Soriano implacabile, Cassano illuminante, Eder e Carbonero incontenibili

05.01.2016 23:37 di  Serena Timossi  Twitter:    vedi letture
Soriano implacabile, Cassano illuminante, Eder e Carbonero incontenibili
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Viviano 7: il portiere blucerchiato non si fa trovare impreparato al 35', quando Laxalt scalda i suoi guantoni alla ricerca del goal del pareggio. Suso e Laxalt ci provano anche nella ripresa, ma si supera bloccando anche la conclusione al volo di quest'ultimo. Una sicurezza.

De Silvestri 6,5: è costretto a lasciare il campo dopo appena mezz'ora di gioco per un problema all'adduttore, la sua partita è comunque positiva, accorta e senza sbavature. Con lui in campo Laxalt non desta preoccupazione.

(dal 35 p.t. Cassani 6: subentra a De Silvestri e cerca di mantenere i nervi saldi nel momento di maggiore pressione rossoblu. Rischia nei minuti finali, sbagliando una chiusura che al 43' poteva costare cara, nel complesso la sua è una prestazione sufficiente).

Zukanovic 5,5: luci e ombre. Luci nel primo tempo, quando la pericolosità degli attaccanti genoani è ridotta al lumicino (anche se il primo brivido nasce da una sua marcatura imprecisa), ombre soprattutto nella seconda parte di gara, culminate nell'errore nel disimpegno che innesca il 2-3 della squadra di Gasperini.

Moisander 5: vanifica quella che per oltre un tempo era apparsa una buona gara con due errori marchiani: prima si fa sovrastare da Pavoletti, che apre le marcature genoane, poi si intestardisce nel tentare il dribbling a ridosso della propria area e con due avversari ravvicinati, spianando la strada a Lazovic, che grazia Viviano.

Regini 6,5: adotta un atteggiamento prudente, coprendo e limitando i rischi al minimo sindacale. Nella ripresa il Genoa si fa più arrembante, ma tiene botta. Sul 2-0 prende coraggio e quando trova spazio davanti a sé tenta la discesa. In avvio di ripresa è proprio da una sua progressione imperiosa che ha origine il goal del 3-0, alimentato da Cassano e finalizzato da Soriano.

Fernando 6,5: il metronomo blucerchiato dosa sciabola e fioretto, fungendo da raccordo tra i reparti e lottando su ogni pallone.

Barreto 6: nel finale colpisce la traversa mancando il poker che avrebbe chiuso la gara, risparmiando qualche minuto di sofferenza a giocatori e tifosi. Gioca con la consueta grinta, ma nel secondo tempo non sempre riesce ad arginare la pressione rossoblu.

Soriano 7,5: quando ha tra i piedi il pallone giusto, diventa implacabile. Il suo tiro è chirurgico, potente quanto serve e imparabile per il malcapitato Perin. L'uomo giusto al posto giusto. Il suo dinamismo cala nel secondo tempo, ma è il cecchino blucerchiato della 111° stracittadina.

Cassano 7,5: l'uomo ovunque blucerchiato. E' il cervello della Samp, inventa e detta i ritmi di gioco. I suoi tocchi di prima deliziano e i due assist, il primo dei quali con la complicità di Burdisso, sono inviti che Soriano non si lascia scappare. Con Montella ha ritrovato fiducia e smalto.

(dal 29' s.t. Muriel 6: quando entra in campo ha il compito di colpire in contropiede, sfruttando gli spazi che il Genoa inevitabilmente crea alla ricerca del pareggio. Non riesce a pungere, accentrandosi o peccando di generosità anziché puntare l'uomo come sa e deve fare).

Carbonero 7: gioca a tutto campo, contrastando con incisività e proponendosi innescando duelli in velocità che seminano il panico sulla fascia di competenza. La rete del 2-0 è in gran parte opera sua, una splendida giocata con i tempi giusti nel servire il compagno accorrente. Generoso.

Eder 7: saettante, costringe spesso i difensori avversari a fermarlo con le cattive. E' l'osservato speciale di Gasperini ma capitalizza al meglio l'unica palla-goal ricevuta: il 2-0 è un capolavoro di tecnica e freddezza. Non al meglio fisicamente, è costretto a lasciare il rettangolo verde dopo pochi minuti della ripresa.

(dal 13' s.t. Correa 5,5: comincia con una gran progressione, involandosi sulla corsia mancina; poco dopo pecca di leggerezza trattenendo il pallone tra i piedi quel tanto che basta agli avversari per vanificare la sua sortita. Non riesce a far salire la squadra né ad inventare dopo l'uscita di Cassano).

All. Montella 6,5: il primo derby dell'Aeroplanino termina con una vittoria, confermandolo “bestia nera” di Gasperini. Due cambi sono forzati da problemi fisici, l'unica scelta che desta qualche perplessità è l'inserimento di Correa anziché un centrocampista con caratteristiche diverse, come Ivan. La Samp è sorniona e cinica, nella ripresa si complica la vita da sola evidenziando le lacune che dovranno essere colmate in sede di mercato. Una cosa è certa: la scintilla è scoccata, mister Montella è la boccata d'aria fresca che serviva alla Samp.