Gabbiadini intraprendente, Obiang ritrovato, Bjarnason impalpabile

18.01.2014 23:19 di  Serena Timossi   vedi letture
Gabbiadini intraprendente, Obiang ritrovato, Bjarnason impalpabile
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Da Costa 6: subisce quattro reti sulle quali non ha responsabilità. Il palo lo favorisce nel primo tempo sulla conclusione di Tevez al 28’; nella ripresa è attento sul tiro cross di Asamoah, mentre Llorente lo grazia a tu per tu al 62’calciando sul fondo.

De Silvestri 6: i pericoli maggiori per la Samp, anche nel miglior momento della Juve, non provengono dalla zona di sua competenza. Quando riesce a sganciarsi alimenta la manovra offensiva con intelligenza. Buffon gli nega il goal di testa con una gran parata istintiva al 15’ della ripresa.

Mustafi 5,5: complessivamente attento, ma di fronte ad attaccanti come Tevez e Llorente e alle incursioni di Vidal e compagni ogni sbavatura può costare caro e in occasione del 2-0 bianconero lo spagnolo lo sovrasta di testa.

(dal 7’ s.t. Costa 5: non entra mai in partita e sbaglia una gran quantità di appoggi e controlli. Impreciso).

Gastaldello 6: gioca spesso la rischiosa carta dell’anticipo, ma argina le offensive dei padroni di casa, cercando di concedere il meno possibile.

Regini 5,5: sulla sua valutazione pesa il non essere salito in tempo per mettere in fuorigioco Vidal nell’azione che porta all’1-0 bianconero e la leggera spinta sullo stesso Vidal, ingenuità che causa il rigore per la Juventus. Peccato, perché in fase di possesso palla si dimostra propositivo e nel primo tempo gli unici pericoli per la difesa bianconera provengono dai suoi cross tesi.

Palombo 6: nel primo tempo la Juve parte a ritmo elevato e cerca di fare il possibile per chiudere i varchi aiutando la difesa nelle vie centrali, anche se la qualità dei centrocampisti bianconeri talvolta lo mette in difficoltà. Cresce, come tutta la squadra, nella ripresa.

Obiang 6,5: ritrova lo smalto perduto da alcune gare, contrastando con grinta, cercando la giocata semplice ma efficace e fungendo da raccordo tra i reparti, assicurando l’equilibrio nell’assetto blucerchiato. Impedisce a Marchisio di ragionare in cabina di regia.

Gabbiadini 7: qualità al servizio della squadra, purtroppo non assistita dalla Dea bendata quando la sua conclusione mancina si stampa sulla traversa. Coraggioso in più di un’occasione, si mette in luce con piglio e segna la rete che riaccende le speranze della Samp. In costante crescita.

Bjarnason 4: schierato a sorpresa dal primo minuto, si dimostra impalpabile, approssimativo nel controllo palla e avulso dal gioco. Decisamente una serata da dimenticare.

(dal 1’ s.t. Renan 6: ordinato e grintoso, dà l’impressione di seguire con precisione i dettami impartiti dal mister, contribuendo alla reazione della squadra nel secondo tempo).

Wszolek 5,5: sprazzi di vivacità, ma è ancora grezzo nel dettare l’ultimo passaggio e gli manca un pizzico di coraggio per puntare l'uomo, pur avendo le qualità per farlo.

(dal 25’ Sansone 5,5: non incide sulla partita e non riesce a trovare gli spazi per pungere).

Eder 6: molto isolato e poco servito nel primo tempo, nella ripresa cresce e mette in difficoltà i bianconeri duettando con Gabbiadini e i centrocampisti. Caparbio su ogni pallone.

All. Mihajlovic 6,5: ha cambiato il volto della squadra, permettendole di uscire a testa alta dal terreno di gioco nonostante la sconfitta. Sorprende la decisione di schierare Bjarnason dal primo minuto, ma rimedia inserendo le pedine giuste nella ripresa. Indubbiamente, le assenze di Soriano e Krsticic rendevano ancor più difficile compiere un’impresa allo “Juventus Stadium”, ma l’atteggiamento, ancora una volta, non delude e adesso andrà replicato nell’importantissima sfida interna con il Bologna della settimana prossima.