ESCLUSIVA SN - Delio Rossi: passato, presente e futuro della Sampdoria tra campo e mercato

07.12.2014 11:53 di  Diego Anelli   vedi letture
ESCLUSIVA SN - Delio Rossi: passato, presente e futuro della Sampdoria tra campo e mercato
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Ad un anno di distanza dall'esonero Sampdorianews.net ha avuto il piacere di intervistare in esclusiva Delio Rossi, il quale ha colto l'occasione per lanciare messaggi di grande stima e affetto nei confronti dell'ambiente blucerchiato. Numerosi gli argomenti trattati, tra i quali l'esperienza alla guida della Sampdoria, il rendimento di Manolo Gabbiadini, l'esplosione di Roberto Soriano, i nomi accostati ai blucerchiati per il mercato in entrata.

Mister, ha puntato fin da subito su Manolo Gabbiadini. Si aspettava questa crescita esponenziale? “Non avevo dubbi, parliamo di un giocatore che ho voluto io alla Sampdoria, avevamo lui e Zaza come punte centrali, abbiamo scelto Manolo anche per esigenze di bilancio. Lui voleva giocare come punta centrale, ma il campo ha dimostrato come riesca ad esprimersi meglio come esterno, merito di Mihajlovic. Sul suo rendimento mai avuto dubbi, si tratta di un giocatore molto professionale, dotato di un sinistro educato, un atleta anche dal punto di vista fisico”.

Mertens, Callejon, Insigne appena rientrerà. Napoli rappresenterebbe la destinazione giusta per avere continuità? “Chi decide prima o poi di confrontarsi con realtà più competitive deve fare i conti con la concorrenza, se si decide di compiere un determinato passo bisogna esserne consapevoli e avere le spalle larghe, lui sicuramente l'ha messo in conto”.

Tra i nomi accostati alla Samp per il post Gabbiadini, si è parlato molto di Josip Ilicic, una sua vecchia conoscenza. “Si tratta di un giocatore molto talentuoso, non ha le stesse caratteristiche di Gabbiadini, non è proprio un attaccante, agisce al meglio nel ruolo di trequartista, gli piace giocare centralmente”.

Durante la sua gestione blucerchiata si è parlato molto spesso di Ilicic: solo rumors di mercato, o c'è stato qualcosa di fondato? “Nulla di vero, so che ad Ilicic sarebbe piaciuto lavorare con me, ma non c'è mai stata una vera trattativa”.

Pandev non si è ambientato al Galatasaray, alcuni media lo hanno accostato anche alla Samp. L'ha avuto alle proprie dipendenze alla Lazio, potrebbe essere il rinforzo giusto per gennaio? “Dipende sempre dalle indicazioni e dalle scelte dell'allenatore. Pandev è più una seconda punta, può anche fare l'esterno, ma, al contrario di Gabbiadini, non ha le caratteristiche più adatte per coprire l'intera fascia. È chiaro che l'allenatore sa benissimo cosa serve a questa Samp, che reputo la vera sorpresa della Sampdoria”.

Il tormentone Cassano ha registrato ulteriori puntate nelle ultime settimane... “Anche a me mandava messaggi finalizzati al ritorno in blucerchiato, ha sempre concepito la Sampdoria come casa sua, ora è passato un po' di tempo, non so cosa abbia in mente la società, ma so benissimo che lui tornerebbe a piedi anche domani alla Samp. Sua moglie è di Genova, è molto apprezzato, dipende non da lui, ma dalla società”.

Ha avuto il merito di rilanciare Palombo, a quei tempi da mesi ai margini del progetto tecnico. “Sono contento per Angelo, ha sempre avuto qualità non soltanto tecniche, è innamorato della Samp, è  legatissimo a questa maglia, al momento del mio arrivo aveva grossissime motivazioni, non ho fatto altro che assecondarle. Dovevamo salvarci, ho preferito portarlo dietro, ora è tornato nel suo ruolo di centrocampista, giocando sempre in posizione centrale”.

Krsticic, dopo il noto infortunio subito con Matuzalem nel derby, non è ancora tornato quello che conoscevamo. Obiang si sta confermando su grandi livelli. “Penso che presto rivedremo Krsticic ad alti livelli. Parliamo di un combattente, un giocatore importante, cresciuto assieme a Soriano e ad altri ragazzi nel settore giovanile blucerchiato. Obiang è un altro elemento fondamentale della mediana, è dotato di fisico, tecnica, grande visibilità di gioco, incarna al meglio le caratteristiche del centrocampista moderno”.

Durante la sua gestione Soriano non è riuscito a rendere secondo le proprie qualità. Cosa non è andato? “Appena sono arrivato ho subito puntato su di lui, a me piacciono i giocatori di qualità e lui ne ha sicuramente, le evidenziava in allenamento. Alla domenica però non forniva un rendimento costante, viveva la partita come un esame, si era anche parlato di trasferirlo altrove, ma io mi opposi, trattandosi di un talento con grosse qualità. Il merito del suo attuale rendimento va a Mihajlovic, il quale è riuscito a farlo giocatore con assoluta tranquillità, Soriano ha acquisito enorme autostima”.

Da Ferrara a Delio Rossi, da Delio Rossi a Mihajlovic. Come interpreta il rendimento altalenante agli estremi della squadra? “La Sampdoria ha un organico dall'età media molto bassa, i giovani vanno sostenuti nei brutti momenti, con tempo e sacrifici. Quando arrivano da un periodo pieno di difficoltà e intravedono un po' di luce inconsciamente si rilassano un po', sarà un ulteriore step nel processo di crescita”.

Ad un anno dall'esonero cosa le è rimasto dentro dell'esperienza blucerchiata? “Resto fortemente legato alla Sampdoria e al suo pubblico che mi ha accolto benissimo, trattandomi sempre molto bene, anche nei momenti più duri, non girandoci mai le spalle, io non lo dimentico. Mi spiace che l'ambiente doriano non abbia potuto vedere il miglior Delio Rossi, negli ultimi tempi la squadra non riusciva a giocare come sono abituato a fare, purtroppo è capitato l'esonero, ma sono contento che la Sampdoria stia andando molto bene, resterò sempre in debito con questa gente. Non posso far altro che parlare bene dell'ambiente, i tifosi si sono sempre comportati bene con il sottoscritto, le cose non sono andate in campo come ci aspettavamo anche per colpa mia. Da parte del sottoscritto non ascolterete, né leggerete mai dichiarazioni di rancore, resterò legato alla Sampdoria, ci incontreremo in campo, saremo avversari, ma mai nemici, non potrei mai sputare nel piatto dove ho mangiato e dove mi sono trovato bene”.

Quando rivedremo in panchina il miglior Delio Rossi? “Io resto in attesa, sto aspettando la situazione giusta, mi auguro che arrivi presto, non penso di riciclarmi in altri versioni come giornalista e opinionista, so fare soltanto l'allenatore e voglio continuare a farlo”.

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