Eder inarrestabile, Palombo metronomo, difesa impenetrabile

13.01.2014 21:25 di  Serena Timossi   vedi letture
Eder inarrestabile, Palombo metronomo, difesa impenetrabile
TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Da Costa 6: trascorre la maggior parte della gara pressoché inoperoso, assumendosi qualche rischio nel voler giocare sempre la palla nella prima frazione, scaricando su compagni su cui sono in agguato gli attaccanti bianconeri. A pochi minuti dalla fine l’Udinese gli scalda le mani, bravo a proteggere il proprio palo deviando in angolo.

De Silvestri 6,5: il campo pesante si addice ad elementi dotati di forza fisica come lui, copre diligentemente e prova l’affondo quando ne ha l’occasione. Al 10’ della ripresa tenta la doppia conclusione, ma gli viene negata la gioia del goal.

Mustafi 6,5: nessun particolare pericolo proveniente dalle sue parti, fa buona guardia e quando commette qualche lieve sbavatura Gastaldello è ben posizionato e rimedia senza affanni.

Gastaldello 7: la rete del 3-0, pallone scheggiato su punizione con perfetta scelta di tempo, è il coronamento di un’ottima prestazione. Di Natale e compagni non lo impensieriscono, attento e puntuale.

Costa 6,5 nei primissimi minuti svirgola, per fortuna senza conseguenze, visto che Gastaldello è ben appostato e pronto a chiamare in causa Da Costa; ma reagisce immediatamente e dà il proprio contributo sulla sinistra in appoggio a Wszolek, confezionando anche un bel cross per Soriano al 19’. Nella ripresa non sbaglia praticamente nulla.

Palombo 7 il metronomo blucerchiato, orchestra i tempi della manovra e mantiene alti pressing e baricentro, come da dettami di Mihajlovic. Non perde mai la lucidità nel corso della partita.

Krsticic 6,5: rileva Obiang, tornando a manovrare davanti alla difesa con piglio. Spende molte energie in recuperi e contrasti. Ammonito, salterà la partita con la Juventus.

(dal 27’ s.t. Renan 6: probabilmente vorrebbe festeggiare con un goal la nascita del piccolo Lorenzo, ma il suo mancino non è sufficientemente “caldo” e un paio di conclusioni sono da dimenticare. Bravo nel ripiegare e dare solidità alle vie centrali)

Gabbiadini 6,5: dal punto di vista della finalizzazione lo si vede poco, ma è molto mobile, come di consueto, e alimenta l’azione offensiva blucerchiata assicurando gli equilibri necessari. Pennella la punizione su cui Gastaldello svetta siglando il 3-0.

Soriano 6: agisce in posizione centrale alle spalle di Eder, creando insidie alla retroguardia friulana in virtù del suo moto perpetuo, atto a creare al brasiliano gli spazi in cui tentare l’affondo. Sfiora il goal di testa in torsione e alimenta l’azione che porta al rigore. Ammonito, non contiene la propria veemenza e incontra ingenuamente la seconda sanzione andando deliberatamente sull’uomo in un’azione d’attacco.

Wszolek 6: nel primo tempo duetta con risultati alterni con Costa, è sempre deciso nel piombare sul pallone. Non sfrutta al 12’della ripresa un contropiede invitante. Non sempre preciso, ma costringe i bianconeri alla massima attenzione nella sua zona.

(dal 20’ s.t. Bjarnason 6: ringhia sulle caviglie degli avversari con la consueta veemenza).

Eder 8: inarrestabile, inesauribile, pericolo costante da fermare solo con le cattive. Falli guadagnati, due reti segnate (rigore perfettamente angolato e ottima scelta di tempo nello scatto per il 2-0), attraversa uno strepitoso momento di forma.

(dal 40’ s.t. Sansone s.v.: pochi minuti per creare ulteriore scompiglio tra le fila dell’Udinese ormai in 9)

All. Mihajlovic 7: Samp coraggiosa sin dai primi minuti, la squadra blucerchiata prudente e guardinga della gestione Rossi è un lontano ricordo. Ci si attendeva Renan dal primo minuto, ma accanto a Palombo sceglie di arretrare Krsticic, lasciando Soriano alle spalle di Eder. Mossa azzeccata, visto che l’asse centrale della Samp funziona perfettamente e l’italo-tedesco disputa un ottimo primo tempo. Unica pecca: si fida troppo di Soriano stesso lasciandolo in campo nonostante fosse già ammonito e fosse già stato graziato da Mazzoleni. In 10 uomini trasforma lo schieramento in una sorta di 4-4-1. Chiude il girone di andata nel miglior modo possibile, a +5 sulla terzultima e in attesa di un centravanti che possa aprire ulteriori soluzioni offensive.