Viviano superbo, Regini in crescita, Acquah motorino

07.03.2015 20:46 di  Diego Anelli   vedi letture
Viviano superbo, Regini in crescita, Acquah motorino
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Viviano 7: superbo l'intervento sulla deviazione da due passi di Longo sul cross di Avelar ad inizio gara. Pochi minuti prima dell'intervallo rischia di dover gettare la spugna, invece stringe i denti ed evita la beffa sul retropassaggio di Romagnoli. Nella ripresa ordinaria amministrazione, dice di no a Farias nel tentativo di riaprire la gara.

Regini 6,5: un passo in avanti rispetto alle ultime prove. Attento in copertura, ad esempio con una tempestiva diagonale difensiva su Longo ad inizio gara, ma soprattutto più convincente in fase di spinta; su un paio di sue percussioni la Samp sfiora il vantaggio con Eder.

Silvestre 6: Longo lo mette in difficoltà, eludendo la marcatura alla prima occasione, ma fortunatamente Viviano compie un intervento superlativo. Prende poi le misure sugli offensivi cagliaritani guidando la difesa con la tradizionale esperienza, è suo l'assist per il goal di Eto'o.

Romagnoli 6,5: puntuale e affidabile in ogni intervento, unica eccezione un retropassaggio altamente rischioso quasi all'intervallo per Viviano peraltro acciaccato, sul quale si è rischiato tantissimo.

De Silvestri 6,5: l'avvio non è dei più tranquilli, con Avelar capace di metterlo ripetutamente in difficoltà, sia sul traversone per l'occasionissima di Longo, che pochi giri d'orologio più tardi rischiando il penalty. Con il passare dei minuti cresce d'intensità, ha il merito di sbloccare la gara, accompagnare costantemente l'azione offensiva e non rischiare quasi più nulla in non possesso.

Obiang 6: tocca un elevato numero di palloni, resta costantemente nel vivo del gioco, si prende la responsabilità di impostare in varie fasi del match. Si ritrova tra i piedi due ottime chance per gonfiare la rete, ma Brkic lo ipnotizza in entrambe le occasioni. Nella seconda era meno complicato superare il n°1 cagliaritano, capitalizzando il servizio in profondità di Eder.

Palombo 6: tanta sostanza, pochi palloni buttati via, rallenta il gioco quando il Cagliari aumenta il pressing, lo allarga e verticalizza non appena l'avversario crea densità centralmente.

Acquah 6,5: non ci sono dubbi sul fatto che sia il centrocampista più predisposto a spingersi in avanti. È bravo ad aggredire gli spazi, a cercare il fraseggio nello stretto e a rendere più dinamica la manovra. Peccato per l'ammonizione che lo costringerà a saltare la trasferta di Roma.

(65' Soriano 6: prestazione diligente, ma senza gli acuti che il suo talento ci ha abituati).

Muriel 6: non è ancora al top della condizione, il compito dell'esterno richiede elevato dinamismo e altrettanto sacrificio, ad inizio ripresa viene sostituito da Okaka. Più volte cerca e trova il triangolo con Eto'o, non trovando lo spazio per la conclusione.

(58' Okaka 6: lotta su ogni pallone, prezioso nel momento di maggior forcing ospite, fa respirare la squadra, consentendo di alzare il baricentro).

Eto'o 7,5: soffermarsi esclusivamente sul gran goal realizzato, il primo in blucerchiato, sarebbe banale e riduttivo. Immenso lavoro senza palla in pressing su ogni avversario, si prende la responsabilità di dare il là all'azione offensiva nel momento di maggiore difficoltà nella prima frazione, copre gli esterni difensivi quando si sganciano in avanti. È un fenomeno, ma dimostra di essere ancora un ragazzino in termini di entusiasmo e voglia di lottare e che ragazzino. (85' Duncan n.g.).

Eder 6,5: grande lavoro sporco al servizio della squadra, va ad intermittenza nei primi 45', meglio nella ripresa, quando con le sue consuete accelerazioni spacca la retroguardia sarda. Il servizio in profondità per Obiang avrebbe meritato un esito migliore, Brkic gli nega la gioia del goal nel finale con un gran colpo di reni.

All. Mihajlovic 7: la Sampdoria sta pian piano riacquisendo la propria fisionomia. Il lavoro non manca, perchè nella ripresa la sofferenza, contro un Cagliari affamato di punti ma in emergenza, è stata eccessiva, ma anche tra le difficoltà la squadra sta ritrovando la quadratura del cerchio. Il tridente di qualità si è dimostrata la scelta migliore, Eto'o incanta, Muriel deve ancora carburare, Eder è l'Eder che conosciamo. Da perfezionare alcuni meccanismi nel tridente e in particolare sulle corsie esterne difensive. L'intesa con Eto'o è il miglior aspetto della serata, per la “felicità” di chi non ha perso un attimo ad agitare le acque dal punto di vista mediatico.