Eder forza della natura, Okaka sottotono, Obiang prova da incorniciare

21.12.2014 18:05 di  Diego Anelli   vedi letture
Eder forza della natura, Okaka sottotono, Obiang prova da incorniciare
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© foto di Alberto Lingria/PhotoViews

Romero 5,5: interventi di ordinaria amministrazione, non impeccabile sull'uscita che, con la complicità di Regini, ha agevolato il tocco vincente di Geijo nel vantaggio friulano.

Mesbah 6: qualche disimpegno errato in una prestazione complessivamente sufficiente, nella quale ha sofferto la spinta di Widmer nei primi 45', ma è cresciuto alla distanza nella ripresa, riuscendo a fornire un utile contributo in entrambe le fasi.

Gastaldello 6: mai domo, getta il cuore oltre l'ostacolo. Spesso in difficoltà con Thereau nella prima frazione, guida il reparto con autorevolezza nella ripresa. Una sua amnesia nel finale, con la tardiva diagonale di Cacciatore, rischiava di vanificare tutto, ma per fortuna il legno ha detto di no al colpo di testa di Geijo.

Regini 5,5: soffre ogni accelerazione del tandem offensivo bianconero. Evidente il mancato intervento sul vantaggio friulano. Non trasmette sicurezza nei minuti finali, quando l'Udinese, in inferiorità numerica, sfiora il colpaccio.

De Silvestri 6,5: la sua è stata una settimana piuttosto complicata non essendo riuscito ad allenarsi al meglio. I primi minuti sono di grossa difficoltà, non riuscendo a contenere la spinta di Pasquale e proprio dalle sue parti arriva l'azione dello svantaggio. Si rivela però un diesel, sembra sempre in riserva, ma nella ripresa moltiplica le forze. Dai suoi piedi arriva il cross per il 2-2, esce zoppicando avendo davvero dato tutto alla causa blucerchiata. (89' Cacciatore n.g.: sfiora il goal che avrebbe fatto impazzire il Ferraris pochi secondi dall'ingresso in campo).

Obiang 7: il goal del vantaggio, una regia precisa e tempestiva, diversi palloni recuperati sulle ripartenze friulane. Un'altra prestazione da incorniciare. (81' Bergessio n.g.)

Palombo 6,5: dà il là all'azione dell'1-0, mostrando pazienza nella manovra. Tocca una miriade di palloni, buona parte dei quali giocati con senso tattico e capacità di verticalizzare il gioco.

Soriano 6: anche lui non era al meglio e si è visto, il vero Soriano è un altro. La sua prova resta comunque tatticamente utile per gli equilibri doriani, un paio di sponde offensive liberano gli attaccanti al tiro, si sacrifica in fase di non possesso.

Eder 7,5: una forza della natura. Costringe i difensori friulani ad una lunga serie di cartellini, sfiora il 3-2 in un paio di occasioni, dai suoi piedi inizia l'azione del vantaggio, nella ripresa strappa applausi a scena aperta con alcuni palloni recuperati stoppando sul nascere i contropiedi friulani. Insostituibile.

Okaka 5,5: non conclude mai in porta, manifesta nervosismo al primo presunto intevento falloso non fischiato, protestando dinanzi ad ogni mancata sanzione arbitrale. Per un'ora resta avulso dal gioco, nell'ultima mezz'ora fornisce il proprio supporto al forcing doriano, creando i primi grattacapi alla coppia centrale, ma da lui ci si aspetta ben altro.

Gabbiadini 7: sarà molto probabilmente la sua ultima gara in blucerchiato e saluta la causa con l'ennesimo sigillo di grande peso pecifico. Non realizza mai goal banali, resta sempre nel vivo del gioco, svolgendo un ottimo lavoro di copertura in non possesso. Sui calci piazzati stavolta la mira non è dei tempi migliori.

All. Mihajlovic 6: la sua Sampdoria non è riuscita ad amministrare il vantaggio, subendo in pochi minuti la rimonta ospite. Nell'intervallo ha messo le cose a posto, nella ripresa si è vista un'altra Sampdoria, quella vera, ma oggi è andata un po' ad intermittenza. Ai punti avremmo anche potuto meritare il successo con il prolungato forcing e diverse occasioni da rete, ma l'Udinese, nemmeno in inferiorità numerica, non ha mai rinunciato ad affondare, sfiorando il colpo grosso.