ESCLUSIVA SN - Calcagno: "Con Chievo la gara della stagione, Quagliarella e Cassano uomini spogliatoio. Totti? Non credo che..."

18.03.2016 15:55 di Giuseppe D'Amico Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA SN - Calcagno: "Con Chievo la gara della stagione, Quagliarella e Cassano uomini spogliatoio. Totti? Non credo che..."
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Weekend delicato per la Sampdoria di Vincenzo Montella, che dopo aver rimediato 7 punti negli scontri diretti con Frosinone, Verona ed Empoli torna a Marassi per cercare di fare bottino pieno contro il Chievo di Maran. Nel caso arrivassero i 3 punti, i blucerchiati avrebbero l'occasione di scalare qualche posizione in classifica, allontanandosi ancora di più dal terzultimo posto, occupato ad oggi dal Frosinone.

Per analizzare nel dettaglio il momento della Samp, Sampdorianews.net ha avuto il piacere di intervistare in esclusiva Mikaela Calcagno, noto volto di Sportmediaset.

La prossima gara di campionato metterà di fronte Sampdoria e Chievo. Come sottolineato anche dal ds blucerchiato Osti, può essere davvero la partita della stagione per la Samp? "Sì, lo deve essere. Anche se quest'anno il Chievo naviga in zone molto più tranquille rispetto alle passate stagioni, devo dire che nelle ultime gare si è vista una Sampdoria diversa, per cui credo che si possa mettere il primo mattone per puntare ad una salvezza tranquilla".

Come ha detto lei, nelle ultime uscite si è vista una Samp diversa. In questo cambiamento, quanto è stato determinante l'apporto di un giocatore come Quagliarella? "Certamente si tratta di un calciatore di grande esperienza, che in carriera ha segnato tanti gol importanti e che sa cosa vuol dire giocare con squadre che competono per grandi traguardi come la Juventus. Sa benissimo anche cosa significhi lottare per la salvezza, dunque credo che con il suo arrivo l'attacco della Samp si sia rinforzato. Porta in dote un grande bagaglio d'esperienza ed è sicuramente un uomo spogliatoio".

Proprio a causa del sempre maggiore impiego di Quagliarella è stato escluso dall'11 titolare Muriel. Visto che si è letto di un'ennesima bocciatura in Serie A per il colombiano, crede che in estate potrà lasciare l'Italia? "Non è mai facile. Ci sono annate particolari, come questa in cui alla Samp c'è stato il cambio di panchina. In più ha avuto qualche guaio fisico. Si tratta di un giocatore di grande talento ma non so se andrà via; bisogna vedere cosa accadrà sul mercato, anche perché ormai la Sampdoria ci ha abituato a sessioni abbastanza vive. Ciò che è certo è che non ha trovato lo spazio che forse si aspettava".

Quagliarella, Muriel... manca solo Cassano. Dietro l'unica punta, ad alternarsi con Alvarez e Correa, potrebbe aver trovato l'ennesima differente collocazione tattica. Come valuta la sua stagione? "Fantantonio, così come Quagliarella, ha una grande esperienza ed è sicuramente un uomo spogliatoio. Ha dei piedi unici, che poca gente in Europa, e forse nel mondo, può vantare, dunque è inevitabile non pensare che abbia raccolto molto meno di quanto avrebbe potuto meritare in carriera. In questa Sampdoria le sue giocate possono essere estremamente importanti, molti match si sono risolti con una giocata del campione di turno".

Tornando sul mercato di gennaio, oltre a Quagliarella sono arrivati giocatori importanti come Dodò e Ranocchia. Si è iniziato a leggere qualcosa riguardo ai loro eventuali riscatti, ma manca ancora tempo prima dell'apertura del mercato estivo. Crede che rimarranno in blucerchiato o che Mancini possa richiamarli a Milano? "In questo momento non mi sembra che Mancini, in base alle scelte che ha fatto, possa essere orientato a puntare nuovamente né su Ranocchia, né su Dodò. Stiamo parlando di due società che negli ultimi tempi si sono incrociate spesso in sede di mercato, uno su tutti l'affare Eder, ma fare delle previsioni è difficile. Sono due squadre che si muovono molto, parlo sia della scorsa estate ma soprattutto di questo gennaio, e quindi non si può dare nulla per concluso. Vestire il nerazzurro a San Siro è comunque una responsabilità pesante, sono quei colori e quegli stadi che pretendono un certo tipo di prestazioni: spesso gli errori non vengono perdonati dai tifosi".

L'esperienza di questo tipo di giocatori può sicuramente aiutare la squadra nell'ambito della lotta salvezza. La Samp può reputarsi salva oppure deve ancora guardarsi le spalle? "In questo momento credo che la Sampdoria sia ancora invischiata nella bagarre per non retrocedere. Non è troppo distante dalla zona rossa e se riuscirà a capire che l'unica cosa importante è mettere fieno in cascina potrà farcela senza troppe difficoltà. I blucerchiati ci hanno abituati a stagioni altalenanti, l'anno scorso si giocava l'Europa e adesso è lì nella parte destra della classifica. Ciò che conta è la mentalità: prendendo come esempio proprio i prossimi avversari a Marassi, il Chievo, se si gioca sereni si può anche avere la chance di togliersi qualche soddisfazione".

Le faccio un'ultima domanda: nelle scorse settimane si è parlato tanto del caso Totti. Negli ultimi giorni, il patron doriano Ferrero ha pubblicamente invitato il capitano giallorosso a venire a giocare a Genova. Possibile realtà o pura immaginazione? "Sono sicurissima che le intenzioni di Ferrero fossero e siano sincere. Quando ha detto 'altro che estero, lo porto qua' credo che parlasse assolutamente sul serio. Reputo però inverosimile vedere Totti con una maglia in Italia che non sia quella della Roma. Ha fatto una scelta di vita e non l'ha fatta oggi, bensì anni fa quando sappiamo tutti che era contesissimo da tutti i grandi club europei, come Real Madrid e il Milan, che non ha mai nascosto di aver voluto portare il n.10 della Roma a Milano. In questo campionato non credo indosserà mai una casacca diversa da quella giallorossa".

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