Regini valore aggiunto, Sansone meno lucido del solito, Eder ha la qualità nel dna, Krsticic non incide

27.04.2014 18:16 di  Diego Anelli   vedi letture
Regini valore aggiunto, Sansone meno lucido del solito, Eder ha la qualità nel dna, Krsticic non incide
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© foto di Federico Gaetano

Fiorillo 6: intuisce l'angolo ma, per un non nulla, non intercetta il rigore di Thereau. Non si fida della presa e respinge di pugno la conclusione da fuori operata da Radovanocic.

Regini 7: è il valore aggiunto nel finale, dove fa ricorso ad un'infinita quantità di energie per scardinare la retroguardia clivense. È protagonista della cavalcata che apre la strada al pareggio di Eder, nel recupero è suo il traversone, con l'involontaria complicità di Hetemaj, che consente a Soriano di trovare il goal della vittoria. Complessivamente una partita già sufficiente per senso della posizione e carica agonistica, esaltata poi dall'ottimo finale.

Gastaldello 6,5: assieme ai compagni di reparto lascia troppo spazio alla conclusione di Obinna, dalla quale arriva il rigore e l'espulsione di Mustafi. Sfortunato in occasione del montante, si immola sulla ribattuta di Lazarevic dopo il tentativo da fuori di Radovanovic. Si sgancia spesso in avanti, prendendosi talvolta qualche rischio di troppo.

Mustafi 5,5: prestazione positiva per la capacità di giocare spesso e volentieri d'anticipo su Thereau e per la volontà di impostare la manovra fin dalle retrovie. Macchia la sua prova con l'intervento da ultimo uomo che stava per consentire al Chievo di espugnare il “Ferraris”.

De Silvestri 6,5: non sempre impeccabile in termini di lucidità e precisione nei cross, del resto è tra coloro che ha tirato di più la carretta dall'inizio della stagione. Non si risparmia mai per abnegazione e spirito di sacrificio, corre fino al triplice fischio finale.

Palombo 6: dinanzi alla diga a centrocampo costruita dal Chievo non è semplicissimo costruire gioco, ma cerca di farsi sempre vedere dal compagno in possesso di palla e va spesso alla ricerca della verticalizzazione per trovare scoperta la retroguardia gialloblu. Da una sua punizione arriva il montante colpito dai blucerchiati.

(70' Fornasier 6: guida il pacchetto arretrato con personalità, cercando di mantenere la posizione e portare sostegno ai centrocampisti in fase d'impostazione).

Krsticic 5,5: tocca un elevato numero di palloni, ma raramente riesce ad incidere. Esce dal campo letteralmente esausto per aver dato sul terreno di gioco, ma da un giocatore del suo livello ci si aspetta qualcosa in più soprattutto in termini di qualità. (81' Renan n.g.)

Soriano 7: il goal è soltanto la ciliegina sulla torta, si sarebbe meritato comunque il voto positivo per una prestazione gagliarda, coraggiosa, nella quale ha evidenziato tutta la propria crescita per personalità e maturità. È forse l'unico a non sparire mai dal gioco doriano, corre molto in non possesso, rappresenta sempre un'alternativa giocabile per i compagni. Ad inizio ripresa avrebbe meritato maggior fortuna in occasione di un'interessante serpentina sull'out sinistro.

Sansone 5,5: meno lucido e più confusionario del solito. Spreca due ottime chance in ripartenza, causa il terreno imperfetto del “Ferraris” e imprecisione al momento dello scarico, vanificando due potenziali palle goal per Okaka ed Eder. Nella prima frazione sfiora la gioia personale da buona posizione, ma la sua conclusione è centrale e facile preda di Agazzi. Nella ripresa cala d'intensità, faticando a svolgere adeguatamente entrambe le fasi.

(64' Gabbiadini 5,5: non riesce ad entrare nel vivo del gioco, lasciando poche tracce nei minuti a propria disposizione).

Eder 6,5: il suo inizio gara è ottimo, si sarebbe conquistato un rigore, ma il direttore di gara lascia correre e l'occasione, seppure in maniera rocambolesca, sfuma per fortuna del Chievo. Nella fase centrale della sfida si danna l'anima, ma non appare in forma smagliante, pare in debito d'ossigeno, risultando impreciso e fumoso. Il brasiliano ha però la qualità innata nel proprio dna e dopo, aver sfiorato il goal con un bel diagonale che fa la barba al palo, riporta la Sampdoria in parità, concretizzando nel migliore dei modi la cavalcata di Regini e superando Agazzi con un tocco di classe al termine di una serie di slalom tra i difensori gialloblu. Decisivo.

Okaka 6,5: prezioso in versione assist-man e in copertura al servizio della squadra. Anche quando non trova lo specchio della porta risulta comunque, spesso e volentieri, fondamentale nel gioco e negli equilibri della squadra.

All. Mihajlovic 6,5: la Sampdoria non avrebbe meritato la sconfitta per le occasioni create nel primo tempo e in virtù della gara attendista e rinunciataria disputata da un Chievo che ha mostrato oggi tutti i propri limiti in termini di gioco e qualità. L'espulsione di Mustafi ha aggravato la situazione per una Sampdoria comunque lontana, per gioco e ritmo, dalla formazione ammirata nei mesi precedenti. La voglia di riscatto, l'orgoglio e lo spirito battagliero hanno avuto la meglio, consentendo di conquistare 3 punti ormai insperati. La Sampdoria ha messo in campo il carattere del proprio tecnico.