conta ben meno che in altre partite".

Come vedi il futuro della Samp? "Ritengo Giampaolo uno tra i migliori tecnici italiani. Il suo passato lo dimostra a dispetto degli esoneri che come sappiamo non sempre sono indicativi di cattiva conduzione tecnica di una squadra. Quello che chiunque mastichi di calcio vede abbastanza chiaramente è che il suo gioco ha bisogno di tempo per essere assimilato, e questo è il consiglio che mi sento di dare ai sampdoriani: date tempo ai giocatori di assimilare il gioco di Giampaolo. 

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