Fernando e Barreto troppo brutti per essere veri, difesa vietata ai malati di cuore

28.11.2015 23:07 di  Diego Anelli   vedi letture
Fernando e Barreto troppo brutti per essere veri, difesa vietata ai malati di cuore
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© foto di ALBERTO LINGRIA/PHOTOVIEWS

Viviano 5: gli attaccanti e i centrocampisti del Milan arrivano da tutte le parti, sembra un tiro al bersaglio e fa il possibile nella prima frazione per limitare i danni. Ad inizio ripresa è però il suo clamoroso errore in disimpegno a chiudere definitivamente la sfida.

De Silvestri 4,5: è l'unico ad avere qualche giustificazione, quattro mesi di stop e un rientro anticipato dopo un grave infortunio. Fisicamente in costante affanno. In ritardo su Bonaventura in occasione del vantaggio, ingenuo sul penalty del raddoppio. Seconda frazione in apnea.

Silvestre 4: lontanissimo parente del perno difensivo della passata stagione. Viene saltato con estrema semplicità in ogni uno contro uno. In ritardo e fuori posizione in diverse occasioni.

Regini 4: la finta di Niang lo manda fuori dal gioco nell'azione del vantaggio rossonero, l'ex genoano elude il suo intervento in maniera a dir poco plateale. In perenne difficoltà ogni qual volta il Milan verticalizza e accelera i ritmi.

Mesbah 5: il Cerci di questo periodo è un brutto cliente, sicuramente in netta ripresa rispetto alla precedente stagione no. Spesso non riesce a contenerlo, ma almeno non va completamente alla deriva.

Fernando 4: perde un numero incalcolabile di palloni in fase d'impostazione, non protegge adeguatamente la difesa mancando diversi interventi in anticipo al limite dell'area. Gioca sotto ritmo e non accompagna mai l'azione offensiva.

Barreto 4: il suo dinamismo sembra un lontano ricordo. Non entra mai in partita e il centrocampo doriano gioca in evidente doppia inferiorità numerica.

Ivan 5,5: almeno sulla carta il ragazzino avrebbe dovuto essere l'anello debole del reparto, invece non sfigura, mette in campo grinta e dinamismo, di più non può nel pieno marasma generale.

Soriano 5: anche lui non incide, ma almeno prova a combinare qualcosa. Sfiora il goal ad inizio gara non approfittando dell'errore di Donnarumma, si concede lunghe pause dal gioco, ma le poche palle giocabili e potenziali occasioni passano spesso dai suoi piedi.

Muriel 4,5: è vero, la coppia di attaccanti poteva anche andarsi a prendere un the caldo intanto i palloni giocabili erano cosa rara, ma il suo non movimento e la sua imprecisione non fanno altro che aggravare ulteriormente la situazione.

Eder 5,5: l'intervento di Donnarumma in piena area rischia di metterlo k.o. Dopo nemmeno un minuto di gioco, si teme il peggio, ma per fortuna è soltanto una botta. Quell'episodio comunque limita almeno per parte della frazione il rendimento del Nazionale azzurro, il quale si vede costretto a predicare nel deserto. È tra gli ultimi a mollare, conquistando e realizzando il rigore che serve soltanto per la bandiera.

All. Montella 5: era troppo sperare che la Sampdoria in pochi giorni trovasse un gioco, peraltro mai visto nella precedente gestione, ma in queste due trasferte sinceramente era lecito aspettarsi qualcosina in più rispetto ad una squadra senza mordente, incapace di lottare e reagire alle avversità. Le prestazioni in trasferta non sono superiori al recente passato, anzi. C'è molto da lavorare anche sotto il profilo psicofisico, sarà importante trasmettere la propria identità di gioco tenendo però ben presenti le caratteristiche e i limiti dell'attuale rosa al di là delle qualità in alcuni elementi.