Soriano implacabile, Djordjevic sorprendente, Acquah e Silvestre imperiosi

10.05.2015 17:30 di Serena Timossi Twitter:    vedi letture
Soriano implacabile, Djordjevic sorprendente, Acquah e Silvestre imperiosi
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Viviano 6: primo tempo quasi da spettatore, non chiamato a intervenire dagli attaccanti bianconeri. Nella ripresa solo due squilli dell'Udinese: il palo esterno colpito da Widmer e l'incursione di Di Natale, al quale si oppone in uscita bassa, causando il rigore del momentaneo 1-3.

Regini 6,5: avvio vivace, seguendo i dettami del mister di restare alti per aggredire i padroni di casa sin dalle prime battute. Buoni spunti in avanti e altrettanto positiva la scelta dei tempi di intervento in fase difensiva. Esce per i postumi di uno scontro con Pinzi.

(dal 36' s.t. Coda s.v.: torna a Udine da avversario, facendo buona guardia sugli ultimi assalti dei padroni di casa, a risultato ormai in cassaforte).

Munoz 6,5: chiamato a sostituire Romagnoli, svolge il compito con personalità e precisione, riducendo al minimo la pericolosità dei giocatori offensivi friulani. Si sposta a sinistra con l'uscita di Regini.

Silvestre 7: un muro su cui si infrangono le speranze della squadra di Stramaccioni di riaprire la gara. Anticipi, interventi puntuali e consueta imperiosità di testa contraddistinguono la sua prova. Tra i migliori in campo.

Wszolek 7: Mihajlovic lo preferisce a Cacciatore in sostituzione dello squalificato De Silvestri e la sua scelta viene premiata da un'azione personale travolgente sfociata nell'assist per l'1-0 firmato Soriano. Propositivo nella metacampo avversaria, cresciuto a livello tattico quando è chiamato a difendere.

(dal 30' s.t. Cacciatore s.v.: poco più di un quarto d'ora per congelare il risultato, entra positivamente in partita)

Duncan 7: nel primo tempo ci prova di testa su cross di Acquah, ma l'incornata è di poco alta. Molto dinamico, chiama lo schema in occasione del corner sui cui sviluppi nasce il 2-0 blucerchiato, colpisce un palo e confeziona una splendida apertura non finalizzata da Djordjevic. Nel finale insacca di prepotenza per il poker doriano.

Palombo 6,5: dirige i lavori a centrocampo e supporta la difesa, aprendo gli spazi per i rapidi compagni di reparto, propensi alle sortite offensive. Unico neo l'errore a centrocampo che origina la ripartenza che porta Di Natale a tu per tu con Viviano, ma in interdizione è eccellente.

Acquah 7: lo speaker del “Ferraris” lo definisce “mastino” e il ghanese tiene fede al soprannome sfoderando un repertorio che spazia dal pressing asfissiante, ai recuperi provvidenziali (al 18' è strepitoso in piena area su Kone), agli inserimenti. Partecipa alla fiera delle occasioni sprecate depositando sul fondo un'invitante palla servita da Djordjevic, ma si fa perdonare con la rete del 3-0 al 34'. Un concentrato di energia e dinamicità.

Soriano 7,5: non solo detta i tempi della manovra, ma si veste da bomber e firma una doppietta facendosi trovare al posto giusto al momento giusto. Tempismo e cinismo, ingredienti vincenti.

Muriel 6,5: vorrebbe segnare per mettere a tacere i fischi dei suoi ex tifosi, ma nella prima frazione è troppo timido e finisce per farsi imbrigliare. Cresce nella ripresa, protagonista di una generosa prestazione alla quale manca solo la freddezza necessaria per finire sul tabellino dei marcatori, come accade nella doppia occasione in avvio di ripresa. Splendido l'assist per Duncan.

Eto'o 5,5: prova opaca del camerunese, il cui ritmo compassato oggi stona con l'aggressività dei compagni. Un paio di lampi – conclusione centrale al 20' e tiro murato al 32' – prima di lasciare spazio al giovane Djordjevic.

(dall'11's.t. Djordjevic 6,5: dà un apporto considerevole alla manovra offensiva blucerchiata, ha grandi mezzi. Peccato per le due occasioni sprecate a tu per tu con Karnezis, ma realizza assist pregevoli per Duncan e Acquah, non finalizzati, e soprattutto per il 2-0 di Soriano. Merita fiducia.

All. Mihajlovic 7: tre titolari squalificati, ma mette in campo la miglior formazione e la scelta di puntare su Wszolek, più propenso all'attacco, viene ripagata dal polacco. Coraggioso anche nell'inserire il Primavera Djordjevic, che cambia il ritmo alla partita. L'approccio aggressivo sin dai primi minuti dimostra che la squadra è atleticamente in forma e la vittoria di oggi è la risposta che cercava dai suoi ragazzi per lo sprint finale.